Posts tagged ‘cuore’

gennaio 10, 2014

Aglio, cipolla e pomodoro: il sugo salva-cuore

Aglio, cipolla e pomodoro: il sugo salva-cuoreheart disease 300x228 Aglio, cipolla e pomodoro: il sugo salva cuore

Il segreto è nel soffritto a base di olio extra vergine di oliva, cipolla e aglio Il soffritto ci salverà. Far imbiondire in due cucchiai abbondanti di olio di oliva un trito di cipolla e, secondo i gusti, uno spicchio di…

settembre 3, 2013

Bisogna semttere di fumare.

 

Smettendo di fumare il cuore…

Quando si smette di fumare le arterie restano danneggiate, ma il cuore sembra …

Tag: ,
agosto 19, 2013

Verso un cuore bioartificiale grazie alle staminali.


Ottenuto un tessuto cardiaco in grado di contrarsi spontaneamente a partire da cellule staminali pluripotenti indotte umane inserite in una matrice tridimensionale costituita da un cuore di ratto privato della componente cellulare. L’incoraggiante risultato apre la strada a nuovi studi sulla possibilità di realizzare cuori bioartificiali per laVisualizza altro

luglio 31, 2013

Steatosi epatica: in età pediatrica mina la salute del cuore.

Uno studio della Sapienza su bambini obesi con accumulo di grasso nel fegato rivela sia funzionali che morfologici a livello cardiaco. Lo studio, pubblicato su ‘Hepatology’, rivista dell’Associazione Americana per lo studio delle malattie del fegato, e’ frutto della collaborazione dei Dipartimenti di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile, Scienze della Salute Pubblica e Radiologia di Sapienza Universita’ di Roma insieme all’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Cnr. La causa piu’ frequente di malattia nei bambini e’ la non alcolica (Nafld), comunemente conosciuta come fegato grasso. I dati sulla popolazione pediatrica mondiale mostrano come questa patologia colpisca fino al 17% dei bambini sani e al 50 % di quelli obesi.steatosi 300x200 Steatosi epatica: in età pediatrica mina la salute del cuoreLa Nafld e’ quindi una patologia emergente, che comprende un ampio spettro di condizioni epatiche; dalla semplice , alla con necro-infiammazione e fibrosi piu’ o meno avanzata (condizione nota anche come non-alcolica (Nash), fino alla cirrosi. I ricercatori della Sapienza, coordinati da Lucia Pacifico, hanno dimostrato che in eta’ pediatrica la non alcolica si associa a una precoce alterazione della funzionalita’ cardiaca indipendentemente dai tradizionali fattori di rischio cardiovascolare. I risultati hanno evidenziato che nei piccoli pazienti con Nafld il danno cardiaco, inizialmente asintomatico, e’ caratterizzato da un’alterazione della funzionalita’ diastolica e sistolica del ventricolo sinistro. La gravita’ di tali anomalie diventa maggiore quanto piu’ severo e’ il danno epatico. La ricerca e’ stata condotta su un campione di 126 bambini di cui 108 obesi (54 con evidenza di Nafld e 54 senza) e 18 bambini normopeso. I piccoli sono stati sottoposti a sofisticati esami ecocardiografici come il tissue doppler imaging, e la risonanza magnetica nucleare dell’addome per misurare la frazione di grasso epatico e valutare la distribuzione del grasso addominale. Tra i bambini con Nafld, 41 sono stati sottoposti ad agobiopsia , permettendo cosi’ la diagnosi istologica e la valutazione della severita’ del danno epatico. Paragonati ai bambini obesi senza coinvolgimento epatico, quelli obesi con Nafld mostravano segni ecocardiografici di disfunzione cardiaca, sia diastolica che sistolica. Inoltre, tra i 41 pazienti sottoposti alla biopsia, i 26 bambini con diagnosi di non alcolica mostravano alterazioni funzionali cardiache ancor piu’ gravi dei 15 bambini con semplice . E’ emerso infine il dato che le anomalie cardiache risultano essere indipendenti dai tradizionali fattori di rischio cardiovascolare come il sovrappeso e l’obesita’, l’ipertensione e l’insulino-resistenza. Le conclusioni dello studio aggiungono un importante tassello alla valutazione diagnostica del piccolo paziente con Nafld, confermando e dimostrando come questa tipologia di pazienti debba essere esaminata e trattata con un approccio multi-disciplinare e lungimirante, in modo da prevenire sia l’evoluzione del danno epatico sia del danno cardio-vascolare. “L’importanza di un intervento di prevenzione su un target di giovanissima eta’ – spiega Lucia Pacifico – ha notevoli risvolti in termine di salute pubblica, fondamentalmente per due ragioni.

luglio 25, 2013

Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

 

 

 

Evoluti come adattamento alla vita terrestre, i mostrano una strettissima integrazione con il sistema dei vasi cardiaci. La perfetta coordinazione nel loro sviluppo è infatti dovuta alla comune discendenza da un piccolo gruppo di particolari pluripotenti. La scoperta può chiarire l’origine di malattie come l’ che interessano entrambi gli organi.cardiomiociti 300x275 Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

Un particolare gruppo di staminali cardiache ha un ruolo essenziale per il corretto sviluppo del sistema cardiopolmonare. A identificare questa piccola popolazione di pluripotenti del mesoderma è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, che firma un articolo pubblicato su “Nature”.

Nella maggior parte degli animali terrestri il e i – il cui sviluppo è un adattamento evolutivo alla vita terrestre abbastanza recente – sono legati fra loro più di ogni altra coppia di organi. In effetti è noto che durante lo sviluppo embrionale, le progenitrici del tessuto emergono dalle cardiache progenitrici per portare a uno sviluppo parallelo della circolazione cardiopolmonare. Tuttavia, poco si sa sulla biologia molecolare che guida questo processo di sviluppo simultaneo.

