
Nel giorno in cui si è svolta in Giunta per le immunità del Senato l’istruttoria sull’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, Anna Finocchiaro ha risposto in questo modo alla domanda se esista o meno, a tal proposito, una linea del Partito democratico: «Con la legge che c’è non ci si può pronunciare a favore dell’ineleggibilità di Berlusconi. Ma questo è un mio pensiero. La legge va cambiata».
«CONDANNA? PRENDIAMO ATTO». A chi le chiedeva come dovrebbe comportarsi il Senato nel caso in cui la Cassazione confermasse la sentenza di condanna nei confronti di Berlusconi, Finocchiaro ha, poi, ammesso: «Se arrivasse una sentenza definitiva di condanna, con l’interdizione dai pubblici uffici, il parlamento non potrebbe che prenderne atto».
L’istruttoria è durata poco meno di un’ora, durante la quale il senatore del Popolo della libertà Andrea Augello ha letto la sua relazione e la discussione generale si è limitata a pochi interventi.
CASSON ACCENDE GLI ANIMI. Quello dell’onorevole Pd Felice Casson, tuttavia, è bastato a dar fuoco alle polveri. Il senatore ha chiesto, infatti, che vengano acquisiti agli atti della Giunta non solo la sentenza di Appello del processo Mediaset (quella che condanna il Cav all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni), ma anche l’atto di autorizzazione statale grazie al quale Mediaset può trasmettere.
Lo stesso Casson ha replicato con stupore alle parole di Finocchiaro sull’ineleggibilità del Cav: «Io non so perchè dicano così visto che non mi risulta ci sia una presa di posizione del partito su questo punto. Comunque la Giunta è un organismo paragiurisdizionale i cui componenti sono liberi di votare secondo coscienza».