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aprile 22, 2020

Sospensione rate mutui e prestiti, nuovo accordo: durata e requisiti

Sospensione rate mutui e prestiti, nuovo accordo: durata e requisiti

Sospensione rate mutui e prestiti, pronto il nuovo accordo tra banche e associazioni di consumatori. La novità è stata diffusa direttamente dall’ABI, con un comunicato stampa sul suo sito il 22 aprile.

Grazie al nuovo accordo appena annunciato dall’Associazione Banche Italiane è possibile sospendere fino a 12 mesi la quota capitale delle rate dei mutui, così come per altri finanziamenti a rimborso rateale.

L’accordo è stato stipulato tra ABI e le Associazioni di consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, La Casa del consumatore, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale dei consumatori).

L’accordo raggiunto, sostiene ABI, permetterà di dare maggiore sostegno economico alle famiglie, lavoratori autonomi e liberi professionisti per tutta la durata della crisi sanitaria e finanziaria.

Vediamo dunque quali sono i requisiti per poter accedere alla sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti.

Sospensione rate mutui e prestiti, nuovo accordo: stop fino a 12 mesi

Nuovo accordo per accedere alla sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti: è l’ABI stessa a diffondere la notizia, tramite il comunicato stampa del 22 aprile 2020.

L’accordo amplia i sostegni economici a famiglie, partite IVA e professionisti che sono stati colpiti dalle misure di contenimento del contagio, dando loro la possibilità di sospendere fino a 12 mesi le rate dei mutui garantiti da immobili e degli altri finanziamenti a rimborso rateale.

Gli ambiti di intervento dell’Accordo sono:

  • mutui garantiti da ipoteche su immobili non di lusso erogati prima del 31 gennaio 2020 a persone fisiche per ristrutturazione degli stessi immobili ipotecati, liquidità o acquisto di immobili non adibiti ad abitazione principale, che non rientrano nei benefici previsti dal Fondo Gasparrini;
  • prestiti non garantiti da garanzia reale a rimborso rateale erogati prima del 31 gennaio 2020.

La sospensione comprende anche le eventuali rate scadute e non pagate dopo il 31 gennaio 2020. Inoltre, la sospensione non determina l’applicazione di alcuna commissione.

Il processo di ammortamento verrà ripreso al termine del periodo di sospensione. Il piano di ammortamento verrà prorogato per una durata pari al periodo di sospensione.

Sospensione rate mutui e prestiti, nuovo accordo banche e associazioni: i requisiti

Per poter accedere alla moratoria di mutui e prestiti messa in conto dal nuovo accordo sono previsti determinati requisiti:

  • la cessazione del rapporto di lavoro subordinato per qualsiasi tipo di contratto;
  • la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;
  • morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza;
  • la riduzione di un terzo del fatturato causata dall’evento epidemiologico per lavoratori autonomi e liberi professionisti.

A breve sarà pubblicato l’elenco delle banche che adottano il suddetto accordo sul sito dell’ABI, insieme al modello del modulo di domanda per accedere all’iniziativa.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della collaborazione tra ABI e Associazioni dei Consumatori e del Protocollo d’intesa “CREDIamoCI”.

aprile 14, 2020

Prestiti fino a 25mila euro, guida alla domanda per PMI e Partite IVA

di Barbara Weisz

 

Il Fondo di Garanzia PMI pubblica i moduli per chiedere i prestiti fino a 25mila euro previsti dal Decreto Liquidità Imprese: regole e istruzioni per PMI e Partite IVA.

Piccole imprese e Partite IVA possono presentare la domanda di prestiti agevolati fino a 25mila euro coperti al 100% dal Fondo di Garanzia PMI, come previsto dal DL Liquidità.

Si tratta della forma più semplice e immediata di finanziamento richiedibile per l’emergenza Coronavirus (il fondo concede la garanzia automaticamente, gratuitamente e senza valutazione).

Il modulo di richiesta alla banca (clicca per scaricarlo direttamente da PMI.it), è pubblicato sul portale del Fondo di Garanzia PMI e sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Va inviato per posta elettronica all’istituto di credito a cui si fa domanda di prestito: non è necessario utilizzare la PEC, basta una normale casella email.

Si tratta dei prestiti previsti dall’articolo 13, lettera m, del dl 23/2020, che spettano solo alle PMI e a persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Coronavirus.

Possono arrivare a un massimo di 25mila euro, non possono superare il 25% dei ricavi, sono coperti integralmente dalla garanzia del Fondo e l’unica verifica da parte della banca è quella «formale del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del gestore del Fondo medesimo».

