Archive for aprile 7th, 2020

aprile 7, 2020

Vergogna!

Il l primo ministro olandese Mark Rutte e la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbero escluso il presidente del Parlamento europeo David Sassoli dai colloqui europei sulla crisi del coronavirus, secondo quanto riferito da El PaisPer la precisione si tratterebbe di una teleconferenza svoltasi ieri tra i presidenti del Consiglio Europeo, Charles Michel, della Commissione Ursula von der Leyen, della Bce Christine Lagarde e dell’Eurogruppo Mario Centeno.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo, David Sassoli sarebbe stato deliberatamente non invitato al vertice. Un’esclusione piuttosto umiliante non solo per l’Italia ma per l’istituzione che rappresenta i popoli dell’Unione europea, l’unica a essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione.

“Il leader dell’unica istituzione scelta dal suffragio universale è stato deliberatamente escluso ancora una volta dal forum incaricato di preparare la tabella di marcia per un piano di risanamento” osserva il quotidiano spagnolo. “Germania e Paesi Bassi hanno guidato l’esclusione di Sassoli”. Secondo la stampa spagnola, Angela Merkel avrebbe escluso Sassoli con il timore che il Presidente del Parlamento europeo spinga per i coronabond, ipotesi a cui Berlino si oppone. David Sassoli, durante un’intervista con l’emittente olandese Nos, ha infatti spiegato che il Mes non sarà sufficiente per risollevare l’economia: “Non possiamo escludere nessuna possibilità al momento: i dati di tutti i paesi ci dicono che avremo una perdita di potere economico estremamente significativa”, ha detto, sottolineando però che “tutti sappiamo quanto la nostra economia sia integrata: se crolla un paese” si avrà un effetto a catena anche su gli altri. “I finanziamenti allocati dal Mes non saranno sufficienti a garantire la ricostruzione”, ha aggiunto.

L’esclusione di Sassoli, secondo il quotidiano spagnolo, sarebbe dovuta proprio al timore che i presidenti finiscano per proporre cose che la cancelliera non potrebbe presentare al Bundestag, perché non verrebbero approvate. E il caso diventa politico: “Il Parlamento europeo rappresenta la volontà dei cittadini e pertanto merita il massimo rispetto. Il suo presidente non deve solo essere ascoltato, ma anche partecipare al processo decisionale. Non permetteremo a nessun Primo Ministro o Cancelliere di mettere a tacere la nostra voce” ha rimarcato in un tweet Iratxe Garcia, Presidente dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo.

“Sassoli verrà coinvolto”

I vertici dell’Unione europea provano a metterci una pezza. Secondo quanto dichiarato dal portavoce capo della Commissione europea, Eric Mamer, riporta l’agenzia Adnkronos, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli “verrà coinvolto” nelle discussioni sul piano Ue per la ripresa dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19. La videoconferenza di ieri, spiega Mamer, “è stata convocata”da Michel “in un formato collegato all’Eurogruppo”, che si riunisce oggi. “Tuttavia Michel e von der Leyen hanno tenuto una videoconferenza con il presidente del Parlamento David Sassoli venerdì scorso e ci assicureremo che il presidente Sassoli venga coinvolto nelle discussioni future, che avranno luogo in diversi formati, sul piano di ripresa” dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid-19, continua il portavoce. Secondo fonti del Parlamento europeo citate da Adnkronos è normale che prima di un Eurogruppo Consiglio e Commissione si consultino con la presidente della Bce e dell’Eurogruppo e Sassoli sarebbe stato preventivamente informato della riunione.

aprile 7, 2020

Ave verum Corpus!

Di Gina Ascolese

……per ricordarci di ciò che conta in questo martedì della Settimana Santa…..
Sono cosi ‘i nostri giorni adesso… Stiamo toccando istante per istante la dimensione del tempo che fluisce, e che pure sembra uguale. Ma in questa settimana, che è diversa da ogni altra dell’anno, il nostro tempo desidera sconfinare e distendersi nella dimensione sacra, in un altrove che per alcuni di noi è l’oscurità della notte che chiede di illuminarsi di splendore abbagliante: morire p

Altro…

Listen to King’s College Choir, free, on their website: http://bit.ly/kingslisten The choir of King’s College, Cambridge sing Mozart’s wonderful Ave Verum Co…

YOUTUBE.COM
Listen to King’s College Choir, free, on their website: http://bit.ly/kingslisten The choir of King’s College, Cambridge sing Mozart’s wonderful Ave Verum Co…
aprile 7, 2020

Socialismo o barbarie.

