Posts tagged ‘equitalia’

agosto 11, 2013

Le dieci novità più rilevanti del Decreto del Fare: agevolazioni e semplificazioni burocratiche

 

 

La politica economica del Governo Letta, riassunta negli ottanta articoli che compongono il Decreto del Fare, stabiliscono nuove priorità di intervento economico, che riguardano tasse, imprese, famiglie ed interessanti semplificazioni burocratiche.

 

Sotto la lente d’ingrandimento prendiamo le principali dieci iniziative, quelle che in tempo di crisi economica, sembrano le più rilevanti per dare un attimo di respiro alle imprese e famiglie italiane. Vediamo nel dettaglio queste dieci priorità e gli interventi che sono stati determinati:

 

Equitalia

 

Sarà possibile finalmente rateizzare i debiti nei confronti del Fisco grazie ad un numero massimo di 120 rate, che sostituiscono il vecchio limite di 72 rate. Un ritocco significativo è stato apportato anche al tempo di restituzione, che diventa più lungo, e ai tassi di interesse che vengono mantenuti bassi.

 

Durante la restituzione delle rate ad Equitalia sarà anche possibile, in momenti di particolare difficoltà, saltare il pagamento di massimo otto rate prima di perdere il beneficio della rateizzazione. Questo innalzamento del limite, che prima era di due rate, da una piccola tregua a tutte quelle imprese con carenza di liquidità.

 

Bollette

 

Grazie al Decreto del Fare le bollette relative all’energia elettrica saranno meno care. Il vantaggio per i consumatori è stato stimato in un taglio sui costi delle bollette di ben 550 milioni di euro. Il taglio prevede una buona fetta di costi, circa 135 milioni di euro, che saranno sostenuti dalle imprese che si occupano di energie rinnovabili e hanno ricavi superiori ai 200 mila euro annui.

 

Casa

 

Nel caso di debiti con il Fisco fino a 120 mila euro, lo Stato non potrà più pignorare la prima casa, se non classificata come immobile di lusso. In caso di mancato pagamento, l’immobile non sarà più pignorato salvaguardando il diritto all’abitazione.

 

Imprese

 

Le piccole e medie imprese godranno di tassi agevolati da parte di Banche e Cassa depositi e prestiti. I prestiti a tasso agevolato ammontano a circa 5 miliardi di euro, che verranno utilizzati per l’acquisto di attrezzatura e macchinari da impiegare nel ciclo produttivo. Ciascuna impresa, entro il 2016, potrà beneficiare di un finanziamento massimo di 2 milioni di euro.

 

Edilizia

 

Per il settore sono stati previsti 3 miliardi di euro per la realizzazione delle opere pubbliche già in corso di lavorazione, come le Metropolitane di Roma, Napoli e Milano che creeranno fino a 30mila nuovi posti di lavoro.

 

Nautica

 

Viene tagliata la tassa sul lusso con lo scopo di rilanciare un settore in forte crisi economica per ciò che riguarda la nautica da diporto. L’imposta viene eliminata per le imbarcazioni fino ai 14 metri. Le imbarcazioni tra i 14 metri e i 17 metri subiscono invece una netta riduzione dell’imposta, che scenderà a 870 euro annui.

 

Ricerca

 

Nel 2013 saranno destinati circa 50 milioni di euro al fondo per i grandi progetti per l’innovazione e la ricerca e lo stesso si prevede per il 2014.

 

Studenti

 

Gli studenti più meritevoli potranno usufruire di un fondo pari a 19 milioni di euro soprannominato “Borsa per la mobilità”, che consentirà loro l’iscrizione ad università fuori dalla propria regione.

 

Digitale

 

Viene liberalizzato il mercato dei collegamenti wi-fi, mentre grazie alla casella di posta certificata (PEC) per comunicare con l’amministrazione pubblica. Inoltre, la Presidenza del Consiglio porterà a termine lo sviluppo dell’Agenda per l’Italia digitale, così come si legge su Panorama.

 

Calendario pagamenti

 

D’ora in poi saranno solo due le date da ricordare per regolarizzare la propria posizione con il Fisco: il 1 gennaio e il 1 luglio.

febbraio 20, 2013

W Maradona.

 

agosto 24, 2012

Il postino può bussare quanto gli pare.

