2016, fine della democrazia: il privilegio sarà legge.
Da acque reflue fino al 25% di energia per le case.
MILANO – Con le acque reflue provenienti dai nostri rubinetti, sanitari ed elettrodomestici, vengono inutilmente dispersi negli scarichi fognari o in pozzi a perdere circa 25-30 kWh/anno di energia primaria. Tramite un adeguato trattamento di queste acque sarebbe invece possibile il recupero di circa il 20-25% del fabbisogno energetico complessivo annuo degli edifici. È quanto emerso nell’ambito di un convegno organizzato a Chem-Med, The Mediterranean Chemical Event, in programma a fieramilanocity fino al 26 settembre.
Il convegno è stata un’occasione per presentare i risultati della ricerca a conclusione del Progetto Warm Flow, nato due anni fa grazie a NewTec, che ha visto il coinvolgimento di diverse società quali Somac, Artenergy Publishing, Energia+ e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi Perugia. Al progetto, che può contare sul contributo del Ministero dell’ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sono stati destinati circa 300.000 euro al fine di sviluppare nell’arco di due anni un sistema sperimentale innovativo di recupero dell’energia termica contenuta nelle acque reflue di scarico degli edifici caratterizzati da elevato indice di affollamento.
Pressione alta: arriva la cura definitiva.
02:06 pm | Scienziati mettono a punto una terapia che potrebbe risolvere in modo permanente il problema della pressione arteriosa alta, o ipertensione Una cura definitiva per la pressione alta, o…
Stati Uniti: i Navy SEALs si armano per contrastare i cambiamenti climatici.
La politica climatica può essere un campo minato su Capital Hill, ma il Pentagono vede le responsabilità di un genere differente nel cambiamento di clima.
Nel 2010 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha identificato il cambiamento climatico e la sicurezza energetica come “importanti vulnerabilità militari”, facendo notare che il cambiamento climatico, in particolare, è un “acceleratore di instabilità e di conflitti”. Era la prima volta che il Pentagono affrontava le questioni climatiche in un documento di pianificazione globale.
Solomon Hsiang, ricercatore che studia le risposte sociali ai cambiamenti climatici all’Università di Princeton, assieme ai suoi colleghi hanno determinato che la tensione sociale ha un 6 per cento più di probabilità di degenerare in guerra durante i periodi di attività di El Niño, che tende a portare a siccità ed a eventi meteorologici estremi, come cicloni e inondazioni, aumentando finanche i conflitti civili.
l’energia muove il mondo
Cosa fa muovere il mondo? Se qualcuno risponde: “il denaro”, allora fa parte della (purtroppo folta) schiera dei metafisici. Eppure, anche uno scolaretto sa che tutti i cambiamenti della realtà fisica sono dovuti a trasformazioni energetiche. A volte occorre ripetere ovvietà lapalissiane.
Energia: 60% consumatori non conosce contatori ‘smart’.
ROMA – Sei consumatori su dieci non sanno che esistono contatori intelligenti. Lo rileva un’indagine condotta da IBM, che individua anche una diffusa non conoscenza dell’unita’ di base usata per stabilire il prezzo dell’energia elettrica.
Dalla ricerca, condotta su oltre diecimila persone in 15 Paesi diversi, emerge che pi’ del 30% degli intervistati non ha mai sentito parlare dell’espressione ”euro per kWh”, mentre il 60% non e’ a conoscenza dell’esistenza dei contatori elettronici e delle ‘smart grid’, le nuove reti di distribuzione intelligenti.
Il sondaggio rivela che la conoscenza strettamente e’ legata alla disponibilita’ dei consumatori ad accettare le nuove iniziative energetiche. Il 61% delle persone che ha mostrato una conoscenza approfondita della tematica energetica, infatti, ha considerato in modo positivo le attivita’ in corso su contatori intelligenti e ‘smart grid’, rispetto al 43% di di chi possiede una conoscenza minima.
Energia: Autorita’,su luce e gas concorrenza a due velocita’.
La liberalizzazione del mercato dell’energia in Italia viaggia a due velocita’. Lo certifica ancora una volta l’Autorita’ per l’energia, secondo cui in nel settore elettrico, in tre anni, oltre 3,2 milioni di famiglie e 1,2 milioni di pmi hanno cambiato fornitore, mentre il gas (mercato sul quale l’Eni e’ ”dominante”) soffre di ”scarsa competizione”, con appena 800mila cambi in 7 anni. In totale, dal primo luglio 2007, sono circa 4.424.000 (pari al 12,2% del totale) i consumatori che hanno scelto il mercato libero dell’energia elettrica: gli switching (cambi di fornitore) sono aumentati del 4% nell’ultimo anno, a conferma del positivo sviluppo della concorrenza. Non solo: altre 1.341.600 imprese avevano cambiato fornitore nel periodo 1 luglio 2004-30 giugno 2007. Complessivamente, quindi, le imprese che hanno cambiato fornitore sono 2.560.600, cioe’ circa il 34% del totale. Nel settore gas naturale, invece, i cambi di fornitore sono minori ”perche’ il mercato gas e’ ancora poco efficiente ed in forte ritardo nello sviluppo della concorrenza e delle infrastrutture”. A oltre sette anni dalla completa apertura del mercato (gennaio 2003), ha scelto il mercato libero solo il 4% delle famiglie e, in totale, i cambi di fornitore (famiglie e aziende) non superano il 7%..
Costarica: un modello virtuoso.
Il Costa Rica è il paese più ecologico del mondo, perchè è stato il primo ad eliminare tutte le emissioni di anidride carbonica, il gas serra prodotto bruciando idrocarburi.
Il risultato è stato raggiunto, producendo l’80% dell’energia necessaria con fonti rinnovabili e piantando 6 milioni di alberi, perchè la vegetazione assorbe l’anidride carbonica.
Capito?
Il solare è più conveniente del nucleare.
I progressi della tecnologia e nella produzione combinata con aumento della domanda e della produzione hanno consentito che il prezzo dell’energia solare diminuisse costantemente. Allo stesso tempo, i costi stimati per la costruzione di nuove centrali nucleari sono lievitati.
Il risultato di queste tendenze: “L’anno scorso, le linee hanno attraversato in North Carolina“- “L’elettricità generata dai nuovi impianti solari di oggi è più conveniente dell’elettricità proposta dai nuovi impianti nucleari.” dicono John Blackburn, docente di Economia alla Duke University, e Sam Cunningham autori dello studio “Solar and Nuclear Costs – the historic crossover ” ( I costi del solare e del nucleare: lo storico sorpasso).