Pensieri per il nuovo anno (2): “La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande” (H.-G. Gadamer)
Ad Aleppo, dopo un bombardamento, il 17 dicembre 2013. (Mohammed Al Khatieb, Afp)
Nel 2013 in Siria almeno 50mila persone sono morte per la guerra civile e sei milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro case. Nel mondo, 59 giornalisti sono stati uccisi per il loro lavoro, 22 di loro erano in Siria.
In Afghanistan sono morti 156 militari statunitensi o della coalizione occidentale e il numero dei soldati afgani uccisi è aumentato dell’80 per cento.
La spesa militare mondiale, nel 2013, è stata pari a 1.700 miliardi di dollari.
Uno sguardo statistico sull’anno che sta per finire.
Prima che venga capodanno.
La dieta depurativa da 5 giorni è perfetta per chi non vuole arrivare troppo appesantito al cenone di Capodanno, dopo i pranzi e le cene di Natale. E’ un periodo intenso per il nostro organismo, vediamo di affrontarlo al meglio.
La dieta depurativa da 5 giorni, disintossicante e leggera, è ideale tra Natale e Capodanno. Le feste di fine anno sono un periodo molto intenso per la salute del nostro corpo e per il mantenimento della linea e del giusto peso, anche perché tra cene, pranzi e aperitivi non c’è un attimo di respiro. Tra Natale e Capodanno, però, tra le abbuffate a tavola del 25 dicembre e quelle del 31 dicembre, abbiamo giusto 5 giorni di tempo per rimetterci in sesto.
La dieta depurativa e disintossicante è perfetta per recuperare dagli eccessi a tavola di Natale e non dover rinunciare a nulla a Capodanno, ovviamente senza esagerare. Si tratta di una dieta semplice e veloce, da seguire con tranquillità, ma solo per cinque giorni, per poter disintossicare il nostro organismo e ritrovare l’equilibrio perduto sotto l’albero di Natale decorato e illuminato.
La colazione deve essere composta da una tazza di tisana, mentre lo spuntino di metà mattina da un centrifugato di mela verde e sedano. A metà pomeriggio si può mangiare un frutto, mentre prima di andare a dormire nuovamente una tazza di tisana disintossicante, la stessa del mattino.
A pranzo potete mangiare un centrifugato di frutta con un piatto di verdure miste e lattuga, con un pezzo di formaggio da 50 grammi, con una tazza di tè verde e la sera del passato di verdure con pesce, più una macedonia di frutta. A pranzo al posto del formaggio potete mangiare anche le uova soda, il tonno al naturale, della bresaola. A cena, invece, potete mangiare anche del pollo o altra carne bianca.
Il condimento ammesso è solo l’olio extravergine di oliva.
Buona Natale a chi lo merita.
Facciamo gli auguri di fine anno ai migranti che si sono cuciti la bocca a Ponte Galeria e a quelli che hanno iniziato lo sciopero della fame. Facciamoli a tutti gli stranieri che si preparano a passare le cosiddette feste al chiuso dei Cie, nella solitudine, nello squallore, nell’incertezza sul proprio destino chissà fino a quando. E facciamoli al deputato Khalid Chaouki il quale, chiudendosi nel centro di accoglienza di Lampedusa, terrà desta per un po’ l’attenzione dei media sulla vergogna della detenzione amministrativa dei migranti.
Ma non li facciamo a tutti gli altri che collaborano con il silenzio, l’ipocrisia o l’indifferenza a mantenere quella vergogna. Primo dell’elenco, il partito di Chaouki, il Pd, che quei centri li ha inventati (con il nome di Cpt) grazie a Livia Turco e all’attuale presidente della Repubblica, e non si è mai sognato di chiuderli. E non parliamo degli attuali compagni di strada del Pd, a cominciare da Alfano, il cui partito approvò la Bossi-Fini nel 2002 e quindi è in tutto e per tutto corresponsabile delle norme più stupide e vessatorie, come i 18 mesi di detenzione nei Cie e il reato di immigrazione clandestina.
Non ci sentiamo di fare nessun augurio nemmeno al governo, il quale, dopo lo scandalo delle docce anti-scabbia e le proteste di Ponte Galeria, pensa di abbreviare la detenzione nei Cie, ma solo per rendere le espulsioni più facili.
