Posts tagged ‘Crociate’

febbraio 11, 2012

Governo Monti: nuovi finanziamenti per le missioni di guerra.

A dispetto dei sacrifici economici chiesti in questi giorni agli italiani, il Governo Monti prevede una spesa militare di circa un miliardo e trecento milioni di euro. Analizziamo nel dettaglio il Disegno di Legge che predispone il finanziamento.

È stato approvato il Disegno di Legge presentato dai ministri Monti, Terzi, Di Paola, Cancellieri, Severino e Riccardi riguardante il rifinanziamento delle missioni in cui sono impegnate le forze militari italiane. Il DDL convertirà in legge il decreto 215 del 29 dicembre 2011, relativo alla “proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni urgenti per l’amministrazione della difesa”. I voti favorevoli sono stati 415, 72 i contrari e 11 gli astenuti.

aprile 29, 2011

Una foto per le crociate.

Le crociate di Enzo Scarton

febbraio 16, 2011

Incomprensibile dialetto bergamasco.

Le crociate di Enzo Scarton

giugno 30, 2010

Il bello delle crociate.

Enzo Scarton

novembre 7, 2009

Cristiani

cristoI difensori del crocefisso  nelle aule delle scuole pubbliche sostengono  argomentando che  “non è solo un simbolo religioso ma rappresenta la nostra cultura”. Tesi su cui non si può dissentire, né io dissento. Bisogna però dire che in verità  “rappresenta un pezzo importante della nostra cultura”.
La nostra cultura, però, è rappresentata da altri importanti simboli figli di una cultura laica e a volte anticlericale. Le scuole dovrebbero essere piene di simboli e  per rappresentare tutta la nostra cultura non ci sarebbero pareti sufficienti. La verità è che si confonde il messaggio di Cristo con la rappresentazione del suo martirio e questo è sbagliato. Cristo fu portatore di un messaggio di pace e di solidarietà, difendeva i deboli e odiava l’arroganza dei potenti, di cui fu vittima. Cacciò i mercanti dal tempio e non è stato lui a inventare le Crociate, l’intolleranza religiosa e avrebbe rispettato il pronunciamento della sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea spiegandoci pacatamente perché quella sentenza era giusta. Peraltro come ha scritto Corrado Augias già la nostra Corte di Cassazione si occupò dell’argomento e precisò che  la presenza del crocifisso, elemento distintivo di una religione, viola l’art. 3, comma 1 del testo costituzionale. Interessante il ragionamento della Cassazione: «Neppure è sostenibile la giustificazione collegata al valore simbolico di un’intera civiltà o della coscienza etica collettiva e, quindi, secondo un parere del consiglio di Stato 27/4/1988, n. 63, “universale, indipendente da una specifica confessione religiosa”. In altro ordinamento dell’unione europea s’è ritenuto, viceversa, una sorta di “profanazione della croce” non considerare questo simbolo in collegamento con uno specifico credo (Bundes Verfassungs Gericht, 16 maggio 1995) che ha dichiarato illegittima l’affissione obbligatoria del crocifisso nelle aule scolastiche della Baviera per l’influenza sugli alunni obbligati a confrontarsi di continuo con siffatto simbolo religioso». In una Europa multietnica e multi religiosa fare Crociate di cui non se ne sente il bisogno serve soltanto a quelli che Cristo aveva combattuto e che lo mandarono sulla croce. Abbiamo purtroppo capito  a nostre spese quanto  le critiche che il teologo Hans Kung muove al  Papa siano fondate. Egli dice infatti” Il Papa riporta la Chiesa al medioevo», e aggiunge “«l´attuale politica del Vaticano è un fiasco. Il tentativo di costringere la Chiesa a tornare al medioevo la svuota. Non si può tornare ai vecchi tempi».Purtroppo l’errore non è della Chiesa, ma di quei politici che fingendosi integralisti Cattolici si servono della Chiesa per legittimarsi nei confronti del mondo cattolico. Invece di consumarsi i questa inutile e spocchiosa polemica le gerarchie cattoliche dovrebbero domandarsi perché le chiese sono sempre più vuote, i matrimoni religiosi sono sempre meno, calano i battesimi, le vocazioni sono crollate o quasi inesistenti.