Archive for luglio 25th, 2013

luglio 25, 2013

LA DIVINA COMMEDIA inferno,canti da 31 a 34

Il canto trentunesimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge tra l’ottavo e il nono cerchio, nel Pozzo dei giganti, puniti per essersi opposti a Dio; siamo nel pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.

Si tratta di un canto di raccordo tra due zone diverse dell’Inferno, come lo era stato il canto IX (presso le mura della città di Dite) tra i peccatori di incontinenza e quelli di malizia, e i canti XVI e XVII (con il volo di Gerione) tra violenti e fraudolenti.

Il canto trentaduesimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge nella prima e nella seconda zona del nono cerchio, nella ghiaccia del Cocito, ove sono puniti rispettivamente i traditori dei parenti (Caina) e quelli della patria e del partito (Antenora); siamo nel pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.

Il canto trentatreesimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge nella seconda e nella terza zona del nono cerchio, nella ghiaccia del Cocito, ove sono puniti rispettivamente i traditori della patria e del partito e i traditori degli ospiti; siamo nel pomeriggio del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.

Il canto trentaquattresimo dell’Inferno di Dante Alighieri si svolge nella quarta zona del nono cerchio, nella ghiaccia del Cocito, ove sono puniti i traditori dei benefattori; siamo alla sera del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26 marzo 1300.

Si tratta dell’ultimo canto dell’Inferno: Dante e Virgilio vi vedono Lucifero, principio di ogni male, e scendono al centro della terra lungo il suo corpo, fino a risalire poi sull’altro emisfero dove si trova il Purgatorio, oggetto della cantica successiva.

 

luglio 25, 2013

Royal baby.

 

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Vignetta titolo-apertura, oggi su il manifesto.

luglio 25, 2013

Un degno rappresentante del governo Letta.

luglio 25, 2013

Sogno un PSI senza Nencini.

     Se dovessimo riuscire ad eleggere un nuovo segretario al posto del bollito  Nencini, pur essendo il Psi un micro partito, lo stesso   potrebbe comunque diventare la base per creare  uno strumento su cui far convergere subito le forze che riconoscono il socialismo europeo come proprio orizzonte. Nel momento in cui SEL ha chiesto la iscrizione al PSE se tale richiesta divenisse in qualche modo operativa si potrebbe  togliere  il nostro partito Psi da una  subalternità al PD che non ha alcuna ragione di essere. Si potrebbe riprendere il discorso interrotto da Nencini nel 2009 in un contesto completamente nuovo. Intanto andrebbe fatto un patto in vista delle europee. Certo questo non rivoluzionerà certo la situazione politica italiana, ma può dare un punto di riferimento ad una area a cui non piace il PD ma non vogliono Ingroia, inutili arcobaleni o sinistre sinistrate. Il Psi potrebbe dotarsi una linea e liberarsi dalla morsa della cooperativa ex SDI, SeL ne potrebbe essere avvantaggiata perchè il Psi comunque già aderisce al Pse ed alla IS, ed inoltre marginalizzerebbe del tutto in SeL chi sotto traccia lavora per un nuovo assurdo arcobaleno. Naturalmente il tutto si giustifica se Nencini non è più segretario e si costruisce una nuova maggioranza nel Psi.

luglio 25, 2013

L’orsacchiotto no!

Da Repubblica di oggi, pagina delle lettere.

luglio 25, 2013

Ai giardinetti.

Cortile di Montecitorio, il Partito Democratico in uno scatto. Non serve altro.

 

– foto di Enrico Mentana, da facebook –
luglio 25, 2013

L’incoerenza di Standard & Poor’s.

 

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Tra le ragioni che hanno indotto Standard & Poor’s ad abbassare, il 9 luglio, il rating dell’Italia c’è la mancanza di attuazione delle riforme strutturali. Ma se l’ampiezza dell’attuale recessione è dovuta alla mancanza di domanda, le politiche dal lato dell’offerta non sortiranno nessun effetto sull’economia nel breve termine

di Agenor da Sbilanciamoci.info
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luglio 25, 2013

Il vicolo cieco del mercantilismo tedesco.

