Posts tagged ‘anticorpi’

novembre 4, 2013

Cocktail di anticorpi abbattono virus Hiv in animali.

Aids: verso 15 mln persone trattate Aids: verso 15 mln persone trattate

Vari cocktail di potenti anticorpi anti-Hiv sono riusciti a  neutralizzare il virus in scimmie, risultando efficaci nel giro di pochi giorni e capaci di abbassare la cosiddetta ”carica virale” (concentrazione di virus nel sangue) in maniera notevole, meglio che i classici farmaci antiretrovirali. La loro azione, inoltre, perdura per settimane.

Resi noti sulla rivista Nature, sono i risultati di due studi condotti presso il Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC) di Boston da Dan Barouch e presso il National Institute of Allergy and Infectious Diseases di Bethesda da Malcolm Martin.

Gli anticorpi testati erano stati isolati in precedenti studi da pazienti (vi sono alcuni pazienti più fortunati che producono questi anticorpi neutralizzanti) e rappresentano oggi una delle più promettenti linee di ricerca nella lotta all’Aids. Poiché hanno un’azione ad ampio spettro sul virus (lo colpiscono nei suoi ‘punti deboli’), potrebbero aprire la strada ad una nuova rivoluzionaria cura da affiancare alle classiche terapie antiretrovirali o da somministrare indipendentemente per ottenere un controllo migliore e più duraturo sul virus.

Rispetto agli antiretrovirali oggi in uso, gli anticorpi (nei test su scimmie) sono risultati capaci non solo di abbassare la carica virale, uccidendo direttamente il virus libero circolante, ma anche di uccidere le cellule infettate e quindi impedire che altro virus entri in circolo.

marzo 10, 2013

La bambina guarita completamente dall’AIDS secondo i ricercatori può offrire preziose informazioni.

La  negli Stati Uniti nata con l’, sottoposta nelle prime 30 ore dal parto a terapia antiretrovirale e a distanza a due anni guarita, senza più segni diagnostici dell’attività del dell’ sta facendo già discutere la comunità scientifica. Anche più di quanto accadde sei anni fa con il “paziente Berlino”, così come fu ribattezzato Timothy Brown, il primo caso di guarigione dall’.  

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A differenza del caso tedesco, in cui fu un di a determinare la guarigione, la bimba statunitense ha ricevuto una cura farmacologica precoce con tre. Una terapia eccezionale, dovuta al fatto che la mamma non sapeva e non aveva comunicato ai medici di essere affetta da . L’altro elemento eccezionale, è che i medici hanno potuto visitare nuovamente la piccola dopo un’interruzione di circa 8 mesi della terapia, scoprendo che il  non aveva ripreso la sua marcia.

luglio 10, 2012

Forme di cancro particolarmente difficili potrebbero essere ‘risolte’ sulla base della teoria dell’evoluzione

La teoria dell’ potrebbe non essere utile solo a ricostruire la nostra storia biologica, ma anche a trattare le piu’ difficili forme di . Un nuovo studio pubblicato su Nature, infatti, mostra come si possa utilizzare i utilizzati dai biologi evoluzionisti per prevedere la diffusione del all’interno del corpo, e di conseguenza trattarlo con maggiore efficacia. “Analizzando 28 pazienti in stato avanzato di al trattato con , abbiamo scoperto che le cellule tumorali con la mutazione che le resistenti ai appaiono circa 5-7 mesi dall’inizio del trattamento.

luglio 8, 2012

Test “casalingo” per l’HIV: i microbiologi avvertono, non risolve i veri problemi diagnostici.

Molto scalpore e speranze sta suscitando nel mondo l’annuncio che la Food and Drug Administration ha rilasciato l’autorizzazione per la commercializzazione, a partire da ottobre 2012, su tutto il territorio degli Stati Uniti, del primo kit per effettuare autodiagnosi di infezione da . Si tratta di un dispositivo monouso che, basandosi sull’esame di un campione di , permette di evidenziare o meno la presenza degli salivari contro il virus in soli 40 minuti. L’aspetto più rilevante sollevato dai media di tutto il mondo è che questo probabilmente porterà più precocemente alla diagnosi molti di coloro che non vogliono recarsi dal medico per affrontare apertamente il problema.

giugno 29, 2012

Per smettere di fumare potrebbe essere risolutivo un vaccino in arrivo dagli USA.

