Principe Carlo, il pianeta e’ morente e non possiamo permetterci ulteriore ritardo
LONDRA – Il principe Carlo ha aperto una conferenza sulle foreste a Londra, con un forte appello per il pianeta da lui definito ”paziente in fin di vita. Si deve intervenire subito per salvare la Terra – ha detto il principe – il rischio di un ritardo e’ enorme e non possiamo permettercelo”. L’erede al trono ha poi fortemente criticato ”l’associazione internazionale dei lobbisti per le aziende” che tentano di influenzare i governi sulla percezione del pericolo rappresentato dal cambiamento climatico.
Il principe ha dunque lanciato un’anatema’ contro gli scettici che non credono al surriscaldamento globale e i lobbisti delle industrie che non rispettano l’ambiente.
Gia’ in passato Carlo si era distinto per gli appelli ecologisti e nel 2009 aveva lanciato anche una sorta di ‘profezia’: la Terra aveva 96 mesi di tempo per potersi salvare.
In sostanza il Principe ha detto che la resistenza ad accettare i cambiamenti climatici da parte degli scettici si sta rivelando un potente freno all’economia globale:
Non vedo come sia possibile mantenere la crescita del PIL nel lungo termine se continuiamo a consumare voracemente, come il nostro pianeta come stiamo facendo. C’è un rapporto diretto tra la resilienza degli ecosistemi naturali e delle economie nazionali.
Fa notare Sua Altezza Reale: se ci pappiamo tutta la torta velocemente e voracemente e senza rispettare i tempi di rientro delle risorse naturali, come pretendiamo poi di mantenere la ricchezza così tanto e così a lungo?
Il che non fa un plissé ma richiede che si ragioni in termini di economia verde che non vuol dire rinunciare alla ricchezza, ma vivere e produrre ricchezza secondo tempi e risorse sostenibili. Anche senza petrolio e senza centrali nucleari.