L’ABI (Associazione Banche Italiane) ha già emesso la circolare con cui comunica a tutti gli istituti l’avvenuta pubblicazione dei moduli. Non sono richiesti ulteriori passaggi applicativi, quindi sostanzialmente gli aventi diritto possono presentare le domande per ottenere questi finanziamenti.

marzo 31, 2020

Cassa integrazione pagata subito: sottoscritto accordo con le banche

 Teresa Maddonni

 La cassa integrazione verrà pagata subito. È stato sottoscritto nella giornata di ieri l’accordo tra le banche con Abi e le parti sociali durante la videoconferenza presso il ministero del Lavoro presieduto da Nunzia Catalfo.
Cassa integrazione pagata subito: sottoscritto accordo con le banche

Il confronto è durato 7 ore e alla fine è stato sottoscritto il Protocollo con il quale le banche si impegnano ad anticipare a condizioni favorevoli, le somme dovute per la cassa integrazione ai lavoratori che potranno nell’immediato affrontare le difficoltà cui il coronavirus ci sta sottoponendo.

Così non sarà necessario attendere i tempi anche molto lunghi dell’INPS, ma la cassa integrazione verrà pagata subito dalle banche che poi riceveranno dall’Istituto in un secondo momento la somma dovuta.

La cassa integrazione, anche in deroga, è stata prevista dal decreto Cura Italia.

Vediamo come verrà pagata subito la cassa integrazione ai lavoratori e cosa prevede l’accordo sottoscritto con le banche.

Cassa integrazione pagata subito dalle banche: l’accordo

Cassa integrazione pagata subito dalle banche e ad annunciare l’accordo tra Abi e parti sociali al termine della videoconferenza durata l’intero pomeriggio del 30 marzo è anche la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che commenta anche sul suo profilo Facebook.

Nel protocollo è previsto che le banche che aderiranno pagheranno la cassa integrazione ai lavoratori nell’immediato con delle condizioni favorevoli.

L’INPS che per pagare la cassa integrazione spesso impiega anche 2 o 3 mesi– ma i lavoratori al momento hanno bisogno di aiuto nell’immediato- si impegna dal canto suo a rimborsare le banche entro i 7 mesi.

La banca presso la quale il lavoratore chiederà la cassa integrazione non farà pagare a questi interessi aggiuntivi. Il protocollo avrà validità fino al 31 dicembre 2020 e permetterà di pagare la cassa integrazione entro Pasqua cercando così di rispettare, con l’accordo,le promesse di Conte che aveva annunciato gli aiuti entro il 15 aprile.

A margine della videoconferenza la ministra Catalfo ha così commentato, attraverso il suo profilo Facebook ufficiale, l’accordo raggiunto:

Le parti sociali e l’Associazione bancaria italiana (Abi) hanno sottoscritto, alla mia presenza e su mio invito, la convenzione per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. Tra i punti principali, la convenzione prevede che le banche aderenti adotteranno condizioni di massimo favore per evitare costi a carico dei lavoratori. Un risultato molto importante grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che gli spetta.

Cassa integrazione subito: domanda nei prossimi giorni

Per la cassa integrazione pagata subito grazie all’anticipo delle banche previsto dal protocollo ci sarà la possibilità di fare domanda già a partire dai prossimi giorni e si avranno anche le istruzioni in merito dettagliate.

Come abbiamo detto, nonostante i dubbi dei consulenti del lavoro, l’obiettivo è quello di concedere l’ammortizzatore sociale esteso anche alle microimprese.

Come abbiamo anticipato l’accordo avrà validità fino al 31 dicembre 2020. Il pagamento anticipato riguarda la cassa integrazione a zero ore per nove settimane che il limite fissato dal decreto Cura Italia, ma che con il nuovo decreto di aprile potrebbe essere prolungata dal momento che a prolungarsi sono anche le misure restrittive per evitare contagio da COVID-19. L’anticipazione sarà fissata in questo caso a 1.400 euro.

Una buona notizia per i 10 milioni di lavoratori coinvolti. La volontà di contribuire al processo della cassa integrazione era arrivato dalle banche già nei giorni scorsi attraverso alcune dichiarazioni di Abi e le Organizzazioni sindacali del settore bancario, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin che:

condividono con grande favore l’importante obiettivo a cui stanno intensamente operando con le altre rappresentanze delle imprese e dei sindacati per il varo della convenzione per l’anticipazione ai lavoratori dei trattamenti di cassa integrazione conseguenti alla sospensione dal lavoro causata dall’emergenza Covid-19. Un concreto aiuto alle famiglie che sta trovando pronta definizione grazie alle consolidate positive relazioni sindacali innanzitutto nel mondo bancario che hanno sempre consentito di trovare insieme gli strumenti utili nei momenti di maggior criticità, anche con attenzione alle altre categorie.

Maggiori dettagli sull’accordo tra Abi e parti sociali sulla cassa integrazione pagata subito, con i moduli per la domanda dei lavoratori e istruzioni in merito si avranno nei prossimi giorni.