Lui tenta di far capire, ma nessuno coglie.
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Un intero weekend senz’auto invece di un solo giorno, ma anche un piano per estendere la pista ciclabile a 130 km. Queste ed altre sono state le carte vincenti giocate da Bologna, per la conquista del premio della Settimana europea della mobilita’ del 2011. La citta’ italiana ha battuto cosi’ la concorrenza delle altre due finaliste: Larnaca a Cipro e la capitale della Croazia, Zagabria.
Ecco alcune proiezioni diffuse dalle reti Rai. A Milano uno straordinario sorpasso! Giuliano Pisapia supera Letizia Moratti di un punto secondo IPR Marketing per il Tg1: 45 Pisapia, 44 Moratti. A Bologna (lo dice il Tg3) il centrosinistra è tre punti avanti al proprio candidato sindaco, Virginio Merola: 47 per il sindaco, 50 per le liste; Manes Bernardini si ferma al 30% sotto le torri. Incredibile Beppe Grillo al 9% a Bologna.
Primarie più incerte in assoluto: il candidato dell’estabilishement del partito colpisce e mobilita poco l’elettorato, non pienamente convinto della sua apertura al centro.
Più convincente la candidata di Sinistra e Libertà che affronta a viso aperto il suo competitor.Non si sa ancora se Zacchiroli deciderà di ritirarsi.
Cosa che potrebbe essere una chiave di volta importante per la Frascaroli, come la venuta attesa di Vendola in città. Anche qui la destra resta a guardare.
PRIMARIE PD NAPOLI: 23 GENNAIO
UMBERTO RANIERI(PD Napolitano) 40 %
Andrea Cozzolino(PD Bassolino) 36 %
Nicola Oddati(PD MARINO) 13 %
Libero Mancuso(SEL) 8 %
Luigi Sorbillo(VERDI) 3 %
I commies non partecipano con loro candidato, ma appoggiano a quanto pare il vincente.
Si scontrano due tipi di politica a Napoli: U.Ranieri, grande amico di Napolitano e moderato e A.Cozzolino delfino di Bassolino e più spostato a sinistra. In una città dove la monnezza la fa da padrone appare dura per il centrosinistra mobilitare l’elettorato per questo appuntamento, peraltro già posticipato in più di un occasione.
Cabras, caporalmaggiore del centrosinistra a Cagliari sembra pronto per sfidare la destra, ancora indecisa su chi candidare in primavera.
Attenzione ad una corsa solitaria dell’Idv, che sembra riscuotere l’appoggio assurdo di Fli da queste parti.
Dopo un’autentica bufera sulle firme per presentarsi,e con ancora l’incognita Tricarico sulla gara,il Pd sembra avvicinarsi a questa sfida che vede l’ex segretario dei Ds molto avvantaggiato. La destra, pur se in ritardo sembra candidare la nuova leva Coppola, molto giovane, ma che soffrirà moltissimo la
candidatura di un uomo del terzo polo e il passaggio del popolare Rosso a Fli.
Un bel piatto di spaghetti integrali contiene fibre, vitamine e minerali e può aiutare a prevenire le cardiopatie o il diabete di tipo 2.
Questo emerge dai convegni scientifici di Pastatrend, la manifestazione presente in questi giorni a Bologna.
Se la dieta mediterranea è una delle migliori maniere per prevenire le patologie cardiovascolari – spiega Alfio Amato, del dipartimento cardio-toraco-vascolare del Policlinico Universitario Sant’Orsola-Malpighi – nella popolazione più vasta ed in particolare nei soggetti a rischio vascolare già noto, la predilezione della pasta nella dieta quotidiana determina una riduzione sia della presenza che dello sviluppo delle lesioni vascolari maggiori documentabili con diagnostica ad ultrasuoni.(takareblog)
(AGI) – Bologna, 16 apr. – Gli Uffici elettorali circoscrizionali dei Tribunali di Bologna e Ravenna hanno proclamato i nominativi degli eletti alla carica di consiglieri regionali. Nella circoscrizione di Bologna sono stati eletti: Giovanni Favia (lista n.1 Movimento Beppe Grillo.it); Manes Bernardini (lista n.2 Lega Nord – Bossi); Galeazzo Bignami ed Alberto Vecchi (lista n. 3 Popolo della Libertà – Berlusconi); Roberto Sconciaforni (lista n. 4 Sinistra europea – Rifondazione comunisti italiani); Franco Grillini (lista n.5 Di Pietro-Italia dei Valori); Maurizio Cevenini, Paola Marani, Antonio Mumolo, Anna Pariani (lista n.6 PD – Partito Democratico); Gian Guido Naldi (lista n.7 Sinistra ecologia – Idee verdi); Silvia Noè (lista n.8 Casini – Unione di centro).
Nella circoscrizione di Ravenna sono stati eletti: Valdimiro Fiammenghi e Mario Mazzotti (PD – Partito Democratico) e Gianguido Bazzoni (Popolo della Libertà – Berlusconi). (AGI) Mir/Red
Ecco che, fingendo di applicare in modo neutrale la legge, il comune commissariato di Bologna decide senza troppi complimenti che a pagare i costi della crisi sono, per primi, i bambini e le donne migranti. Da oggi i figli di migranti irregolari rischiano di non avere più accesso agli stessi diritti degli altri bambini, e così uno dei fiori all’occhiello del welfare emiliano, gli asili nido, diventa privilegio di alcuni, mentre altri dovranno portare sin dall’infanzia il marchio della clandestinità. Alla faccia dei diritti dell’infanzia. Per prime se ne sono accorte quelle donne, migranti e non, costrette a lasciare il lavoro in mancanza di servizi per l’infanzia adeguati a sostenerle, o che pagano con il loro salario il salario di una donna migrante perché posti negli asili non ce ne sono abbastanza. Mentre i diritti sono una merce per chi li può comprare, escludere i figli dei migranti irregolari si rivela un utile diversivo: facciamo fuori loro, intanto, mentre nel silenzio facciamo fuori tutti. Ai genitori italiani si vende l’illusione che, escludendo i migranti, i loro figli saranno tutelati, così come ai lavoratori italiani si vende l’illusione che, espellendo i migranti, il loro lavoro sarà salvaguardato.Questa vicenda, nella sua gravità, mostra di nuovo che il razzismo istituzionale sancito dalla Bossi-Fini e dal pacchetto sicurezza e reso ogni giorno operativo da una miriade di provvedimenti amministrativi è una delle risposte principali alla crisi. Chi perde il lavoro perde il permesso di soggiorno, i permessi di chi ancora riesce a rinnovare giacciono per mesi negli uffici stranieri della questura, e chi è in attesa di rinnovo perde ogni possibilità di trovare un lavoro che è già difficile avere. A monte la legge Bossi-Fini condanna alla clandestinità; a valle, il comune di Bologna ne approfitta per risparmiare qualche soldo sulla pelle dei bambini e delle donne. (marginalia)Che schifo!