Contro la da arriva un nuovo : messo a punto dai ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York City, una sola dose del nuovo siero promette di proteggere dalla dalle sigarette per tutta la vita. Un virus geneticamente modificato contenente le istruzioni per la produzione di anti- viene utilizzato per infettare il fegato, trasformando l’organo in una fabbrica che produce contro la a ciclo continuo. Questi funzionano come tanti piccoli che eliminano le molecole di dal sangue, ripulendolo prima che possano arrivare al cervello: «Per quanto possiamo vedere, il modo migliore per trattare la cronica da è l’impiego di questi come ‘ di pattuglia’ che puliscono il sangue prima che la possa avere qualsiasi effetto biologico», spiega  Ronald Crystal, genetista del Weill Cornell Medical College e ricercatore principale dello studio. Il farmaco, si legge su Science Translational Medicine, è stato testato per ora solo sui topi.

ottobre 3, 2011

Premio Nobel 2011 per la Medicina o Fisiologia.

Il per la medicina o la fisiologia del 2011 è stato assegnato a Bruce A. Beutler,  Jules A. Hoffman e Ralph M. Steinman.

Il per la medicina o la fisiologia del 2010 è stato assegnato a

Bruce A. Beutler e Jules A. Hoffman per le loro sui meccanismi di attivazione dell’immunità innata

e a

Ralph M. Steinman per la scoperta delle e il loro ruolo nell’immunità adattativa

Le

Il nostro è formato da due linee di difesa.

La prima linea di difesa è costituita dall’immunità innata, in grado di distruggere i microrganismi invasori scatenando un’infiammazione che contribuisce a bloccarne l’assalto. Se i microrganismi riescono a superare questa linea di difesa, interviene l’immunità adattativa attraverso le e B, che producono e che distruggono microrganismi e le infette.

Le biografie

Bruce A. Beutler è nato nel 1957 a Chicago, USA. Ha ricevuto il suo MD presso l’Università di Chicago nel 1981 e ha lavorato come ricercatore della Rockefeller University di New York e dell’Università del Texas a Dallas, dove ha scoperto il . Dal 2000 è stato professore di genetica e immunologia presso The Scripps Research Institute, La Jolla, USA.

A. Jules Hoffmann è nato a Echternach, in Lussemburgo, nel 1941. Ha studiato presso l’Università di Strasburgo, in Francia, dove ha conseguito il dottorato nel 1969. Dopo la formazione post-dottorato presso l’Università di Marburg, in Germania, è tornato a Strasburgo, dove ha diretto un laboratorio di ricerca fra il 1974 e il 2009. Ha anche lavorato come direttore dell’Istituto di biologia cellulare molecolare a Strasburgo e nel 2007-2008 è stato presidente dell’Academia dele scienze francese.

Ralph M. Steinman è nato nel 1943 a Montreal, in Canada, dove ha studiato biologia e chimica alla McGill University. Dopo aver studiato medicina alla Harvard Medical School a Boston, MA, USA, ha ricevuto il suo MD nel 1968. Trasferitosi alla Rockefeller University a New York dal 1970, è stato professore di immunologia presso questa istituzione dal 1988, di cui è direttore del Centro di immunologia e patologie immunitario. (gg)

luglio 26, 2011

Verso un vaccino contro la dipendenza da eroina.

E’ costituito da una particolare miscela che, degradandosi lentamente nel corpo, espone il a diversi metaboliti psicoattivi della droga favorendo la produzione di altrettanti tipi di

 

Ricercatori dello Scripps Research Institute hanno sviluppato un vaccino contro l’ dimostrandone l’efficacia terapeutica sul modello animale. Nello studio, pubblicato sul Journal of Medicinal Chemistry, organo dell’American Chemical Society, viene mostrato come il nuovo vaccino sia in grado di produrre contro l’e diversi suoi metaboliti.

