Il segreto è nel soffritto a base di olio extra vergine di oliva, cipolla e aglio Il soffritto ci salverà. Far imbiondire in due cucchiai abbondanti di olio di oliva un trito di cipolla e, secondo i gusti, uno spicchio di…
tagliare le patate a spicchi doppi, e il mussillo a pezzetti. in una teglia mettere l’olio di oliva e disporre le patate tagliate. Sulle patate mettere dei pomodori a pezzetti del tipo pachino, possibilmente. sale, pepe, origano, aglio, prezzemolo e altro olio. Al secondo strato disporre i pezzettini di mussillo e su ogni pezzo mettere di nuovo aglio, prezzemolo, origano, e pomodoro. Coprire bene la teglia con un coperchio e metterla a cuocere su fuoco lento. A metà cottura se si forma brodo in abbondanza scoprire e fare asciugare sempre a fuoco lento.
Da mangiare tiepido.
Ingredienti per sei persone: 800 gr di mussillo, 600 gr di patate, pomodori, origano, sale, pepe,prezzemolo, olio di oliva, aglio.
Scaldare il baccalà, pelarlo, schiacciarlo e spinarlo. Preparate in una zuppiera le patate schaicciate con le uova, sale q.b. , un pizzico di pepe, il parmigiano grattugiato, l’aglio, il prezzemolo, il basilico tritato e poi aggiungere il baccalà. Amalgamate e formate delle polpette grosse come dei mandarini. Passarle nel pane grattugiato e girarle in olio di oliva bollente. calde sono spettacolatiri.
Un composto presente nel bulbo dell’aglio potrebbe aiutare chi è colpito da infarto o deve subire un intervento chirurgico a subire meno danni al cuore.
Lo hanno stabilito i ricercatori della Emory University School di Atlanta (Usa) che hanno scoperto che usando il trisolfuro di diallile, componente solforosa dell’aglio, è possibile indurre la produzione di idrogeno solforato, una gas che in piccole concentrazioni fa arrivare il sangue al tessuto e scongiura la necrosi, la morte dei tessuti. Nei topi trattati con la sostanza i tessuti danneggiati sono stati meno estesi di due terzi rispetto a quelli dei topi non medicati.
L’aglio ha un potenziale “significativo” per la prevenzione della cardiomiopatia diabetica, una forma di infiammazione che indebolisce il tessuto muscolare cardiaco che è tra le principali cause di morte nelle persone affette da diabete: a sostenerlo è un nuovo studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry da un gruppo di ricercatori del Department of Biological Science and Technology della China Medical University.
Wen Wei-Kuo e colleghi hanno rilevato che i soggetti malati di diabete corrono un rischio almeno doppio di morire per malattie cardiache, e per loro le patologie cardiache costituiscono l’80% di tutte le morti diabete-correlate. Studi precedenti avevano già messo in evidenza il potere protettivo dell’aglio nei confronti delle malattie cardiache, ma pochi studi studi riguardavano, in particolare, la cardiomiopatia diabetica.
Gli scienziati hanno nutrito un gruppo di topi affetti da diabete con olio di aglio o di mais, rilevando che nell’aglio sono presenti più di 20 sostanze che possono contribuire all’effetto protettivo per il cuore: “In conclusione – si legge nel rapporto – l’olio d’aglio possiede un potenziale significativo per proteggere il cuore dalla cardiomiopatia indotta dal diabete”. (ASCA)
L’aglio è già noto, leggendariamente, per allontanare i vampiri, è conosciuto popolarmente come toccasana per la protezione dello stomaco da infezioni di diversa natura. Non solo: grazie a uno studio pilota condotto da un gruppo di ricercatori dell’Ohio State University’s Comprehensive Cancer Center guidati da Earl Harrison e pubblicato sulla rivista Analytical Biochemistry, all’aglio viene ora riconosciuta anche una proprietà anti-cancerogena: tanto più se ne consuma, tanto più basso è il rischio che si sviluppino processi chimici potenzialmente cancerogeni.
L’insorgenza del tumore, si legge nella ricerca, può dipendere da specifici composti contenenti azoto in grado di trasformare in agenti cancerogeni alcune sostanze presenti in determinati cibi, come carni lavorate o alimenti trattati ad alte temperature: l’aglio sarebbe in grado di intervenire nel processo chimico che porta alla formazione delle cellule tumorali, interrompendolo.
“Abbiamo sviluppato un metodo per misurare nelle urine due composti diversi, quello che mette in evidenza il rischio di incorrere nel cancro e quello che indica l’entità del consumo di aglio – spiega Harrison, docente di Nutrizione umana della Ohio State University e principale autore dello studio -. I nostri risultati hanno dimostrato che questi due valori sono inversamente correlati tra loro: maggiore è la presenza del marcatore del consumo di aglio, tanto più basso è il livello del marker per il rischio di sviluppare una neoplasia”.
I broccoli sono un vero toccasana. Non solo contengono preziosi elementi anticancro e contro l’infarto, ma contrastano anche i danni ai vasi sanguigni prodotti dal diabete. L’ennesima investitura di questo ortaggio, quale alimento alleato della salute, arriva dall’università britannica di Warwick.
Stavolta è il composto dei broccoli chiamato sulforafano a finire nel microscopio dei ricercatori. Questa sostanza, svelano gli scienziati su Diabetes, incoraggia la produzione di un enzima che protegge i tessuti dei vasi sanguigni e, allo stesso tempo, contrasta la presenza di molecole che invece li danneggiano.
In base alla letteratura scientifica, i diabetici hanno un rischio di malattie vascolari che è cinque volte superiore al resto della popolazione proprio per via dei danni al sistema circolatorio. Partendo da questa considerazione, i ricercatori britannici hanno testato in laboratorio gli effetti del sulforafano sulle cellule dei vasi sanguigni danneggiate dall’iperglicemia. E hanno scoperto che la sostanza determinava una riduzione del 73% delle molecole ‘cattive’ chiamate Ros (Reactive Oxygen Species), oltre ad attivare una proteina ‘buona’ chiamata nrf2, responsabile di enzimi antiossidazione. “Il prossimo e naturale passo – spiega il coordinatore dello studio, Paul Thornalley – sarà quello di verificare nei fatti se una dieta ricca di broccoli e affini porti dei benefici alla salute dei diabetici. Noi ovviamente – aggiunge – ce lo aspettiamo”. Io I broccoli li mangio in maniera molto semplice dopo averli stufati li condisco con olio crudo, aglio, succo di limone. Se poi vi va di strafare potete sempre cucinare un bel piatto di broccoli ed orecchiette secondo la ricetta pugliese:
Ingredienti:
400 gr. di orecchiette (meglio se pasta fresca ed integrale)
1 broccolo preferibilmente verde o a gusto proprio
Olio
Sale
Peperoncino
Aglio
Procedimento:
Pulire bene il broccolo e tagliarlo a piccole cime. Mettere a bollire l’acqua x la pasta, immergendo il broccolo da subito. Far prendere il bollo, e dopo 10 minuti buttare giù le orecchiette fino a cottura. Nel frattempo preparare un soffritto di Olio Aglio e Peperoncino. A cottura ultimata scolare le orecchiette con i broccoli, e versare in una ciotola aggiungendo il soffritto ancora bollente…… In questa maniera fate fesso il cancro e vi saziate.