Posts tagged ‘enrico letta’

aprile 18, 2021

SOGNI D’ORO!

Un imperativo di comando indispensabile per condurre un’esistenza resiliente e accomodante consiste nell’invito a sognare. L’educazione del cittadino erasmussino, spinto dall’etica imprenditoriale alla continua ricerca di esperienze auto-rigeneranti in un territorio privato di Storia e di contraddizioni sociali, in un Eden immaginifico e psichedelico, è incentrata su un’onirica liberazione personale. La cultura acquista valore solo se è capace di fortificare l’individuo contro le intemperie e gli imprevisti della vita di mercato. Perché la società sia del tutto spoliticizzata appare essenziale questa pedagogia sul buon senso comune che costringe all’inconcludenza dei pensieri belli, ricchi di civiltà. I luoghi comuni diventano progressisti perché siano combattuti nemici invisibili o costruiti artificiosamente. Un campionario dei sogni tollerati dalla nuova morale, tutta concentrata nel far dimenticare all’essere umano la propria coscienza di classe e la propensione al conflitto collettivo che dà corpo sostanziale alla democrazia, è stato snocciolato a più riprese in questi giorni da vari esponenti della politica d’avanspettacolo. Quella che si scervella di continuo per trovare la soluzione migliore nel lasciare le cose esattamente dove il capitalismo concorrenziale le ha portate.Così Enrico Letta sogna una donna alla guida del Partito Democratico. Tanto per far capire che la guerra tra sessi, dei sessi contro i generi, dei generi contro le inclinazioni, delle inclinazioni contro i gusti sono i soli conflitti auspicabili dal perbenismo libertario. Una donna qualsiasi. Magari un dittatore in gonnella che spezza le reni alla Grecia. Non importa. Ne abbiamo avuti di esempi virtuosi. Dalla Thatcher a Condoleezza Rice, dalla Merkel alla sanguinolenta Hillary. Per non parlare delle implacabili rappresentanti del cinismo frugale che dispensano dosi illuminate di macelleria sociale. Direttamente dai troni del sogno europeo si materializzano la Principessa Lagarde e la Marchesina von der Leyen. Quest’ultima – fortuna sua – dotata di affascinanti minuscole che donano signorilità e indiscutibile credibilità al cognome.Contemporaneamente il prode Di Battista sogna un limite perentorio per rappresentare la nazione. Due mandati e poi a casa. D’altronde cos’è la politica se non diligente servizio razionale. Lo Stato è impresa. Quindi non occorrono sentimentalismi passionali o ideologici. Il buon governo è buona amministrazione. Intatto va lasciato il quadro generale. La questione si riduce a particolarità tecniche. Principio che correda l’idea dell’impiegabilità precaria. Nella quale i vademecum valutativi sui lavoratori sono costruiti dall’arbitrario giudizio sulle loro potenzialità future. Disciplinati automi con carattere aperto alle novità e soprattutto propositivo. I parlamentari dovranno seguire la medesima disciplina. Due mandati di Erasmus istituzionale. Esperienza evolutiva in cui si impara a decodificare con diligenza lo spirito dei mercati. L’importante è non rubare la mela dell’Eden.Chi con improvvido spirito arcaico, ancora legato a poco illuminate superstizioni novecentesche, si permette di citare i diritti sociali o di lottare contro il capitalismo della concorrenza che venne incontro alle esigenze di liberazione individuale dei ragazzi borghesi del ’68, così oppressi dalle loro famiglie castranti nelle quali si doveva far troppo sforzo per contrastare la gerarchia, viene immediatamente tacciato di fascismo dai flaneurs dell’impegno sociale. Anzi di rosso-brunismo. Stigma buono per tutte le stagioni. Questi gagà del socialismo, educati dal sogno della fantasia al potere, sempre attratti dalle lussuose campagne di marketing orchestrate dal capitalismo filantropico e caritatevole, fanno squadra con i vari Rockefeller per salvare il mondo dell’anarchia finanziaria. Insieme sognano un mondo libero da Stati, Chiese e ortodossie di partito, dove tutto è mercificabile. Dove le loro piccole associazioni godranno delle privatizzazioni dei beni pubblici ai quali per non sfigurare nei salotti affacciati sulle strade dei buoni quartieri si darà il nome di beni comuni. Senza far mancare puntuali appelli all’unità dei sognatori. Kermesse nelle quali si riciclano di continuo vecchi palchi dove gli ormai brizzolati ragazzi sessantottini potranno condividere stanche omelie sul vecchio Stato burocratico sempre in procinto di limitare le loro fascinose vite. Solo per caso non oggetto di buoni spunti per romanzi di formazione. Parate dove l’unità della sinistra funziona da camomilla. Per augurare a tutti un’anestetica buonanotte e sogni d’oro.

