da Londra: Valerio Valentini
Mentre da noi chiunque si azzardi a muovere critiche all’Euro o all’Europa, o soltanto ad evidenziarne paradossi e incoerenze, viene linciato da media e istituzioni come un criminale di Stato, nella ridente Inghilterra sta montando un sentimento, sempre più diffuso e sempre più teso, di radicale antieuropeismo. Ad alimentarlo non sono le frange estremiste di un qualche movimento di esaltati, ma il premier David Cameron e i suoi ministri in persona. Come rivelato in questi giorni dal Financial Times, infatti, si sta aprendo quella che a tutti gli effetti è una guerra economica tra Unione Europa e Regno Unito. Che si combatte soprattutto su fatti relativi ai bilanci e ai piani di spesa, ma che si sta già trasformando in una guerra diplomatica e politica.
Cameron vuole uscire dall’Europa.
La Germania dice no all’Europa.
No, la Germania non regalerà soldi alle banche spagnole”. Per tre volte Barack Obama, Mario Monti e Francois Hollande vanno alla carica. Per tre volte Angela Merkel dice di no. In inglese e, per non sbagliare, in tedesco. La Cancelliera è irremovibile. E così alla teleconferenza dell’altro ieri pomeriggio l’Europa clamorosamente si spacca. Per la prima volta davanti a Obama. Qualcosa che gli europei volevano evitare. Come testimonia un’altra teleconferenza. Quella del 17 maggio, quando Monti, Merkel, Cameron e Hollande in partenza per il G8 di Camp David decisero che almeno di fronte agli altri grandi si sarebbero dovuti mostrare compatti. Poi le beghe su come rilanciare la crescita per risolvere la crisi le avrebbero risolte tra loro, al rientro in Europa. Compito già arduo (e in alto mare) da portare a termine entro il summit Ue del 28 giugno (ieri confermata per il 22 la riunione preparatoria a Roma tra i leader di Italia, Francia, Germania e Spagna) sul quale poi si sono innestati i bubboni di Grecia e Spagna.
Mario come Schettino
Gran Bretagna, confermati i bonus alle auto elettriche e ibride dal 2011
David Cameron benedice le auto elettriche e conferma gli incentivi anche per le auto ibride da gennaio 2011 e che dureranno fino a marzo 2012. Lo ha annunciato il nuovo segretario ai trasporti Philip Hammond.
Dunque, agevolazioni per un massimo di 5000 sterline che pesaranno alle casse dello stato per 43milioni di sterline, circa 60 milioni di euro.
E per favorire la diffusione delle auto elettriche e degli ibridi plug-in sono state investite sostanziose risorse per mettere in piedi la rete di distribuzione. A Londra, Milton Keynes e nor est dell’Inghilterra saranno disponibili entro fine anno 11mila colonnine elettriche per la ricarica. A seguire sarà coperta poi l’intera Gran Bretagna.
E in Italia? Dovremo aspettare le auto a energia nucleare per avere gli incentivi?
Caldoro farà rimpiangere Bassolino.
Mentre Il nuovo premier britannico Cameron(conservatore) taglia e congela per 5 anni il suo stipendio e quello dei parlamentari, in Campania il nuovo governatore Caldoro insieme ad altri 12 consiglieri non si è dimesso da parlamentare, continuerà a percepire il doppio stipendio. Poi a dimostrazione di voler fare le cose seriamente, aumenterà le tasse e ha cambiato lo statuto regionale per consentire ai consiglieri di avere anche l’incarico di assessore e così percepire doppio emolumento. ………E poi dicono che uno si butta a sinistra.