La Fiat ancora sputtanata.

Corrado Formigli è stato assolto nella causa di diffamazione che il gruppo Fiat gli aveva intentato per un servizio su Alfa MiTo realizzato per la trasmissione di Michele Santoro, “Annozero”. L’annuncio è stato dato dallo stesso giornalista sul suo profilo Twitter. Il secondo grado ha quindi capovolto il giudizio della prima sentenza, che aveva condannato Formigli ad un risarcimento record di 5 milioni di euro.

Su Huffington Post vengono riportati alcuni passi della sentenza. ” “Formigli non ha affatto violato la verità della notizia sotto il profilo della non verità del fatto oggetto della notizia (l’essere l’Alfa Mito tecnicamente perdente rispetto a1la Mini ed alla Citroen), e sotto il profilo della non verità della notizia in sé (l’avere la rivista Quattroruote presentato la vettura Alfa Mito come perdente rispetto ad altre due vetture della concorrenza, Mini e Citroen). (Alfa, ndr) Mito è tecnicamente perdente rispetto a quella concorrenza sul piano meramente prestazionale in pista, ed è vero che, verificando tale aspetto, alle stesse conclusioni era giunta anche la rivista Quattroruote: nessuna realtà è stata rappresentata in modo deformato, perché non erano stati nascosti i criteri di giudizio che costituivano il parametro di valutazione delle vetture”. Nel servizio trasmesso il 2 dicembre 2010 il giornalista aveva comparato le prestazioni della Alfa Romeo MiTo con quelle di altre auto della stessa categoria, una Mini Cooper e una Citroen Ds sentendo il giudizio di alcuni esperti. I giudici hanno inoltre rimarcato come ” sotto il profilo prestazionale puro l’Alfa Mito va più piano della Mini e della Citroen, e tanto anche Quattroruote ha rilevato. L’obbligo di rettificare e completare tale vera informazione con la specificazione che però la vettura è più confortevole e sicura, e che magari il bagagliaio è più capiente, non è in alcun modo concepibile, né il giudice può assumersi il compito di censore dell’informazione”.

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