(di Antonio Fatiguso)
TOKYO – Il Giappone spegne l’ultimo reattore ancora attivo e torna alla “opzione atomo zero”, come già avvenuto tra maggio e luglio del 2012 in scia al disastro della centrale di Fukushima, pur se negli scenari futuri il ritorno del nucleare sembra scontato visti i propositi del premier Shinzo Abe.
La Kepco, l’utility che serve la ricca e industrializzata area del Kansai comprensiva di Osaka e Kobe, ha annunciato nel pomeriggio l’avvio delle procedure di fermo dell’unità 4 dell’ impianto di Oi (prefettura centroccidentale di Fukui) che si completeranno domani mattina. Lo scopo, secondo la normativa nipponica, è completare controlli e manutenzione ordinaria, così come fatto pochi giorni col reattore n.3 della stessa struttura.
Per la loro riaccensione i tempi si preannunciano decisamente più lunghi del normale, vista l’alta ostilità pubblica verso l’energia atomica dopo la gravissima e irrisolta emergenza alla centrale di Fukushima, scoppiata nel 2011 per il devastante sisma/tsunami dell’11 marzo e risultata la peggiore da Cernobyl.