Sottrarre il consumo di sostanze stupefacenti alla criminalità organizzata è da decenni l’obbiettivo degli antiproibizionisti. Un sogno con alcuni precedenti storici che oggi si realizza nel continente americano, martirizzato dal narcotraffico spesso controllato dalle stesse classi dirigenti, con l’esperimento uruguayano. Ne…Visualizza altro
Marihuana di Stato: a Montevideo costerà 70 centesimi di Euro al grammo
Terronia. (ma non lo dite a Bossi)

di Marina Sogliani
Propone un libro da pubblicare, a soli 20 anni, e gli regalano la casa editrice. Non una casa editrice qualunque: la storica Marotta&Cafiero di Posillipo, cuore della Napoli “bene”. E non un libro qualunque: la storia vera di un cugino disabile ucciso (per sbaglio) dalla Camorra a Scampia. Come una favola a lieto fine. I…Visualizza altro
Cucchi, i pm appellano la sentenza: «Medici e infermieri lo abbandonarono»
Israele, fuori la Ue da Gaza

Roma, 26 ottobre 2013, Nena News – Le autorità israeliane hanno negato l’accesso a Gaza a una delegazione ufficiale del Parlamento europeo in missione per ragioni umanitarie. E’ quanto riporta l’agenzi…Visualizza altro
Uno stato fascista non può che compartarsi così!
Rai e Eni privatizzate? La politica trema
“Sono sotto esame tutte le varie ipotesi” e “stiamo guardando ogni possibile soluzione. L’obiettivo è dare una mano alla riduzione…Visualizza altro
Banche italiane piccole e medie: 12 commissariate
ROMA (WSI) – Banche italiane di piccole e medie dimensioni in pericolo, a causa della crisi. L’ultima a cadere sotto la scure del commissariamento della Banca d’Italia è stata Banca Marche. Ben 8 istituti sono stati commi…Visualizza altro
“L’Italia: così tanta bellezza sprecata”
Editoriale sul New York Times. “L’Italia vi spezza il cuore”. E non è solo colpa di Berlusconi.
NEW YORK (WSI) – “Italy Breaks Your Heart”, ovvero “L’Italia vi spezza il cuore”. E’ questo il titolo dell’ennesimo editoriale dedicato all’Italia, stavolta firmato dalla penna di Frank Bruni, pubblicato sul New York Times.
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Quando sono i dipendenti a salvare le aziende: si chiama autogestione.
La Fiat ancora sputtanata.
Corrado Formigli è stato assolto nella causa di diffamazione che il gruppo Fiat gli aveva intentato per un servizio su Alfa MiTo realizzato per la trasmissione di Michele Santoro, “Annozero”. L’annuncio è stato dato dallo stesso giornalista sul suo profilo Twitter. Il secondo grado ha quindi capovolto il giudizio della prima sentenza, che aveva condannato Formigli ad un risarcimento record di 5 milioni di euro.
Su Huffington Post vengono riportati alcuni passi della sentenza. ” “Formigli non ha affatto violato la verità della notizia sotto il profilo della non verità del fatto oggetto della notizia (l’essere l’Alfa Mito tecnicamente perdente rispetto a1la Mini ed alla Citroen), e sotto il profilo della non verità della notizia in sé (l’avere la rivista Quattroruote presentato la vettura Alfa Mito come perdente rispetto ad altre due vetture della concorrenza, Mini e Citroen). (Alfa, ndr) Mito è tecnicamente perdente rispetto a quella concorrenza sul piano meramente prestazionale in pista, ed è vero che, verificando tale aspetto, alle stesse conclusioni era giunta anche la rivista Quattroruote: nessuna realtà è stata rappresentata in modo deformato, perché non erano stati nascosti i criteri di giudizio che costituivano il parametro di valutazione delle vetture”. Nel servizio trasmesso il 2 dicembre 2010 il giornalista aveva comparato le prestazioni della Alfa Romeo MiTo con quelle di altre auto della stessa categoria, una Mini Cooper e una Citroen Ds sentendo il giudizio di alcuni esperti. I giudici hanno inoltre rimarcato come ” sotto il profilo prestazionale puro l’Alfa Mito va più piano della Mini e della Citroen, e tanto anche Quattroruote ha rilevato. L’obbligo di rettificare e completare tale vera informazione con la specificazione che però la vettura è più confortevole e sicura, e che magari il bagagliaio è più capiente, non è in alcun modo concepibile, né il giudice può assumersi il compito di censore dell’informazione”.