 

Angela Merkel

La ripresa dell’economia mondiale è stata negli ultimi tempi oggetto di sempre più frequenti pronostici , ma anche sempre più ridimensionata nelle stime e spostata nel tempo. Lo confermano senza mezzi termini le valutazioni del Fondo Monetario Internazionale, che, nonostante i segnali di risalita negli Stati Uniti e in Giappone, segnalano il protrarsi della recessione nell’eurozona e un rallentamento di molti mercati emergenti, proprio quelli al quale si voleva assegnare il ruolo di locomotiva.

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luglio 25, 2013

Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

 

 

 

Evoluti come adattamento alla vita terrestre, i mostrano una strettissima integrazione con il sistema dei vasi cardiaci. La perfetta coordinazione nel loro sviluppo è infatti dovuta alla comune discendenza da un piccolo gruppo di particolari pluripotenti. La scoperta può chiarire l’origine di malattie come l’ che interessano entrambi gli organi.cardiomiociti 300x275 Cellule di cuore e polmoni e la loro comune origine

Un particolare gruppo di staminali cardiache ha un ruolo essenziale per il corretto sviluppo del sistema cardiopolmonare. A identificare questa piccola popolazione di pluripotenti del mesoderma è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della Pennsylvania, che firma un articolo pubblicato su “Nature”.

Nella maggior parte degli animali terrestri il e i – il cui sviluppo è un adattamento evolutivo alla vita terrestre abbastanza recente – sono legati fra loro più di ogni altra coppia di organi. In effetti è noto che durante lo sviluppo embrionale, le progenitrici del tessuto emergono dalle cardiache progenitrici per portare a uno sviluppo parallelo della circolazione cardiopolmonare. Tuttavia, poco si sa sulla biologia molecolare che guida questo processo di sviluppo simultaneo.

 

Sfruttando come modello animale il topo, la cui anatomia cardiopolmonare è molto simile a quella dell’essere umano, i ricercatori hanno scoperto una popolazione di pluripotenti, le (cardiopulmonary mesoderm progenitor), che si distinguono dalle altre embrionali per l’espressione di una particolare molecola di segnalazione chiamata Wnt2. La Wnt2 viene espressa precocemente nell’embrione unicamente nel tessuto di confine fra l’abbozzo iniziale del e la parte anteriore dell’intestino primitivo, là dove successivamente si sviluppa il polmone.
Lo sviluppo delle è a sua volta regolato dall’espressione di un’altra ben nota proteina, la hedgehog, prodotta dall’intestino primitivo anteriore, che concorre alla differenziazione delle nella componente muscolare liscia del sistema vascolare .

Lo studio ha inoltre dimostrato che le diverse linee cellulari all’interno del polmone sono correlate: muscolo liscio vascolare e muscolo liscio delle vie aeree, per esempio, condividono una cellula progenitrice comun

luglio 25, 2013

I rischi del cuore e l’importanza della colazione.

Aumenta il rischio di diabete, colesterolo alto, obesità e ipertensione
Per proteggere il da infarti e malattie coronariche è meglio non saltare la prima o, quantomeno, non fare del digiuno mattutino una cattiva abitudine. Uno studio pubblicato su Circulation, la rivista dell’American Heart Association, ha dimostrato che il degli uomini che saltano la corre il 27% di in più di avere a che fare con un infarto o di fermarsi per sempre a causa di una coronarica.Heart Image 225x300 I rischi del cuore e limportanza della colazione

Gli autori dello studio hanno analizzato per 16 anni lo stile di vita e l’incidenza di disturbi cardiovascolari di quasi 27mila uomini di età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Leah Cahill, ricercatrice del Dipartimento di Nutrizione dell’Harvard School of Public Health di Boston (Usa) e primo autore dello studio, ha spiegato che i dati raccolti evidenziano come “saltare la può condurre a uno o più fattori di rischio, inclusi l’obesità, una pressione sanguigna elevata, colesterolo alto e diabete, che a loro volta possono portare nel tempo ad un attacco cardiaco”.

In modo simile, anche gli uomini che hanno la cattiva abitudine di mangiare dopo essersi coricati corrono sono il 55% più a rischio di malattie coronariche. “Il nostro gruppo di ricerca ha investito decenni nello studio degli effetti sulla salute della qualità e della composizione della dieta – ha commentato Eric Rimm, responsabile della ricerca – ed ora questo nuovo dato suggerisce anche che le abitudini alimentari generali possono essere importanti per ridurre il rischio di malattie cardiache coronariche”.