Storiadigitale Zanichelli Linker - Voce Site

Intanto non siamo in grado di conoscere i tempi in cui si possa tornare a condizioni di “normalità”…possiamo solo esprimere una speranza : che l’emergenza duri il meno possibile. E basta. Cosa si prepara dopo è difficile dirlo. Quello che possiamo immaginare è che tutto sarà diverso da primo. Bisogna vedere in quale direzione. Ora, quello che possiamo constatare è la pochezza di ciò che chiamiamo Europa. L’incapacità , anche di fronte a questo nemico invisibile di una vera ed incisiva capacità di coordinamento continentale sul piano sanitario, economico e sociale per rispondere alla minaccia. E per chiara responsabilità dei governo tedesco e dei paesi satelliti (Olanda e Finlandia in primis) contro gli eurobond e di voler mantenere il MES (sia pure edulcorato). Io ho formato una petizione che chiede al governo la cancellazione del MES. E cito , un bravo economista di sinistra non ascrivibile al sovranismo, come Riccardo Realfonzo. Il quale con grande chiarezza ha dimostrato come il Mes rappresenti uno strumento di dominio sull’Europa mediterranea. In pratica è uno strumento anti-europeo , se nell’ Europa sono inclusi i paesi del sud. Credo che alla fine si troverà una specie di “accrocchio” ma che non mette in discussione questo sistema. Seguiremo gli sviluppi. Naturalmente il rifiuto del MES da parte della sinistra ha obbiettivi radicalmente diversi da quelli della Lega (che alla fine non ha nessuna intenzione di mettere in discussione la Ue così com’è- non dimentichiamo che la linea economica della Lega la detta Giorgetti). Per Realfonzo ed altri la messa in discussione del MES punta a delineare una strategia di forti investimenti pubblici, nella sanità , nella scuola, nella messa in sicurezza del territorio ed a definire e realizzare politiche industriali in gradi di colmare il gap di produttività, dovuto ai processi di deindustrializzazione degli anni 90. Figli dello smantellamento della presenza pubblica in economia (che è stato alla base del grande sviluppo industriale del dopoguerra) , non si è limitato a tagliare i “rami secchi” ma ha colpito i grandi asset strategici (si vedano la analisi del compianto Gallino), Banche, punti di eccellenza industriale, energia, servizi pubblici. E’ evidente che, da un punto di vista socialista e di sinistra, occorre ricostruire un organico intervento pubblico (non per statalismo-c’è anche una destra statalista) nei settori strategici, Un nuovo intervento pubblico concepito sia nella forma definita dalla Mazuccato (lo Stato innovatore) , sia dal programma del Labour di Brighton (che ritengo ancora valido) : Nazionalizzazione nella forma della socializzazione con la partecipazione attiva dei lavoratori , cittadini e comunità locali (nei servizi pubblici:energia, acqua, gas, poste, ferrovie), sviluppo della democrazia economica , forte rafforzamento del servizio sanitario pubblico , riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore una banca pubblica di investimenti , al servizio di una politica di piano finalizzato alla riconversione ecologica dell’economia ec alla reindustrializzazione ……in sintesi. Ma è una proposta per un ritorno alla normalità. Oggi credo che si debba sostenere Conte(non sono un fan del suo governo) , ma occorre sostenerlo perché ha dimostrato coraggio nella battaglia con la Germania e l’Olanda, e con forza ha sostenuto (con Pedro Sanchez) gli eurobond. Poi trovo interessante l’idea di fare della Cassa Depositi e prestiti un ente pubblico (o una banca pubblica come la KWF in Germania) per iniziare a ricostruire una presenza pubblica in alcuni asset strategici. E comunque da questa Pandemia o si esce con un rinnovato socialismo democratico , o si precipita all’Inferno.

aprile 7, 2020

Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno nel 2020

Teresa Maddonni

Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno del 2020. Il report di Unioncamere prospetta un calo pesantissimo nell’industria e servizi in Italia. Settore moda tra i più colpiti.
Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno nel 2020

È quanto riporta un rapporto di Unioncamere con dati allarmanti per il mondo produttivo italiano, il mercato del lavoro e la nostra economia interna che come possiamo immaginare già si prospetta in parte compromessa.

l rapporto prevede un calo dell’occupazione nel 2020 con l’ipotesi di almeno 422mila posti in meno per l’anno corrente. Sebbene il mondo del lavoro, specie per i giovani, non sia stato sempre roseo in Italia questi dati dimostrano le dimensioni della crisi in atto.

