Posts tagged ‘deflazione’

gennaio 3, 2015

La Spagna in violenta deflazione. Cosa ci raccontava Draghi?

 

di Marco Mori – Il 24 settembre, Mario Draghi, governatore di BCE e primo artefice delle politiche volte allo smantellamento della democrazia in Europa, dichiarava quanto segue: “In Eurozona non c’è rischio deflazione”.

A pronta smentita della sua assurda profezia pubblicavo questo articolo che vi invito a rileggere. Vedi: Draghi dice Altro…

marzo 9, 2014

Ancora dieci anni di crisi per riequilibrare l’eurozona?

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di Francesco Saraceno

Gli ultimi dati Eurostat sull’inflazione mostrano che la zona euro, e l’Unione europea in generale, continuano a flirtare con la deflazione. Questo accade soprattutto perché i paesi periferici hanno tassi di inflazione prossimi allo zero. Sorprendentemente, nessun paese UE ha, nel mese di gennaio, l’inflazione sopra il target BCE del 2% (Finlandia e Regno Unito si attestano a 1,9%). La deflazione è un problema per i debitori, che vedono aumentare il valore reale del loro debito. E’ un problema per la politica macroeconomica (in particolare la politica monetaria). Ma è anche un problema per il riequilibrio. 

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ottobre 31, 2013

Stati Uniti contro Germania: «Con le sue politiche indebolisce l’Eurozona». Berlino: «Critiche incomprensibili»

La Germania dipende troppo dall’export e troppo poco dalla domanda interna: il risultato è che esporta deflazione non solo in Europa ma in tutto il mondo. Capita spesso di leggere queste considerazioni nei rapporti delle banche d’affari, ma questa volta l’atto d’accusa è contenuto nero su bianco nel rapporto semestrale del Tesoro americano sulle valute e le politiche economiche dei Paesi concorrenti degli Usa. Una critica definita «incomprensibile» da Berlino. di Gabriele Meoni «L’anemico tasso di crescita della domanda interna in Germania e la dipendenza dall’export – recita il documento diffuso ieri in tarda serata a Washington – hanno ostacolato il ribilanciamento in una fase in cui molte economie dell’area euro sono sotto forte pressione per tagliare la domanda e comprimere l’import. Il risultato è un effetto deflazionistico nell’area euro e nell’economia mondiale». di Gabriele Meoni – Berlino insomma dopo aver imposto ai Paesi del Sud Europa una dura medicina di austerità ora dovrebbe aiutarli a uscire dalla recessione. L’atto d’accusa americano alla Germania aggiunge nuovi motivi di tensione ai rapporti tra i due Paesi già sotto stress per la vicenda dello spionaggio dell’Nsa alla cancelliera Merkel. La risposta di Berlino non si è fatta attendere: «Il surplus commerciale – afferma in una nota il ministero dell’Economia – è il risultato della forte competitività dell’economia tedesca» e le critiche americane sono quindi «incomprensibili». «Incidentalmente – prosegue il comunicato – ricordiamo che per l’Fmi l’avanzo commerciale tedesco non deriva da distorsioni nella politica economica del Governo». In difesa della Germania è intervenuta anche la Commissione europea, che attraverso il suo portavoce l’ha definita «una locomotiva per la zona euro e per la Ue». Il problema è che il treno di Gabriele Meoni – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/Hk0o9