novembre 19, 2013

Piano “Svendita Italia” è pronto, entro la settimana la presentazione



«Questa settimana ci sarà un evento importante, presenteremo il piano di privatizzazioni che viene discusso oggi al ministero dell’Economia». Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta al summit sull’Italia organizzato dal Financial Times. Quello che in molti temono, cioè la svendita dei gioielli di famiglia, tra cui Visualizza altro
ottobre 29, 2013

Come lavorare senza padroni in Italia

 

crisi economica,

COME ALCUNE IMPRESE ITALIANE SONO RIUSCITE A REINVENTARSI E SOPRAVVIVERE ALLA CRISI – Cooperazione e Workers Buy Out

FENICI D’ITALIAVisualizza altro

ottobre 24, 2013

La manovra di Letta è un’aspirina contro il cancro.

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Dopo tanti sacrifici molti attendevano che la manovra economica del governo Letta ridesse fiato all’economia italiana, la quale dal 2007 ad oggi ha perso addirittura il 9 per cento della produzione di beni e servizi e ha visto raddoppiare la disoccupazione, da un milione e mezzo a tre milioni di unità. Riuscirà la manovra nell’impresa, portando il Pil a crescere almeno di un punto percentuale nel 2014 come il governo prevede?

di Riccardo Realfonzo da ilfattoquotidiano.it

ottobre 23, 2013

MARE NOSTRUM OPERAZIONE IMMAGINE


Coi cadaveri dell’ultima strage di migranti ancora da seppellire, pare operativa la missione militare-umanitaria “Mare Nostrum” di cui molto si parla e poco si sa. Una buffonatya vale l’altra e i migranti continueranno a morire.

L’annuncio è stato tanto solenne da diventare quasi pomposo. Il premier Letta che duetta col suo vice Alfano e annuncia la prova di forza contro i nuovi schiavisti che giungono dall’Africa, il ministro Visualizza altro

ottobre 11, 2013

Fmi top secret: “L’austerity? Solo per salvare le banche”


A tre anni e mezzo di distanza, comincia a emergere quella verità che in molti, inascoltati, avevano denunciato all’epoca. Il salvataggio della Grecia è servito a garantire le banche francesi e tedesche, a discapito dei cittadini. La scontata verità emerge dai verbali della drammatica riunione del 9 maggio 2010 in cui il Fondo Monetario In…Visualizza altro

 — conPietro Reina

ottobre 9, 2013

Gli autogol del portiere Letta.