 

“In 25 anni che mi dedico allo studio di vaccini contro le droghe d’abuso non ho visto una risposta immunitaria forte come ho con quello che chiamiamo vaccino dinamico anti-”, ha affermato Kim D. Janda, che ha diretto la ricerca.

“Abbiamo visto una risposta molto forte e specifica a questo vaccino”, ha aggiunto George F. Koob, co-autore dello studio. “Penso che una versione umanizzata potrebbe essere di vero aiuto a chi ne ha bisogno”.

gennaio 8, 2011

Alzheimer: si hanno tre molecole note che permettono test e diagnosi accurata.

Grazie allo screening di moltissime proteine ritenute anomale nel sangue dei pazienti si è arrivati a tre molecole che permettono una diagnosi accurata .
Utilizzando una nuova tecnologia basata su migliaia di molecole sintetiche per la ricerca di anticorpi specifici, un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute ha sviluppato un nuovo metodo diagnostico potenzialmente in grado di rivelare la patologia di Alzheimer con un semplice esame del sangue.

 

il nuovo metodo si basa sul fatto che molte patologie portano alla produzione di proteine modificate; a un certo stadio della malattia, il sistema immunitario potrebbe cominciare a riconoscerle come estranee e a mettere in atto una risposta. Finora tuttavia i tentativi di identificare queste proteine anomale non avervano avuto successo.

Kodadek e colleghi hanno utilizzato un approccio innovativo utilizzando un’ampia gamma di molecole scelte in modo casuale, denominate peptoidi, per cercare gli anticorpi trovati nel flusso sanguigno di animali o pazienti con specifiche patologie e non in soggetti di controllo sani.

novembre 3, 2010

Raffreddore: scoperta la via da percorrere per poterlo sconfiggere.

E’ la malattia piu’ sottovalutata e piu’ diffusa al mondo, e soprattutto, finora, praticamente incurabile: bisogna aspettare che passi. Il comune raffreddore potrebbe avere, se non le ore, gli anni contati. Un team di scienziati inglesi ha infatti compiuto una scoperta rivoluzionaria che potrebbe davvero, nell’arco di pochi anni, relegare il raffreddore nel novero delle malattie del passato.
Il team di ricercatori del Medical Research Council di Cambridge, in uno studio pubblicato sulla rivista PNAS, spiegano di aver svelato per la prima volta che i nostri anticorpi non sono efficaci solo bloccando o attaccando i virus al di fuori delle cellule, ma riescono anche a entrare nelle cellule stesse, combattendo i virus anche dall’interno. Alcuni farmaci antivirali sono gia’ disponibili per contribuire a trattare alcune patologie, come l’HIV.

ottobre 12, 2010

Tumori al seno: Anticorpi armati contro cellule maligne.

Si chiama T-DM1, una molecola rivoluzionaria che funziona come vettore e trasporta con se’ una sostanza altamente tossica per l’organismo se somministrata in modo normale, ma super-efficace se rilasciata esclusivamente contro il bersaglio, solo li’ dove proliferano le cellule neoplastiche. Il T-DM1 trova impiego finora nel cancro del seno, ma rappresenta un modello per molti farmaci a venire anche in altri tumori. Lo studio TDM4450 ha suscitato entusiasmo generale nella Comunita’ Scientifica oggi in sessione plenaria al congresso della Societa’ Europea di Oncologia in corso a Milano fino a domani. “Sono stati ottenuti risultati eccellenti – sottolinea il prof. Luca Gianni dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – nel trattamento del tumore del seno HER2 positivo, una forma che ogni anno in Italia colpisce circa 8.000 donne. T-DM1 e’ il primo di una classe di molecole denominate “anticorpi armati” e combina i benefici clinici di trastuzumab, che gia’ ha cambiato per il meglio la storia naturale della malattia HER2 positiva, con la chemioterapia potente costituita da DM1, della famiglia delle maitansine.(liquidarea)