Posts tagged ‘Felice Casson’

luglio 11, 2013

Una donna imbarazzante.

Anna Finocchiaro.

Una do

Nel giorno in cui si è svolta in Giunta per le immunità del Senato l’istruttoria sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, Anna Finocchiaro ha risposto  in questo modo alla domanda se esista o meno, a tal proposito, una linea del Partito democratico: «Con la legge che c’è non ci si può pronunciare a favore dell’ineleggibilità di Berlusconi. Ma questo è un mio pensiero. La legge va cambiata».
«CONDANNA? PRENDIAMO ATTO». A chi le chiedeva come dovrebbe comportarsi il Senato nel caso in cui la Cassazione confermasse la sentenza di condanna nei confronti di Berlusconi, Finocchiaro ha, poi, ammesso: «Se arrivasse una sentenza definitiva di condanna, con l’interdizione dai pubblici uffici, il parlamento non potrebbe che prenderne atto».
L’istruttoria è durata poco meno di un’ora, durante la quale il senatore del Popolo della libertà Andrea Augello ha letto la sua relazione e la discussione generale si è limitata a pochi interventi.
CASSON ACCENDE GLI ANIMI. Quello dell’onorevole Pd Felice Casson, tuttavia, è bastato a dar fuoco alle polveri. Il senatore ha chiesto, infatti, che vengano acquisiti agli atti della Giunta non solo la sentenza di Appello del processo Mediaset (quella che condanna il Cav all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni), ma anche l’atto di autorizzazione statale grazie al quale Mediaset può trasmettere.
Lo stesso Casson ha replicato con stupore alle parole di Finocchiaro sull’ineleggibilità del Cav: «Io non so perchè dicano così visto che non mi risulta ci sia una presa di posizione del partito su questo punto. Comunque la Giunta è un organismo paragiurisdizionale i cui componenti sono liberi di votare secondo coscienza».

giugno 8, 2013

Il Senatore Casson contro gli F-35.

F35

“Sospendere immediatamente la partecipazione italiana al programma sugli F-35”, per ridirigere quei soldi alle vere emergenze del Paese, a cominciare dal lavoro e dalla messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico. È questa la richiesta avanzata oggi da Felice Casson, vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, che ha presentato una mozione firmata da altri 17 senatori del Partito Democratico. Ma la battaglia anti-governativa sugli F-35 si fa sentire anche alla Camera. Parallelamente, infatti, il capogruppo Pd della Commissione Difesa alla Camera comunica l’avvio, a partire dalla settimana prossima, di “un’indagine conoscitiva sugli F-35” promossa proprio dai deputati del Pd.

I 18 senatori chiedono al governo Letta di abbandonare una volta per tutte il costoso e contestato programma Joint Strike Fighter per la costruzione degli F-35, i nuovi caccia della Lockheed Martin di cui l’Italia ha all’attivo un ordine di 90 elementi (per un costo stimato di circa 12 miliardi di euro). Peccato che solo pochi giorni fa il ministro della Difesa Mario Mauro definiva, in un’intervista a Il Messaggero, gli F-35 dei “sistemi di difesa avanzati che servono per la pace”.

Maggio 20, 2013

“Non voterò il candidato della Lega. Spetta a Sel o al M5S”. Parola di Felice Casson.

Casson  Lo dice senza girarci attorno, Felice Casson, senatore del Pd, ex magistrato, grande critico dell’accordo su Nitto Palma alla commissione Giustizia: “Io – afferma all’HuffPost – non ci penso proprio a votare il candidato della Lega alla Giunta per l’immunità. Proprio questa spiega all’HuffPost Casson, che della Giunta fa parte, e cioè che un altro caso Nitto Palma non ci sarà: “La legge parla chiaro, il presidente deve andare all’opposizione. E la Lega non è opposizione. Si è astenuta sul governo, ha votato Nitto Palma. Quindi il presidente o spetta a Sel o a Cinque stelle”. Determinato, Casson dice che la sua posizione non è trattabile. E non è l’unico, tra gli otto del Pd. Lo ripete più di una volta: “Non ci penso proprio ad astenermi. Né voterò il candidato della Lega”.

E adesso dipende tutto dal Pd. Vediamo i numeri: tutto centrodestra, con Lega e Gal, ha otto senatori; otto ne ha il Pd, quattro M5S, e uno Sel. Il che significa, come dice Schifani che una maggioranza sull’ineleggibilità di Berlusconi c’è. Anche su questo Casson è più prudente: “Non anticipo nulla. Dico solo che i precedenti non sono vincolanti”. E dire che non ci sono precedenti, significa dire tutto.