ROMA – E’ deficit idrico per l’Italia: ogni italiano consuma circa 180 litri di acqua al giorno ma ha una riserva idrica di 140 litri, quindi ha un deficit di 40 litri. Riserve davvero piccole, meno del 10%, rispetto a quella di 2.200 litri di uno statunitense, 3.300 litri di un australiano e 1.100 litri di uno spagnolo. A lanciare l’allarme di un’Italia “sempre a rischio” sul fronte delle risorse idriche è l’Anbi, l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni.
Citando i dati di una ricerca Kinsey & Company, il presidente dell’Anbi, Massimo Gargano, rileva che “nonostante le nostre ripetute e preoccupate richieste, la dotazione infrastrutturale di invasi in Italia non è sostanzialmente cambiata e così si riesce ad utilizzare solo il 15% delle acque piovane, che bagnano il nostro territorio”. E’ necessario, secondo l’Anbi, un Piano Nazionale degli Invasi, l’unica soluzione “per evitare che si ripetano crisi idriche con gravi ripercussioni sull’economia agricola, ma non solo, e complessivamente sull’ambiente”. La proposta che avanza l’Associazione punta a creare “invasi collinari e di pianura, capaci di immagazzinare le acque piovane per utilizzarle nei momenti di necessità, riducendo nel contempo il rischio di alluvioni”.