Il cervello è dotato di un meccanismo autopulente in grado di eliminare i rifiuti. Lo hanno scoperto, nei topi, i ricercatori americani dell’università di Rochester che hanno pubblicato…
Pistacchi efficaci contro ipertensione e stress.
Un pugno di pistacchi allevia lo stress. Aggiungere i pistacchi a una dieta sana ed equilibrata per ridurre la risposta dell’organismo agli stress della vita quotidiana: lo studio,…
Storie di uomini e batteri: l’intestino evolutivo.
La composizione e la funzionalità della nostra flora intestinale, che è coinvolta nella regolazione di molte vie metaboliche, si sono evolute e continuano a evolversi in parallelo con la specie umana. I cambiamenti nell’alimentazione e negli stili di vita potrebbero quindi avere conseguenze poco prevedibili. E’ certo però che i primi mesi di vita sono cruciali per lo sviluppo di una popolazione microbica intestinale efficiente.
Se l’uomo non è soltanto ciò che mangia, il suo stato di salute dipende però molto dagli effetti dell’alimentazione sulla flora batterica intestinale, i cui metaboliti microbici attivano la secrezione di una varietà di peptidi correlati all’assunzione di cibo, all’accumulo di lipidi e all’omeostasi.
A dimostrarlo sono gli studi sulla funzionalità dell’apparato intestinale a cui l’ultimo numero della rivista “Science” dedica una raccolta di articoli che esaminano le più recenti scoperte sul ruolo cruciale di questi microscopici abitanti del nostro organismo sulla nostra evoluzione, sviluppo, difese immunitarie e suscettibilità a numerose patologie, infettive e non.
In particolare, per la salute a lungo termine appare importante il periodo di formazione delle colonie di batteri intestinali, di cui Jeremy Nicholson, dell’Imperial College di Londra, e Sven Pettersson, del Karolinska Institut di Stoccolma, si occupano in un articolo di rassegna firmato insieme ad altri colleghi.
Telethon: pallottole molecolari in arrivo contro fibrosi, emofilia e SMA.
Ricercatori dell’Icgeb di Trieste e dell’Università di Ferrara hanno messo a punto una strategia terapeutica a base di piccoli Rna per bypassare il difetto genetico responsabile di queste gravi patologie ancora senza una cura definitiva.
Pallottole molecolari per ovviare alle “sviste” dei macchinari cellulari deputati alla sintesi delle proteine: a descriverle sulle pagine di Human Molecular Genetics* è uno studio finanziato da Telethon e dalla Fondazione italiana fibrosi cistica coordinato da Franco Pagani del Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologie (Icgeb) di Trieste**. In collaborazione con il gruppo guidato da Mirko Pinotti all’Università di Ferrara, il team triestino ha dimostrato le potenzialità di una strategia terapeutica a base di piccoli Rna nei confronti di tre gravi malattie genetiche: la fibrosi cistica, l’atrofia muscolare spinale (Sma) e l’emofilia***.