Posts tagged ‘dolci’

aprile 6, 2014

A pasqua si mangia la pastiera napoletana.

La Pastiera è uno dei dolci simbolo della tradizione napoletana in cui si incrociano le tradizioni familiari e la scuola pasticcera classica. Secondo una antica leggenda, nasce quando una volta sulla spiaggia le mogli dei pescatori lasciarono nella notte delle ceste con ricotta, frutta candita, grano e uova e fiori d’arancio come offerte per il “Mare”, affinché questo lasciasse tornare i loro mariti sani e salvi a terra.

Al mattino ritornate in spiaggia per accogliere i loro consorti notarono che durante la notte i flutti avevano mischiato gli ingredienti ed insieme agli uomini di ritorno, nelle loro ceste c’era una torta: la Pastiera. Sicuramente questo dolce, con il suo gusto classico poco zuccherino e rinfrescato dai fiori d’arancio, accompagnava le antiche feste pagane per celebrare il ritorno della Primavera: la ricotta addolcita è la trasfigurazione delle offerte votive di latte e miele tipiche anche delle prime cerimonie cristiane. a cui si aggiungono il grano, augurio di ricchezza e fecondità e le uova, simbolo di vita nascente.

http://www.lucianopignataro.it/a/la-pastiera-napoletana/2909/

marzo 15, 2012

Bevande dolci: insidie per il cuore maschile.

La passione per le può colpire al i rappresentanti del sesso forte. Gli che bevono una lattina di bevanda zuccherata al giorno rischiano di incappare in una il 20% più di quelli che non le consumano. Lo rivela uno studio americano pubblicato su ‘Circulation’.

“Questo studio si aggiunge alle crescenti testimonianze del fatto che le bevande zuccherate sono dannose per la salute ”, ha sottolineato Frank B. Hu, autore principale della ricerca e docente di nutrizione ed epidemiologia dell’Harvard School of Public Health a Boston. “Di certo fornisce una forte motivazione per ridurre il consumo di bevande dolcificate tra i pazienti, e cosa più importante, nella popolazione generale”. I ricercatori, che hanno studiato 42.883 tra i 40 e i 75 anni, tutti operatori sanitari, all’interno dell’Health Professionals Follow-up Study, hanno scoperto che l’aumento del pericolo si manifesta anche dopo aver tenuto conto di altri fattori di rischio, tra cui , pigrizia, uso di alcol e storia familiare di malattia cardiaca.