Solo ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto liquidità, ma che non basterà forse per salvare l’occupazione se i numeri drammatici di Unioncamere dovessero essere confermati dalla realtà. Vediamo nello specifico il rapporto.

Occupazione, numeri drammatici: oltre 400mila posti in meno

Occupazione: i numeri drammatici di Unioncamere parlano di oltre 400mila posti in meno nel 2020 a causa dell’epidemia di COVID-19. Nell’aggiornamento di marzo del modello di previsione dei fabbisogni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi. Si tratta per la precisione, in termini di occupazione, di 422mila posti in meno nel 2020. Come si legge nel comunicato stampa di Unioncamere:

“Si tratta di uno scenario di crisi senza precedenti, in cui l’economia nazionale e internazionale è stata colpita da uno shock di ingenti proporzioni sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. Le prime stime presentate in questo report considerano uno scenario intermedio di progressiva uscita dalla crisi e di ripresa delle attività economiche entro il mese maggio, senza comunque tener conto dei possibili effetti delle misure a sostegno dell’economia che saranno attivate a livello nazionale ed europeo, dal momento che sono ancora in via di definizione.”

In particolare nel 2020 Unioncamere considera, escludendo coloro che andranno a percepire i sussidi previsti dallo Stato come la cassa integrazione ordinaria o in deroga, un calo dell’occupazione nei settori privati di industria e servizi. La media annuale è di meno 422mila occupati rispetto al 2019 (-2,1%). In particolare il calo riguarda:

  • autonomi meno 190mila unità (-3,4%) ;
  • dipendenti meno 232mila unità (-1,6%).

Vediamo qual è la stima del calo dell’occupazione per settore sempre secondo Unioncamere.

Occupazione in calo: i settori più colpiti

Occupazione in calo dunque e Unioncamere fa anche una distinzione per settoripiù colpiti. Come abbiamo già visto principalmente il numero dei posti in meno nel 2020 riguarda servizi e industria nel primo per 309mila posti, nel secondo settore per 113mila. In particolare nel settore dell’industria il calo dell’occupazione è così ripartito:

  • costruzioni (-31mila unità);
  • moda (-19mila unità);
  • metallurgia (-17mila unità);
  • meccatronica (-10mila unità);
  • industrie della gomma e delle materie plastiche (-10mila unità).

Sempre secondo Unioncamere il calo nei servizi dei posti occupati riguarda:

  • commercio (-72mila unità);
  • servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone (-24mila unità);
  • trasporto e logistica (-18mila unità).

Non solo Unioncamere evidenzia anche i settori in cui l’occupazione segna numeri più che positivi con un aumento dei posti:

  • sanità (+26mila unità);
  • servizi ICT (+8mila unità);
  • industrie farmaceutiche (+1.200 unità).

Tutto ha una sua logica dal momento che stiamo affrontando un’emergenza sanitaria. Riportiamo di seguito la tabella con i dati comunicati da Unioncamere su occupazione e calo dei posti nel 2020 ricordando che saranno aggiornati non appena si avrà un quadro più chiaro in merito anche alle misure messe in campo dal governo a sostegno dell’economia e del mercato del lavoro. Come si legge infatti nel comunicato:

Nei prossimi mesi Unioncamere potrà formulare uno scenario più aggiornato, tenendo conto del DEF e delle stime del Governo sugli impatti degli interventi a sostegno dell’economia del Paese nonché delle previsioni dei principali Istituti internazionali sull’evoluzione della crisi, per il quinquennio 2020 2024.

Saldi occupati privati industria e servizi previsti nel 2020 (valori assoluti)*

Totale -422.100
Dipendenti privati -232.000
Indipendenti -190.100
Industria -113.300
Industria della moda (tessili, abbigliamento, pelli e calzature) -19.300
Industrie farmaceutiche 1.200
Industrie della gomma e delle materie plastiche -10.100
Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo -17.400
Meccatronica (meccanica, industrie elettroniche ed elettriche) -10.100
Costruzioni -30.800
Altre industrie -26.800
Servizi -308.800
Commercio -72.300
Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici -219.900
Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio -18.100
Servizi ICT 7.600
Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari 26.000
Servizi culturali, sportivi e altri servizi alle persone -23.800
Altri servizi -8.300

*Vengono evidenziati i settori con i maggiori saldi postivi e negativi.
Fonte: Unioncamere