 

Sfruttando come modello animale il topo, la cui anatomia cardiopolmonare è molto simile a quella dell’essere umano, i ricercatori hanno scoperto una popolazione di pluripotenti, le (cardiopulmonary mesoderm progenitor), che si distinguono dalle altre embrionali per l’espressione di una particolare molecola di segnalazione chiamata Wnt2. La Wnt2 viene espressa precocemente nell’embrione unicamente nel tessuto di confine fra l’abbozzo iniziale del e la parte anteriore dell’intestino primitivo, là dove successivamente si sviluppa il polmone.
Lo sviluppo delle è a sua volta regolato dall’espressione di un’altra ben nota proteina, la hedgehog, prodotta dall’intestino primitivo anteriore, che concorre alla differenziazione delle nella componente muscolare liscia del sistema vascolare .

Lo studio ha inoltre dimostrato che le diverse linee cellulari all’interno del polmone sono correlate: muscolo liscio vascolare e muscolo liscio delle vie aeree, per esempio, condividono una cellula progenitrice comun

luglio 25, 2013

I rischi del cuore e l’importanza della colazione.

Aumenta il rischio di diabete, colesterolo alto, obesità e ipertensione
Per proteggere il da infarti e malattie coronariche è meglio non saltare la prima o, quantomeno, non fare del digiuno mattutino una cattiva abitudine. Uno studio pubblicato su Circulation, la rivista dell’American Heart Association, ha dimostrato che il degli uomini che saltano la corre il 27% di in più di avere a che fare con un infarto o di fermarsi per sempre a causa di una coronarica.Heart Image 225x300 I rischi del cuore e limportanza della colazione

Gli autori dello studio hanno analizzato per 16 anni lo stile di vita e l’incidenza di disturbi cardiovascolari di quasi 27mila uomini di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Leah Cahill, ricercatrice del Dipartimento di Nutrizione dell’Harvard School of Public Health di Boston (Usa) e primo autore dello studio, ha spiegato che i dati raccolti evidenziano come “saltare la può condurre a uno o più fattori di rischio, inclusi l’obesità, una pressione sanguigna elevata, colesterolo alto e diabete, che a loro volta possono portare nel tempo ad un attacco cardiaco”.

In modo simile, anche gli uomini che hanno la cattiva abitudine di mangiare dopo essersi coricati corrono sono il 55% più a rischio di malattie coronariche. “Il nostro gruppo di ricerca ha investito decenni nello studio degli effetti sulla salute della qualità e della composizione della dieta – ha commentato Eric Rimm, responsabile della ricerca – ed ora questo nuovo dato suggerisce anche che le abitudini alimentari generali possono essere importanti per ridurre il rischio di malattie cardiache coronariche”.

dicembre 21, 2012

Disfunzione erettile: potrebbe nascondere problemi cardiaci »

cuore

03:02 am | I medici avvertono che sperimentare problemi d’impotenza, o disfunzione erettile, può essere un primo segnale di fattori di rischio che, se non controllato, può portare a malattie cardiache…

21 dicembre 2012 / Leggi tutto

novembre 21, 2012

Carne rossa: fa bene al cuore solo se magra.

Cholesterol

07:40 pm | Contro il colesterolo cattivo e per un cuore in salute, la carne rossa può fare la sua parte. Diversamente da quanto creduto finora, infatti, la carne rossa può…

21 novembre 2012 / Leggi tutto »

Aveva ragione mia nonna che diceva “mangia che fa sangue”.
settembre 5, 2012

Pesce: Ok agli Omega 3, ma se carni inquinate dal mercurio mette a rischio arterie, cuore e cervello.

Scienza

Maggio 29, 2012

Due milioni di italiani a rischio cardiovascolare.

Circa 2 milioni di italiani convivono con conclamati e si sono lasciati alle spalle già un o altri incidenti a e . Ma almeno altri 4 milioni di connazionali sono ad alto o altissimo rischio di incappare in eventi potenzialmente mortali.

 

Nella patria della dieta mediterranea, dunque, si contano circa 6 milioni di abitanti con le malate, spiega l’Adnkronos Salute Alberico Catapano, presidente eletto della Società europea per lo studio dell’aterosclerosi (Eas), in Congresso a Milano da domani a lunedì 28 maggio.
E a intasare le autostrade del sangue è soprattutto il pranzo, che rischia di ‘avvelenarle’ alzando i livelli di trigliceridi fino a triplicarli. L”ingorgo’ si crea già nell’ora successiva al pasto; può sfociare in attacchi ischemici e, alla lunga, può causare anche il diabete. Ma la buona notizia è che lo sport, purché aerobico, può neutralizzare questo effetto. L’insidia del break di mezzogiorno e dintorni è uno dei temi che torneranno alla ribalta dell’80esimo meeting Eas, presieduto da Catapano che dal 1 gennaio 2013 sarà il primo italiano alla guida della Società europea dell’aterosclerosi.
“L’elevato livello di trigliceridi è dovuto agli liberi che vengono rilasciati dal tessuto adiposo – ricorda l’esperto, ordinario di farmacologia all’università degli Studi di Milano – contribuendo così a un maggiore rischio di malattie cardiache e coronarici, un effetto che è più evidente nei soggetti anziani”. Ma la fase più critica è proprio quella post-prandiale, segnalata come la più pericolosa già da uno studio pubblicato 2 anni fa sulla rivista ‘Atherosclerosis’.