Non li facciamo nemmeno a quei parlamentari 5 stelle che hanno cominciato timidamente a discutere dell’abolizione del reato di immigrazione clandestina, ma sono stati immediatamente zittiti da Grillo e Casaleggio, e hanno lasciato perdere, dando una notevole prova di coerenza, coraggio e indipendenza. Per non parlare del blog di Beppe Grillo, che ogni giorno strepita contro la casta e fa pubblicità ad automobili, assicurazioni e compravendite d’oro, ma sulla questione dei Cie tace rigorosamente, per non scontentare la parte forcaiola del proprio elettorato.
Non abbiamo nulla da augurare nemmeno alle cooperative, magari aderenti alla Legacoop, che gestiscono Cda e Cie, e si giustificano con la scusa puerile che, se non lo fanno loro, lo farà qualcun altro. Che cosa non si fa per lucrare sui 50 euro giornalieri che lo stato spende per ogni internato!
Meno che mai facciamo gli auguri a Cecilia Malmström, commissario Ue per la giustizia e gli affari interni, che oggi fa finta di indignarsi per Lampedusa ma pochi giorni fa ha siglato un accordo con la Turchia sui migranti irregolari che, in sostanza, prevede la libera circolazione dei cittadini turchi nei paesi dell’Unione in cambio della disponibilità di Ankara a riprendersi clandestini e immigrati. Insomma, i migranti come merce di scambio per il lento e fatale avvicinamento della Turchia all’Europa.
La questione dei migranti, degli sbarchi e dei centri di internamento sparsi in tutta Europa e nei paesi satelliti di Asia e Africa, è la prova della falsità con cui la Ue affronta, nel complesso e paese per paese, la povertà estrema che la lambisce. Esclusivamente interessata a difendere il suo precario benessere, debole con i forti (la grande finanza, gli Usa che la spiano come e quando vogliono), l’Unione è implacabile con i deboli, a cui elargisce solo detenzioni e invisibilità, naturalmente ammantandole con il linguaggio dei diritti e della giustizia.
E così, davanti a un’ingiustizia così abissale e rimossa da tutti, non auguriamo nulla nemmeno a quel bel coacervo di egoismi nazionali e trans-nazionali che va sotto il nome di Europa.
Partigiani sempre!
Condividiamo questa immagine in memoria di tutti i Natali trascorsi al freddo dai partigiani che hanno lottato per la nostra Libertà.
Buon Natale e W la Costituzione.
Un esempio da seguire?!?!
TRIVIGLIANO – Un esempio, un faro morale, un modello da seguire. “Il presidente Berlusconi si ricorda sempre di noi. E’ un uomo che lotta per le sue idee e, dunque, è un esempio per quanti, come tutti i ragazzi della nostra Comunità, sono chiamati a lottare ogni giorno”. Ai ragazzi della Comunità di recupero di Trivigliano, nel frusinate, padre Matteo Tagliaferri indica la luminosa esistenza del Cavaliere quale sprone al percorso di rinascita che hanno intrapreso. Il sacerdote, fondatore e responsabile della Comunità per il recupero dei tossicodipendenti, esalta la taumaturgica figura del senatore decaduto, dopo una telefonata in cui Berlusconi ha fatto gli auguri di Natale agli ospiti della struttura. “Berlusconi ha promesso che verrà a trovarci all’inizio di gennaio – annuncia euforico don Matteo- e per noi sarà un bene. Lo accoglieremo con tutta la nostra semplicità”. E forse, qualcuno gli ricorderà che deve ancora scontare una pena ai servizi sociali: hai visto mai?Tenetevelo!
Sobrietà invece di austerità.
«La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere».
Buone feste (meno consumistiche) con le parole di Pepe José Mujica, presidente socialista dell’Uruguay.
Meglio di così il Natale no n poteva essere.
Il ghiaccio non ferma questo temerario jogger che in calzoncini e maglietta sfida le temperature polari di questi giorni correndo lungo il Chicago river. Sulla superficie del fiume che attraversa la città dell’Illinois si sono formate lastre di ghiaccio che danno al corso d’acqua un aspetto davvero insolito (reuters)
Un Natale maiuscolo.
Il ministro per l’Integrazione, Cècile Kyenge, ha passato il Natale servendo il pranzo, insieme alle due figlie, in una mensa per profughi, al Centro Astalli di Roma gestito dai gesuiti.