vendita ferrovie greche-Redazione- 3 aprile 2013- La Grecia rinuncia alle sue reti Ferroviarie, autorizzandone la privatizzazione, alla vigilia della visita dei rappresentanti della Troika (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea) che deciderà la concessione di un’ennesima trance di aiuti, questa volta da ben 9 miliardi di euro. Costas Hatzidakis, ministro dello Sviluppo, ha iniziato, infatti, le procedure di dimissione dell’ente nazionale ferroviario, affidandone la vendita sul mercato privato del 100% delle azioni all’Hellenic Asset Development Fund, ente nazionale che si occupa della privatizzazione dei beni pubblici, che tanto ha avuto a che fare in questi ultimi tragici mesi ellenici.
La decisione è stata presa in linea con le richieste della Troika per l’ottenimento di un nuovo credito che dovrà essere deciso proprio in un incontro atteso per giovedì nella capitale ellenica.
Le imposizioni fiscali nel paese continuano e sono previste, per garantire l’adempimento delle garanzie richieste dalla Troika, che dovrebbero provocare più di 30.000 licenziamenti nel settore pubblico ed introdurre nuove imposte nell’anno fiscale in corso.
Samaras è chiamato ad un ulteriore, e difficile, missione di conciliazione tra gli schieramenti parlamentari per ottenere, ancora una volta, l’adempimento della volontà dei creditori internazionali che, interessati alle garanzie di restituzione del proprio prestito, piuttosto che alle finalità sociali cui dovrebbe essere vincolato, spingono per sempre nuove contrazioni dell’assistenzialismo statale, lasciando i greci alla mercé di un mercato sempre meno generoso.