Concerto I° Maggio.
Emma e la fissazione dell’art. 18.
“L’articolo 18? Una anomalia tutta italiana”. La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia torna ad attaccare lo statuto dei lavoratori: “Il reintegro esiste formalmente anche in altri paesi Ue – ha detto la Marcegaglia – ma non viene mai sostanzialemnte usato. Ci sono anomalie sul sistema italiano come è attualmente strutturato”.
Le conquiste dei lavoratori non sono anomalie e poi mi spiegate cosa c’entra l’at. 18 quando i datori di lavoro sono ormai liberi di fare quello che vogliono?
Camusso, la fiducia può tornare solo riducendo le diseguaglianze.
Tre anni persi alle spalle. Tre anni passati a raccontare che la crisi non c’era e poi che era finita. Tre anni nel corso dei quali il governo si è vantato del rigore dei conti come unica ricetta per affrontare la crisi. Per non rammentare quando si affermava che l’Italia stava meglio degli altri paesi europei e che non c’era bisogno di alcuna manovra di aggiustamento. Già queste sono ragioni per dire che il governo è stato ed è un fattore di aggravamento della condizione e di certo non artefice di soluzioni. Non si è dimostrato capace, infatti, di capire la situazione e non solo di agire. Per questo motivo serve aprire subito una fase politica nuova, con un governo che sia in grado di fare il proprio mestiere e di rilanciare il Paese.
Camusso, con accordo fermata la destrutturazione del contratto nazionale.
A chiusura della riunione dei Segretari Generali della CGIL, tenuta oggi, per discutere dell’ipotesi di accordo su contratti e rappresentanza, siglato nella serata di ieri con CISL, UIL e Confindustria, è il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, a prendere la parola. Lo fa con una conferenza stampa, ricordando, nell’aprire il suo intervento, che anche in un fase così complessa di confronto, il sindacato non ha spostato la sua attenzione da quello che succede nel paese, avvertendo dei gravi effetti che la manovra economica, annunciata dal governo, potrebbe avere.
“Siamo molto preoccupati – ha affermato Camusso – dell’impatto che può causare sul paese una manovra dal carattere ancora recessivo”, i cui effetti, ha spiegato “potrebbero generare un duplice impatto: rendere difficile la ripresa delle attività e dell’occupazione e generare una bassa crescita che porterebbe ad un continuo inseguimento del debito”. Di fronte agli annunci del Ministro Tremonti la CGIL, per voce di Susanna Camusso, rafforza le sue preoccupazioni circa il probabile spostamento del peso del risanamento su assistenza e fisco, senza però modificarne “la logica del prelievo”.
Fisco: CGIL, da imposta grandi ricchezze possibili 18 mld.
Una tassa ordinaria sulle Grandi Ricchezze ispirata al modello francese, con una previsione di imposta mediamente dell’1,0% a carico delle famiglie con una ricchezza complessiva sopra gli 800mila euro potrebbe generare un gettito di circa 18 miliardi di euro l’anno. Una tassa che colpirebbe solo il 5% più ricco e ricchissimo della popolazione italiana e che non toccherebbe nessun altro ceto e reddito. Sarebbero infatti soggetti a tale imposta tutte le famiglie la cui ricchezza complessiva, mobiliare e immobiliare, superi gli 800mila euro l’anno al netto dei mutui e delle altre passività finanziarie. Allo stesso tempo, ne sarebbero esclusi tutti coloro che, pur essendo proprietari di una o più abitazioni, nonché depositi in conto corrente, titoli di Stato o altre obbligazioni, non raggiungano il limite indicato.
Sciopero generale: Camusso, da governo solo bugie.
Sciopero generale: Camusso, da governo solo bugie. Cambiare si può e si deve |
Il Segretario Generale della CGIL a Napoli ha ricordato che “voltare pagina è possibile, ma dobbiamo decidere insieme a CISL e UIL di tornare nei luoghi di lavoro e dare la parola ai lavoratori”. Piene oltre 100 piazze dove si sono tenute manifestazioni territoriali per il lavoro e un fisco giusto |