Posts tagged ‘corte costituzionale tedesca’

Maggio 10, 2020

MES, BCE E FUTURO DELL’EUROPA

La prima è chiaramente una battaglia di retroguardia, oltre tutto promossa dalla Afd e non dalla Cdu, e men che meno del governo tedesco. Possiamo dunque ritenere, anche in base alla reazione negativa di tutto il quadro politico e istituzionale, tedesco ed europeo, che la cosa morirà lì e che la Bce potrà continuare a sv

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giugno 27, 2013

Can che abbaia…….

Berlino, Angela Merkel incontra Enrico Letta

“Sarà un confronto duro”. Così il presidente del consiglio Enrico Letta ha descritto, davanti alle Camere, il suo atteggiamento in vista del Consiglio europeo del 27-28 giugno. “L’Europa non riesce a riprendere velocità e ci sono ancora ombre sulla moneta unica. – ha aggiunto Letta – Sono bastate due notizie provenienti da posti anche lontani da loro (la sede della Corte Costituzionale tedesca e Atene che chiude la tv pubblica) per dare il segno che la crisi non è ancora finita”.

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giugno 19, 2013

Euro? Raus

 

L’economista Cesaratto invoca le maniere forti con la Germania. Altrimenti addio a Eurolandia

 

“L’Italia decresce a colpi di due punti percentuali all’anno, in poco tempo ci ritroveremo ai livelli degli anni 70, con costi umani e sociali enormi, la situazione si farà rapidamente drammatica. Alla Germania non importa se il sud dell’Europa va a fondo, il governo italiano non ha grandi idee da proporre in Europa e non sbatte i pugni. E insomma, uscire dall’euro è una soluzione estrema, ma se ne può cominciare a parlare”. Dice così Sergio Cesaratto, economista, professore all’Università di Siena, e osserva con preoccupazione il processo che la Corte costituzionale tedesca ha aperto contro il presidente della Banca centrale Mario Draghi, l’uomo che, dice Cesaratto, “finora con i suoi interventi ha salvato l’euro e l’Europa”. E’ notizia di questi giorni che il governo greco, al collasso finanziario, ha chiuso la tivù pubblica, la Rai di Atene, e ha licenziato d’emblée tutti i suoi 2.800 dipendenti.

dicembre 2, 2010

La lenta agonia dell’euro.

Il controllo politico sull’Europa comincia a venire meno ora che la crisi esistenziale dell’Eurosistema si aggrava giorno dopo giorno. I numerosi discorsi, interviste, articoli ed altre dichiarazioni pubbliche sul “futuro dopo l’Euro come lo conosciamo” ne sono un chiaro segnale. La stampa britannica si concentra in particolare su che cosa farà la Germania: il Financial Times del 24 novembre si chiede se “la Germania ucciderà l’Euro?”, mentre l’Independent fa eco il 25 novembre: “La Germania sarà la prima a lasciare l’Euro?”.

Entrambi i quotidiani, ed anche altri in Gran Bretagna, avvisano i lettori che c’è da attendersi una sentenza della Corte Costituzionale tedesca a favore dei ricorsi presentati contro gli aiuti EU all’Eurozona, e che gli elettori in Germania sono contrari a questi giganteschi salvataggi e sempre più ostili nei confronti dell’Euro. “No, la minaccia all’Euro non viene dai membri più deboli, ma da quelli più forti” scrive The Independent. “La riforma dei trattati che governano l’Euro è dunque essenziale per la Germania… In pratica, tuttavia, è difficile immaginare che la Germania riesca ad ottenere le riforme che desidera il suo elettorato”.