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Enrico Letta ha pubblicato sul sito Project Syndicate e sul Social Europe Journal un contributo in cui delinea un aspetto fondamentale della sua strategia di governo: cosa l’Italia chiede all’Europa. Nel suo intervento, Letta conferma la direzione di marcia, di austerità nei conti pubblici, inclusi i maggiori vincoli alle politiche fiscali posti dal “Semestre Europeo”. Letta lamenta però che le “riforme strutturali” non sono possibili per via dell’impatto sociale della crisi. Per questo chiede all’Europa degli incentivi finanziari legati alla realizzazione delle riforme.
Inoltre, il Presidente del Consiglio chiede l’avvio di un bilancio comune della UE, sotto forma di “assicurazione” per gli Stati Membri, ovvero un fondo da cui possa attingere lo Stato che venisse colpito da uno “shock asimmetrico”. In questo modo, secondo Letta, si può declinare la solidarietà europea in termini di “egoismo illuminato”.
Di seguito pubblichiamo la traduzione della risposta pubblicata sempre sul Social Europe Journal da Carlo D’Ippoliti.

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ottobre 6, 2013

Europee, PD sostiene candidatura di Schulz a presidente Commissione Ue.

martin schulz    A nome del Partito democratico italiano il segretario Guglielmo Epifani ha inviato oggi una lettera di sostegno alla presentazione della candidatura di Martin Schulz per la successione a Barroso, alle prossime elezioni europee, in rappresentanza delle forze democratiche, socialiste, socialdemocratiche, laburiste e progressiste europee.

Come ha detto ieri il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non basta infatti sognare gli Stati Uniti d’Europa ma è fondamentale impegnarsi perché il progetto europeo riscopra la propria originale missione orientata allo sviluppo, alla prosperità, ai diritti e alla pace. E proprio in sintonia con quanto illustrato ieri alle camere da Letta il Partito democratico ha raccolto l’invito del Partito Socialista Europeo a partecipare alla selezione della candidatura comune dei progressisti per la presidenza della commissione europea.

Inizia dunque oggi un percorso che porterà le democratiche e i democratici italiani a partecipare alla prima vera campagna elettorale europea da quando nel 79 il Parlamento europeo venne eletto a suffragio universale. Avere un candidato presidente dei progressisti europei che si fa portavoce di un programma politico comune che punta al cambiamento della politica europea per orientarla a crescita, solidarietà, integrazione e giustizia sociale è un’innovazione senza precedenti che favorirà un reale confronto sul destino dell’UE nella scena pubblica europea.
ottobre 6, 2013

Che bello scherzo!

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LEI LE PRESENTA, IL PREMIER LETTA COGLIE L’OCCASIONE PER SBARAZZARSENE E LE ACCETTA. LA SOTTOSEGRETARIA: “NESSUNO M’HA DETTO NIENTE”

Le mie dimissioni accettate? Non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito”. Sono le tre del pomeriggio e Michaela Biancofiore, amazzone tra le più amazzoni di Berlusconi, non risponde al telefono. Si comunica per sms. “Possiamo sentirci?” “Aspettiamo di capire se questa cosa è vera”. “Questa cosa” è appunto il fatto che le sue dimissioni da Sottosegretario sarebbero state accettate dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, come scriveva ieri La Stampa. “Io parlo solo innanzi a fatti”, dice lei. Sì, però s’è dimessa. “Che mi sia dimessa è vero, come tutti e 5 i ministri del Pdl quando è arrivata la richiesta di Berlusconi di ritirare la delegazione ministeriale”.

ottobre 1, 2013

Il governo Letta è peggio di quello Monti.

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di Gustavo Piga

La nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza è il primo documento ufficiale che permette di misurare credibilmente il segno della politica economica del Governo Letta. Non solo. Pubblicata a meno di 6 mesi di distanza dall’ultimo documento ufficiale del Governo Monti (il DEF stesso), abbiamo ora modo di ottenere informazioni preziose su due ulteriori dimensioni delle bontà delle scelte adottate dagli ultimi due Governi: 1) gli ulteriori scostamenti ed errori di previsione del Governo del Professore nell’ultimo trascorso semestre e 2) se e come la Grande coalizione italiana attualmente in carica intende discostarsi dalle politiche (giudicate fallimentari da circa il 90% dei votanti alle recenti elezioni politiche) del predecessore bocconiano.

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