Posts tagged ‘acqua pubblica’

giugno 15, 2013

Nasce intergruppo per ‘acqua pubblica’ con Sel, M5s e Pd.

ROMA – Acqua e politica, da oggi hanno tre obiettivi: spingere la legge sulla ‘ripubblicizzazione’ dell’acqua, fermare il nuovo metodo tariffario dell’Authority, regolamentare i distacchi. Sono i punti principali intorno a cui si e’ costituito l’intergruppo parlamentare su ‘Acqua bene comune’ – legato a Forum dei movimenti per l’acqua pubblica, promotore del referendum di 2 anni fa – a cui hanno aderito oltre 200 parlamentari, tra cui tutto il gruppo Sel e M5s, e parte del Pd.

Le finalita’, associate dall’idea di avviare un percorso di ”ripubblicizzazione”, sono principalmente tre, spiegano dal Forum nel corso della presentazione dell’intergruppo oggi a piazza Montecitorio: ”ripresentare la legge di iniziativa popolare del 2007; censurare il nuovo metodo tariffario dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas e attribuire le competenze a un ente realmente indipendente; iniziare un ragionamento per mettere un freno e regolamentare la questione dei distacchi per morosita”’. Tra le possibili strade suggerite dal Forum per trovare una soluzione, ”la costituzione di un tavolo di coordinamento tecnico”.

giugno 7, 2013

Acqua pubblica, a due anni dal referendum il tradimento dei beni comuni.

Acqua pubblica, a due anni dal referendum il tradimento dei beni comuni

Oggi in Campidoglio alcuni volontari del Coord Romano Acqua pubblica hanno manifestato per chiedere al futuro Sindaco di Roma di rendere davvero l’acqua pubblica. Ma evidentemente l’acqua non può essere pubblica secondo politici e amministratori. Su 8000 sindaci italiani dal referendum del 2011 a oggi solo in 4 hanno veramente applicato le richieste dei 26 milioni di italiani: Napoli, Vicenza, Palermo e Reggio Emilia. Gli altri continuano a far pagare l’acqua come fosse un bene privato.

D’altronde con i cambiamenti climatici in atto l’acqua fra trent’anni sarà certamente più preziosa del petrolio, anche se sembra che possa essere effettivamente un piano di scontro ancora molto lontano dal risolversi. Dal governo Prodi al governo Berlusconi, mai come sull’acqua privata l’accordo è stato unanime: il Pd non ha mai appoggiato il referendum e tutti hanno sempre accolto con grande favore i balzelli sull’acqua anche se si affaticano a dire che non è l’acqua a essere messa in vendita ma i servizi collegati (ma che vuol dire? se non ho la fontana non ho nemmeno l’acqua).

aprile 9, 2013

firma l’iniziativa dei cittadini europei per l’acqua pubblica.

Le Nazioni Unite hanno dichiarato due anni fa l’acqua diritto umano universale e fondamentale. In molti stati dell’Unione Europea l’acqua è considerata solo una merce da vendere e comprare.

Oggi, i cittadini europei possono proporre all’Unione Europea un provvedimento per cui le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e dai processi di privatizzazione.

I cittadini europei possono chiedere che l’acqua sia un diritto di tutti.

Come? Attraverso il nuovo strumento legislativo di democrazia diretta dell’ICE (iniziativa dei cittadini europei).

Servono un milione di firme da almeno sette paesi dell’unione.

Scegli di essere parte delle decisioni.
Firma e fai firmare per l’acqua diritto umano universale.
In Italia e in Europa.

Scopri come su http://www.acquapubblica.eu

novembre 4, 2012

Acqua pubblica, a Roma manca l’erogazione domiciliare.

E’ inaudito che in una capitale europea vi siano zone senza acqua corrente potabile, eppure a Roma succede anche questo; altrettanto inaudito e osservare inermi lo scempio che deriva dalla vicenda del Municipio Roma XIX, precisamente dalla zona chiamata Testa di Lepre.

La rete idrica obsoleta infatti, sulla quale i lavori di ammodernamento non sono stati mai eseguiti, impedisce oggi l’erogazione dell’acqua pubblica ed ha tagliato completamente l’approvigionamento idrico privato e pubblico (rubinetti e fontane insomma).

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settembre 11, 2012

Acqua pubblica, se ne rimane!

Dopo le prime piogge dei giorni scorsi sembra rientrata l’emergenza idrica che ha afflitto molte zone d’Italia negli ultimi mesi; le sorgenti sono tornate a livelli accettabili e i razionamenti decisi da alcune amministrazioni in Sicilia, in Puglia, in Calabria e persino nel Lazio nella provincia di Latina, sono terminati.

Ma non sono esauriti i problemi della rete idrica che troppo spesso disperde le risorse, paradossalmente proprio nelle zone con maggiori problemi di approvvigionamento; è il caso, ad esempio, della provincia di Latina che disperde fino al 60% delle proprie risorse.

Stando a uno studio pubblicato dalla società di consulenza strategica Athlesys la provincia laziale vede letteralmente gettare nel vuoto un ingentissimo quantitativo d’acqua; questo nonostante ci siano realtà balneari come Gaeta, Minturno e Formia che abbiano dovuto tamponare una vera e propria emergenza idrica riducendo i flussi e inviando autobotti da 90€ l’ora di affitto.

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gennaio 18, 2012

Gli attivisti per l’acqua pubblica occupano il ministero dell’Economia.

Le privatizzazioni che il governo Monti si appresta a emanare non vanno a colpire solo tassisti, farmacisti e iscritti agli ordini professionali, ma anche l’acqua pubblica. Solo che nel caso dell’acqua gli italiani hanno chiaramente espresso la loro volontà nel referendum abrogativo del 12 e 13 giugno scorso: non vogliono che i servizi siano privatizzati.