Equitalia posta Raccomandata sentenza

di Stefano Davidson

Le cartelle esattoriali di Equitalia che arrivano a casa vostra per raccomandata non sono valide. Secondo le ultime interpretazioni giurisuprudenziali (qui la sentenza del giudice di pace di Genova) la notifica può essere effettuata unicamente attraverso gli ufficiali della riscossione, gli agenti della polizia municipale, i messi comunali e altri soggetti abilitati dal concessionario. Le raccomandate no. Questo rende “inesistente” qualsiasi notifica, viziando tutto il procedimento di pignoramento che ne potrebbe conseguire. Insomma: potete non pagarle, a condizione di effettuare un rigetto immediato, assistiti da un avvocato, con ricorso alla commissione tributaria.

LEGGI TUTTO…

agosto 19, 2012

I veri evasori.

“Evasione fiscale IN CIFRE (e non in percentuali fuorvianti) in Italia:
1) L’economia criminale (mafia e malavita): 78,2 miliardi di euro l’anno.
2) Big company (le grandi aziende): 38 miliardi di euro l’anno.
3) L’economia sommersa (extracomunitari e doppio lavoro): 34,3 miliardi di euro l’anno.
4) Le società di capitali (spa e srl): 22,4 miliardi di euro l’anno.
5) Autonomi e piccole imprese (idraulico e parrucchiera): 8,2 miliardi di euro l’anno.
Se si riuscisse a far pagare le tasse a tutti ma proprio TUTTI i “piccoli”, si recupererebbe neanche il 5% del totale nazionale! E con appena un paio di big company “acciuffate” faremmo pari con tutti gli sfigatissimi artigiani d’Italia, tanto odiati e insultati da tutti. (dati confermati da contribuenti.it e 3 agenzie: una italiana e due straniere)” Paolo Cicerone

luglio 22, 2012

Lui chi è?

Lui è tornato in campo, e dobbiamo vedere.

[Clicca per ingrandire – Dal nuovo Chi –
P.s.: non dite a nessuno che Imu ed Equitalia sono sue creature.

giugno 29, 2012

Nudi alla meta.

Stamani un centinaio di studenti e precari  ha occupato per oltre due ore la sede centrale della BNL Paribas nella centralissima via Toledo a Napoli. Trenta persone sono entrate all’interno finchè la security non è riuscita a bloccare le porte.
Fuori la banca gli striscioni: “Diritti Contro Profitti”, “Occupy Banche”, mentre all’interno lo striscione “PAGHINO I RICCHI”. La BNL fa parte del gruppo Paribas che è una delle dieci multinazionali che concentra il potere della grande finanza internazionale.
Dentro la Banca è stata aperta una tenda, sono stati distribuiti ai clienti volantini per domani e lanciati cori sul diritto all’insolvenza contro l’aggressività di Banche, Equitalia e governi liberisti della crisi.
Alla fine, malgrado la crescente tensione con la security e le minacce di far entrare la celere all’interno, gli attivisti si sono spogliati, restando in mutande e reggiseno per simboleggiare “volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!“.
L’occupazione è durata dalle 11.00 alle 13.30, dopo di che un breve corteo ha attraversato via Roma con un irruzione anche dentro Cariparma e infine si è concluso con l’assedio alla sede centrale di Equitalia.
giugno 4, 2012

Voglio fare il vicepresidente.

 

Antonio Mastrapasqua è il vicepresidente di Equitalia e presidente dell’Inps. Ma non si ferma a 2 incarichi, ne ricopre qualcuno di più e incassa 1.200.000 euro all’anno.

 

Su un ipotetico pallottoliere contiamo le mansioni di Mastrapasqua. Uno: presidente dell’Inps, 2: vice-presidente di Equitalia, 3 di Equitalia Nord, 4 di Equitalia Centro, 5 di Equitalia Sud. Dirigente di Italia Previdente, di Eur Spa, di Eur Tel, di Eur Congressi Roma, di Coni servizi Spa, di Autostrade per l’Italia, di Fandango, di Telecom Italia Media. Siamo a 13 poltrone. Ma come fa a partecipare attivamente a tante riunioni? Come riesce? Proseguiamo, la 14° poltrona è collocata nella sala del consiglio di amministrazione di Quadrifoglio, di Telenergia, di Loquendo, di Aquadrome. E le poltrone sono già diciassette. La 18° dove la tiene? Nel consiglio di amministrazione di Mediterranean Nautilus Italy, un’altra a ADR Engineering, Consel, Groma, EMSA Servizi, Telecontact Center, Idea Fimit SGR. 24 poltrone, beh, diciamolo, Antonio Mastrapasqua è proprio un collezionista.
In un paese in recessione, con milioni di disoccupati, con molti piccoli imprenditori che si impiccano, con gli anziani che raccolgono la frutta scartata dai venditori ambulanti, mi pongo una domanda: cinque incarichi non sarebbero già un buon numero? Evidentemente Antonio Mastrapasqua attinge tempo da una decina di vite parallele. Semplice buon senso non fanno conciliare tante responsabilità – con interessi che si sovrappongono, si accavallano e galoppano – su un uomo solo. Noi italiani vogliano che il presidente dell’Inps e vicepresidente di Equitalia abbia altri 22 incarichi ai quali prestare attenzione e rendere conto?
Maggio 22, 2012

come Monti ha fregato i pensionati.

