Caro Andrea,
benvenuto in questo strano mondo. Sono sicuro che ti piacerà anche se non è il migliore che tu potessi desiderare. ,
Questa mattina mentre la labirintite mi tormentava, tua nonna Pina mi ha chiamato per dirmi che eri nato. Si sentiva in lei tutta la commozione per il primo nipote maschio dopo tante femmine e mi immagino la sua gioia mentre ti vedeva in braccio a tua madre. Anche io mi sono emozionato e mi è dispiaciuto non esserti vicino. Sei entrato a far parte del mondo e la tua scrivania sta per arrivare. Normalmente non si regala una scrivania ad un nipote appena nato, però io sono fatto così. Ti regalerò anche tanti libri. Imparerai a conoscre le mie stranezze. Innanzi tutto ti dovrò spiegare che sono una specie di nonno, non nonno a trutti gli effetti. Poi dovrai imparare a non dire nonno Beppe, ma solo nonno. La cosa non mi dispiace. Vorrei però esserti da guida come lo sono stati i miei nonni, perchè è di loro che conservo un ricordo nitido, come una fotografia messa bene a fuoco. Mi piacerà viziarti, darti un gelato quando tua madre dirà che non potrai mangiarlo, farti fare il bagno subito dopo mangiato. Spiegarti chi era Roberto Baggio o parlarti di Roberto Pruzzo e rey di Crocefieschi. Non esiste mica solo il Napoli. Non aver paura la vita è bella da vivere e sarai sempre circondato dall’amore dei tuoi genitori. Io dal canto mio cercherò di farti apprezzare quelle cose che mi hanno fatto amare la vita, tanto da avere voglia di non lasciarla mai.
Spero infine di farti diventare, se non anarchico, almeno socialista.