Memento.
Sotto a chi tocca.
L’ex ministro Aldo Brancher e’ stato condannato a 2 anni di reclusione e 4000 euro di multa a Milano nell’ambito del processo con rito abbreviato per un filone dell’inchiesta sulla tentata scalata ad Antoveneta da parte di Bpi. L’ex ministro Brancher è stato assolto da due dei quattro episodi di ricettazione che gli sono stati contestati, ed è stato condannato anche per i due episodi di appropriazione indebita. La posizione della moglie, Luana Magnezzo, accusata anche lei di appropriazione indebita in concorso con il marito, è stata stralciata e gli atti sono stati trasmessi a Lodi in quanto il giudice Anna Maria Gatto ha ritenuto il tribunale di Milano incompetente. “Sono stati dimezzati i capi di imputazione – ha affermato l’avvocato Filippo Dinacci, difensore di Brancher insieme al collega Pier Maria Corto -. Il processo si fonda su tre gradi di giudizio e riteniamo che in appello anche questa parte residua possa essere risolta.
Brancher: un vero originale.
Normalmente si va dai giudici per costituirsi. Brancher a proposito delle sue dimissioni, in un primo momento ha detto : “Non ho mai parlato di passo indietro non so da dove arrivi la notizia. Verificherò da quali fonti del Pdl è venuta fuori questa storia”.poi è andato dai giudici è ha detto: «Mi dimetto”
Un vero originale.
Un pregiudicato in meno al governo.
Il ministro Aldo Brancher ha annunciato nell’aula del tribunale di Milano le proprie dimissioni da ministro. Brancher ha anche rinunciato al legittimo impedimento nell’ambito del processo per la tentata scalata alla Antonveneta. Nell’anticipare le sue “dimissioni irrevocabili” da ministro “al fine di consentire una rapida chiusura della vicenda che mi riguarda”, ha chiesto di poter essere giudicato con rito abbreviato incondizionato. Nel corso della breve dichiarazione spontanea Brancher ha spiegato al giudice della quinta sezione penale, Anna Maria Gatto, che “la mia presenza è un segno di rispetto per il tribunale. Sono qui a difendere la mia innocenza”.
Lo sciopero dei lettori.
Mi dispiace Presidente, ma io continuerò ogni mattina a recarmi presso l’edicola per pagare un euro e leggermi il quotidiano. Mi diverto molto a leggere glia articoli che denunciano quanto lei sia delinquente, arrogante, imbroglione, truffaldino.
Come me, fortunatamente ce ne sono molti e molti se ne aggiugeranno. Alla fine lei cadrà e, poi, si spera, qualche processo andrà anche a buon fine. E questo anche grazie ai giornali che lei tanto odia e a chi come me ama leggere ogni mattina il suo bravo quotidiano.
Branncher: ministro per una notte.
Caso Brancher, Berlusconi:”Piccola questione”. Diceva così anche la BP.
Compagno Fini: heia, heia, alalà.
Fini è diventato l’unica opposizione credibile contro il governo Berlusconi.
Capite come siamo ridotti?
Se non fosse per lui la legge bavaglio sarebbe già stata approvata.
Che tristezza.
Ma non lasciamoci ingannare Fini bleffa. Adesso dice che la Padania non esiste, allora perchè da sedici anni è alleato con i leghisti?
e perchè non si è opposto alla nomina di un pluripregiudicato in attesa di giudizio a ministro per l’attuazione del federalismo?
Furba la lega!
la lega festeggia vent’anni di opposizione al federalismo romano.
……ottenendo un nuovo ministro.