Il governo Monti ha limitato a 1.000€ il tetto massimo per i pagamenti in contanti: e questo ha costretto numerosi pensionati a dotarsi di un conto corrente bancario, con relative spese e commissioni.

Ma non si tratta semplicemente di un favore ai suoi amici banchieri. L’obiettivo vero è  aggirare la legge che impone il pignoramento di un importo massimo corrispondente a un quinto della pensione.

Dall’Ottobre scorso infatti, il governo Berlusconi ha concesso nuovi poteri ad Equitalia, tra cui quello di prelevare direttamente dai conti correnti dei debitori. Se un cittadino ha un debito, Equitalia può svuotargli il conto corrente per recuperare l’insoluto: indipendentemente dalla provenienza di tali soldi, e se ci trova 1.000€ preleva quelli.

E’ quanto sta succedendo ad alcuni pensionati che si vedono accreditare la pensione sul conto corrente, e subito dopo vedono svuotarsi il conto, grazie alle mani lunghe di Equitalia. Nel caso di insoluti, Equitalia ha infatti la facoltà di pignorare fino a 1/5 (un quinto) della pensione (funziona così anche per gli stipendi) ma in alcuni casi, quando senza il quinto dello stipendio diventa difficile andare avanti (familiari a carico, spese si affitto/mutuo etc) viene disposto il pignoramento di una quota minore dell’assegno, per esempio solo 1/10 (un decimo) della pensione. Regole a tutela dell’individuo che non sono previste nel caso dei prelievi forzosi dai conti correnti.
Se poi quel mese, dopo che la pensione si è volatilizzata il “fortunato” non ha i soldi necessari per mangiare e fronteggiare le spese, a loro non importa.
C’è davvero da sorprendersi che qualcuno, preso dalla disperazione, decida di farla finita?

L’Ansa informa sulle prime avvisaglie dei disastri sociali conseguenti ai prelievi forzati delle pensioni

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/05/10/Equitalia-Catanzaro-pignorate-pensioni-paghe_6849320.html MA NESSUN MASS-MEDIA RIPORTA LA NOTIZIA.

Maggio 17, 2012

Equitalia.

Maggio 16, 2012

Pignoramenti senza fine. Addio casa.

Pignoramenti immobiliari in costante, drammatica crescita in Italia. Se 37 mila 472 famiglie avevano perso la casa nel 2010, nel 2011 il doloroso destino si è abbattuto su altre 44 mila e 27. E le cose sarebbero andate addirittura peggio senza l´accordo salva-famiglie fra Abi e associazioni consumatori. Il paracadute ha scongiurato il pignoramento per migliaia di altre persone colpite da eventi traumatici come la perdita del lavoro o la cassa integrazione, che ne hanno ridotto la capacità di rimborso del mutuo. Queste persone hanno sospeso – per un anno – il pagamento delle rate.
L´ultima moratoria scade alla fine di luglio di quest´anno e difficilmente sarà prorogata. «Le prospettive reddituali delle famiglie – spiega Luca Dondi, responsabile settore immobiliare di Nomisma – non sono certamente positive e il sistema bancario, che finora ha riconosciuto una serie di moratorie, non potrà certamente rimandare sine die il momento del pagamento delle rate».
Ma pochi numeri sono sufficienti per confermare l´attuale momento di difficoltà economica delle famiglie: il numero delle richieste di sospensione del pagamento delle rate è passato dalle 55 mila di fine novembre 2011 alle oltre 60 mila attuali, con un debito residuo di circa 7,5 miliardi.
La contrazione della capacità reddituale delle famiglie è confermata dai dati Crif, secondo cui le richieste di mutuo nel primo trimestre di quest´anno sono calate del 48%, mentre Assofin segnala nel primo bimestre 2012 una vera e propria emorragia di operazioni di finanziamento concluse con un secco meno 58,5%.