12 gennaio – A pochi giorni dalle elezioni politiche del 25 gennaio in Grecia, in cui si deciderà se il paese vorrà proseguire sulla stessa strada fin qui tenuta o invece ribaltare il tavolo, i sondaggi confermano il vantaggio di Syriza, la lista dei partiti di sinistra radicale guidata da Alexis Tsipras, data al 28,1%. Nea Dimokratia, partito di centro-destra guidato del premier Antonis Samaras è al 25,5%. Terzo To Potami (il Fiume), nuova formazione di centro-sinistra (6,5%), Segue il partito filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata) (5,4%), i socialisti del Pasok (al governo con Nea Dimokratia) con il 5,2% e il Partito Comunista (Kke) (5%).
Finalmente qualcosa di sinistra.
MEDIORIENTE, LOCATELLI (PSI) LA CAMERA APPROVI MOZIONE PER RICONOSCIMENTO PALESTINA
“Mi auguro che il Parlamento italiano approvi la mozione sul riconoscimento della Palestina, i tempi sono maturi, e siamo già in ritardo rispetto a quanto hanno fatto i Parlamenti di Gran Bretagna, Irlanda, Francia, Belgio e Spagna, per non parlare del riconoscimento ufficiale da parte della Svezia”. Lo ha affermato la deputata socialista Pia Locatelli, capogruppo del Misto in Commissione Esteri alla Camera, prima firmataria della mozione che ha raccolto oltre 60 firme e che sarà discussa in Aula venerdì prossimo.
“Anche Papa Francesco intervenendo oggi ha auspicato che la soluzione di due Stati, Israele e la Palestina, diventi effettiva. Noi pensiamo che il riconoscimento da parte del Parlamento italiano, pur non avendo carattere vincolante, possa costituire una legittimazione ulteriore delle istituzioni palestinesi e, al tempo stesso, possa costituire sostegno per la parte israeliana per ritornare al negoziato con gli interlocutori a questo legittimati non dalla forza, ma dalla loro effettiva rappresentatività e dal riconoscimento della comunità internazionale”.
Torna Aristippo, il filosofo del piacere.
Torna Aristippo, il filosofo del piacere
Questo pezzo è uscito sul Venerdì di Repubblica.
Per gli antichi greci più che la filosofia esisteva il filosofare. Un’azione, anzi una pratica, subito chiara nel significato originario del verbo: amare (philein) la sapienza, la saggezza (sophia). Il filosofo, dunque, non aveva nulla a che vedere con il tipo umano a cui siamo abituati. Come il medico, egli era dedito a una terapia, terapia non del corpo ma dell’anima. Soprattutto dopo la grandiosa riflessione filosofica tedesca dei secoli XVIII e XIX , noi identifichiamo il filosofo in un uomo immerso nella ricerca teoretica, chino sui libri, sempre alle prese con domande circa il senso dell’essere. Nell’antichità invece la pratica di chi era in cerca di saggezza possedeva un carattere immediatamente vitale, per nulla estraneo alla quotidianità. Il fine della conoscenza consisteva in qualcosa di molto semplice e comune a tutti gli esseri umani: raggiungere la felicità. Come vivere bene la nostra breve vita? Come essere felici?
Quelli che vanno a combattere con l’Isis, perché lo fanno?
Quelli che vanno a combattere con l’Isis, perché lo fanno?
Questo pezzo è uscito in Germania sulla TAZ. Ringraziamo l’autore e la testata. di Marco D’Eramo È straordinario come nessuno si soffermi davvero a chiedersi perché tanti giovani che vivono in Europa, Canada, Australia, persino Cina, vadano ad arruolarsi per combattere in Siria e in Iraq con il cosiddetto Stato islamico (Isis), o con altre […]