Nel video in alto la pacifica occupazione fatta stamattina da alcuni attivisti all’interno del ministero dell’Economia proprio per sollevare la questione e chiedere di essere ricevuti dal premier Monti.

Ecco cosa riferisce in un comunicato stampa il Forum italiano dei movimenti per l’acqua:

Per quanto riguarda l’acqua il Governo esclude la possibilità di gestione tramite aziende pubbliche e vincola il servizio idrico alle SPA e al mercato. In questo modo si agirano i risultati referendari e la volontà popolare producendo un grave atto contro la democrazia e la richiesta esplicita di un cambio di rotta nelle scelte politiche economiche di questo paese. Si rilancia, invece, con forza la ricetta del libero mercato, dello sfruttamento dei beni comuni e la tutela dei profitti.

Qui la raccolta firme per sollecitare il governo a non intraprendere la privatizzazione dei servizi per l’acqua.

dicembre 6, 2011

Acqua pubblica, un movimento internazionale. Nasce la rete europea.

La lotta per l’acqua pubblica non investe soltanto la gestione del servizio idrico ma anche gli stili di vita

Poco tempo fa usciva la notizia che la Banca mondiale ha creato un’alleanza strategica con alcune multinazionali interessate alla gestione dell’acqua. Come se non bastasse il Forum Mondiale dell’acqua è ormai alle porte, con le grandi multinazionali dell’acqua che si sono date appuntamento a Marsiglia per il prossimo marzo. I poteri forti, da sempre interessati all’oro blu, stanno facendo le loro mosse per accaparrarsi la gestione dell’acqua nei prossimi anni nella maggior parte del globo. Stringono alleanze fra di loro, con i governi, propongono finanziamenti e patti informali. Per fortuna che c’è chi si oppone a questa tendenza.

È in questo senso che va letta l’iniziativa che si terrà a Napoli nel prossimo fine settimana, volta a creare una rete europea per l’acqua pubblica. L’incontro è organizzato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, sabato 10 e domenica 11 dicembre. “La costituzione della rete europea è decisiva – si legge nel comunicato diffuso dal Forum – affinché l’Europa si muova verso la ripubblicizzazione del servizio idrico e l’affermazione dell’acqua come bene comune”.  Perché a Napoli? Perché è stata la prima – finora l’unica – città italiana ad avviare un processo di ripubblicizzazione reale, attraverso la trasformazione dell’Arin, gestore del servizio idrico partenopeo, in un ente pubblico, un’azienda speciale denominata Acqua Bene Comune Napoli.

 

 

luglio 24, 2011

Berlusconi dice no all’acqua pubblica in Puglia.

Il governo Berlusconi, su proposta dell’ex governatore e oggi ministro Raffaele Fitto, ha bocciato la legge con la quale la Regione Puglia guidata dal leader di Sel ha reso pubblico l’acquedotto

Acqua pubblica contro acqua privata. Governo contro Regione Puglia. Insomma, Raffaele Fitto contro Nichi Vendola. Ennesimo round dell’eterna sfida tra gli ultimi due governatori della Regione. E ancora una volta, il ring dello scontro sarà Palazzo della Consulta di Roma, dove la Corte Costituzionale dovrà decidere sul ricorso che il Consiglio dei Ministri ha presentato proprio su proposta del titolare degli Affari Regionali contro la legge regionale che ripubblicizza l’Acquedotto Pugliese.

E’ stato proprio all’indomani del referendum popolare del 12 e 13 giugno che il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato definitivamente la legge di ripubblicizzazione dell’Aqp. Ente che era stato trasformato dodici anni prima in società per azioni con un decreto legislativo del governo presieduto da un altro pugliese: Massimo D’Alema. Da poco più di un mese, l’Aqp è divenuto un’azienda pubblica regionale, che “subentra nel patrimonio e in tutti i rapporti attivi e passivi di Acquedotto pugliese s.p.a.”. Sempre ovviamente che superi lo scoglio della Corte Costituzionale, sul quale negli ultimi mesi si sono infrante altre leggi emanate dalla Regione Puglia, tra cui quella sugli impianti eolici e quella sull’energia nucleare.

Cosa c’è da aspettarsi da un deliquente, corruttore di giudice e campione dell’ultradestra?

giugno 10, 2011

Quando l’acqua è in mano ai privati.

In Calabria, dove sorgono due delle più grandi dighe d’Italia, il voto al referendum vale più dell’oro. In ballo c’è la permanenza sul territorio della So.Ri.Cal (Società Risorse Idriche Calabresi), figlia della francese Veolia, socia di minoranza della Regione Calabria con la quale spartisce la gestione di tutte le risorse idriche calabresi (46,5 per cento) ma che, da qualche giorno, ha deciso di chiudere a staffetta i rubinetti della Piana di Gioia Tauro. Attraverso la milanese Siba, So.Ri.Cal serve 385 comuni. Di questi ben 300 sono morosi, non hanno cioè fondi sufficienti per coprire le tariffe che – denunciano i sindaci – sono state aumentate arbitrariamente (leggi l’articolo di Giulia Cerino). Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni (guarda il video di Antonio Condorelli). Stessa storia anche in provincia di Roma. A Velletri, ad esempio, molti rubinetti da tempo sono a secco (guarda il video di David Perluigi)

giugno 10, 2011

Annozero intervista Beppe Grillo – 9 giugno 2011

Si può dire quello che si vuole su Grillo, ma dice delle profonde verità.