Nota ufficiale di Silvio Berlusconi.
Lui e Mandela uniti contro le “forze del male”.
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Nota ufficiale di Silvio Berlusconi.
Lui e Mandela uniti contro le “forze del male”.
Non è solo Obama ad essere preso con le mani nella marmellata, ma anche il fruitore del più famoso lettone del mondo.
Il nostro furbacchione ha regalato – in occasione del G20 – tanti bei gingilli ai suoi colleghi. Peccato che fossero marchingegni per intercettare le loro conversazioni.
Un particolare riguardo al suo amico di dittatura, a cui ha riservato un dono di particolare pregio.
Merkel ha vinto le elezioni in Germania e questo significa che per l’Europa si proseguirà sulla linea del rigore, della mortificazione dei salari, delle liberalizzazioni. Mentre la Germania è diventata potenza egemone del Continente Europeo, questo potere rafforzerà la convinzione che le politiche seguite fino ad ora sono quelle giuste. Nel resto d’Europa i partiti al governo seguiranno pedissequamente le indicazioni di Berlino e si attesteranno su politiche conservatrici. Ne è riprova le dimissioni minacciate del nostro ministro dell’economia che ha fatto approvare al governo una serie di dismissioni del patrimonio pubblico a favore dei privati. Che fare?
I socialisti in Europa hanno un grande responsabilità perché è necessario elaborare ed imporre la dove è possibile una inversione di tendenza sulle politiche economiche e finanziarie.
Il ricorso ad una tassazione esasperata e l’imposizione di politiche di rigore non solo non contribuiscono ad alleviare la crisi ma contribuiscono ad aggravarla. E’ pertanto necessario elaborare un programma che metta al centro del dibattito le politiche del lavoro, inteso come categoria generale di riferimento nei processi di creazione della ricchezza economica,e la qualità della vita , il rispetto e la difesa dei diritti civili, subordinando a queste le logiche di di una societa’ fondata elusivamente sulle regole dettate dal mercato.
Ciò può avvenire affermando la valorizzazione dei processi democratici contrastando le forze conservatrici e moderate che purtroppo, come avviene in Italia hanno a disposizione ampie maggioranze di governo per politiche di gestione dell’esistente.
I socialisti per fare questo non debbono appiattirsi sulle posizioni conservatrici di un Togliattismo di maniera ormai ridotto a pura gestione di potere, ma puntare ad una costruzione di una sinistra ampia ed autonoma in cui il pensiero socialista diventi l’asse trainante e coinvolga tutte quelle forze disperse che oggi vanno per conto proprio alla difesa di una individualità sterile ed improduttiva.
Tra le “verdure mutanti” c’è un pomodoro gigante con bolle apparentemente simili a tumori. E ancora una rapa con cinque dita e due pesche che si sono sviluppati a forma di otto. Stesso discorso per la verdura. Due giardinieri tengono in mano dei cavoli: l’uno cinque volte più grande dell’altro. Mentre nessuno dei decessi è stato attribuito all’esposizione alle radiazioni, alti livelli di radiazione sono stati rilevati nelle acque sotterranee nei pressi della centrale.PER VEDERE IL CATALOGO DEGLI ORRORI VAI SUL SITO DI HUFFINGTON POST.
Poco dopo la mezzanotte di mercoledì è stato approvato il disegno di legge che prevede nuovi licenziamenti, spostamenti di mansioni e cassa integrazione per 25 mila dipendenti statali entro la fine di quest’anno.
Colpiti soprattutto insegnanti e forze dell’ordine, la riforma dell’amministrazione pubblica in Grecia rientra nell’ambito delle misure di austerity necessarie per ottenere dalla Troika (Fmi, Ue, Bce) lo sblocco di una nuova tranche di aiuti da circa 7 miliardi di euro.
Il disegno di legge, approvato con una maggioranza traballante di 153 voti su 293 presenti (300 deputati totale), è stato il primo test importante per la nuova coalizione bipartitica del Pasok e Nuova Democrazia guidata dal primo ministro Antonis Samaras, dopo l’uscita dalla maggioranza di Sinistra democratica e del suo leader Fotis Kouvelis in seguito alla chiusura della televisione di stato ERT il mese scorso.
Prima della votazione di mercoledì notte, Samaras ha anche annunciato una riduzione fiscale che prevede il taglio dell’iva sui ristoranti e i prodotti di ristorazione dal 23 al 13 per cento. Una magra consolazione, secondo molti greci che considerano tale concessione un mero gioco politico della Troika per sostenere il debole governo Samaras ma anche per ammorbidire i sentimenti anti-tedeschi in coincidenza della visita in queste ore ad Atene del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.