Archive for giugno 11th, 2013

giugno 11, 2013

REPRESSIONE ALLA TURCA.

Gas e manganellate, 
la ricetta repressiva in Turchia, 
ad opera di un gran pezzo di MERDOGAN !!
giugno 11, 2013

Cancro al seno: la notizia buona è che in Italia si guarisce nove volte su dieci.

l del fa sempre meno paura. Se diagnosticato in fase , infatti, nel 90% dei casi guarisce perfettamente. Questo grazie anche ai progressi della ricerca, che vedono il nostro Paese capofila nel mondo per il trattamento e l’assistenza delle pazienti. ”Il contributo del Gruppo Italiano Mammella (GIM) e’ stato determinante per raggiungere l’eccellenza – ha spiegato Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica del di Roma, durante il convegno nazionale promosso dal GIM nella capitale per la presentazione degli ultimi lavori scientifici sul al -. brest cancer 300x234 Cancro al seno: la notizia buona è che in Italia si guarisce nove volte su dieciIl nostro network, che riunisce i maggiori specialisti italiani, e’ nato dal desiderio di costituire un rapporto di stretta collaborazione clinica e scientifica tra tutti coloro che operano quotidianamente in questo settore.

Per assicurare alle pazienti il maggior livello assistenziale possibile, oltre a favorire il progresso nella ricerca.

Abbiamo compiuto grandi passi. Tutto il lavoro fatto finora rischia pero’ di essere minato, nella sua validita’, dalla mancata o non corretta applicazione di raccomandazioni e linee guida sul trattamento della patologia. Siamo preoccupati, come oncologi, dalla formulazione di proposte terapeutiche spesso minimaliste, che non tengono conto delle raccomandazioni provenienti dalle Societa’ Scientifiche.

 

giugno 11, 2013

Video shock Turchia: un Poliziotto spara in testa a un manifestante e fugge.

giugno 11, 2013

Tumore prostata, no degli urologi alla scelta della chirurgia preventiva

L’appello degli esperti della Società italiana di Urologia oncologica durante il XXIII Congresso Nazionale SIUrO. “A differenza del seno e delle ovaie, in questo caso non c’è prova sicura sulla correlazione tra alterazione genetica e insorgere della malattia”

 

Tumore prostata, no degli urologi alla scelta della chirurgia preventiva

ROMA – No allo screening genetico di massa e alla chirurgia preventiva su organi sani (come la prostata) per evitare l’insorgenza di eventuali tumori. E’ questo l’appello che lanciano gli esperti della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) durante il XXIII congresso nazionale SIUrO in corso fino a domani a Firenze. Una presa di posizione che arriva dopo il caso di Angelina Jolie, che si è sottoposta a una doppia mastectomia preventiva per evitare l’insorgenza di tumore al seno, e quello di un manager londinese che si è fatto asportare la prostata per scongiurare il rischio di tumore.

Alterazioni genetiche.
“E’ vero, le ultime ricerche – afferma Giario Conti, Presidente SIUrO – hanno dimostrato che l’alterazione, tramite mancate riparazioni del Dna, del gene Brca 2 nel maschio aumenterebbe il rischio relativo di sviluppare il tumore di 9 volte circa rispetto alla popolazione normale. Tendenzialmente i tumori dovuti ad alterazioni genetiche sono più aggressivi, più veloci e danno più facilmente origine a metastasi. Ma per la prostata – dice Conti – , a differenza di quello che accade per il tumore al seno e alle ovaie dove la probabilità è molto alta e dove esistono dei percorsi medici precisi, le conoscenze attuali non sono assolutamente tali da garantire la correlazione tra l’alterazione dei geni e l’insorgenza del tumore”.

Il test di screening genetico per il tumore alla prostata, spiegano gli esperti, va richiesto solo per coloro che hanno numerosi precedenti in famiglia. “La presenza di un’anomalia genetica non rappresenta la certezza di contrarre il tumore – aggiunge il vicepresidente Siuro, Alberto Lapini -, e non giustifica in alcun modo una scelta radicale come l’asportazione della prostata”.

giugno 11, 2013

Brasile, è allarme per la marea nera in arrivo dall’Ecuador.

Brasile, è allarme per la marea nera in arrivo dall'Ecuador

E’ allarme in Brasile per una marea nera di petrolio che avanza inesorabile verso il Rio delle Amazzoni: era il 31 maggio scorso quando una frana del terreno in un settore che attraversa la località di El Reventador, nella regione di Sucumnios in Ecuador, danneggiava gravemente l’oleodotto SOT (Oleodotto Transequatoriano) di proprietà Petroecuador, facendo riversare 11mila barili di di petrolio nel Rio Coca.

Nonostante le autorità ecuadoriane si siano immediatamente attivate, 7 mila barili di petrolio (circa 1 milione di litri) hanno lentamente raggiunto, viaggiando sul Rio Coca, il Rio Napo, un importante affluente del Rio delle Amazzoni che bagna Ecuador, Perù e Brasile: proprio la scorsa settimana la lenta marea nera di morte e veleni è arrivata in territorio peruviano.

I 140 metri di oleodotto danneggiati hanno letteralmente creato un problema da milioni di dollari: è infatti un vero e proprio disastro ambientale quello che sta avvenendo adesso, proprio in queste ore, in sudamerica: l’Istituto brasiliano per l’ambiente e l’Agenzia nazionale Petrolifera seguono la situazione da vicino, in collegamento con le ambasciate brasiliane a Quito e Lima e con le autorità peruviane e ecuadoriane, ma fino ad oggi non è stata trovata nessuna soluzione concreta al pericolo.

giugno 11, 2013

Andava a cento all’ora.

 

In Italia il braccio di ferro della Tav riempie le pagine di giornale da un paio di decenni, con maggiore e minore intensità. Il dibattito fra i Sì e i No Tav resta acceso, nonostante l’opera sia economicamente irrealizzabile e, per giunta, logisticamente inutile in un’ottica di lungo termine. E mentre qui continua il dibattito sul treno da 300 km/h, in Giappone stanno per iniziare i test di un treno che renderà di colpo un ferrovecchio ogni nostra “freccia”.

Le ferrovie del Sol Levante hanno annunciato l’inizio dei test per un nuovo treno a levitazione magnetica che sarà in grado di raggiungere la velocità di 500 km/h. Già nel 1996 fu costruito nella prefettura di Yamamashi una linea sperimentale di 18,4 km, sulla quale un prototipo aveva raggiunto la velocità di 587 km/h. Ora la linea verrà estesa fino a 45,8km e a settembre inizieranno i test per i treni destinati all’utilizzo commerciale.

giugno 11, 2013

Roma ha fatto una cattiva azione.

giugno 11, 2013

Ditegli di non fidarsi dei sondaggi.

Elezioni Amministrative, il Pdl ne esce a pezzi, sedici a zero, senza più una sola grande città da amministrare. Ma stamattina, l’home page de Il Giornale, riportava questo titolo.

 

 

– grazie Estiqaatsi!
giugno 11, 2013

Si può ancora puntare su Campobasso.

Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Bari, Cagliari, Torino, Venezia, Palermo. E ora pure Roma, la Capitale. Dopo la devastante sconfitta di ieri – sedici a zero – il Pdl scompare dalle grandi città italiane. Per dire, le più “popolose” roccaforti berlusconiane rimaste, sono Campobasso, Prato, e Catanzaro.

 

 

 

– fonti: La Stampa, Il Messaggero –
giugno 11, 2013

Si potrebbe mettere nel sito dei Budda di Bamyian.

Agenzia Asca di pochi minuti fa. L’onorevole e sottosegretario Pdl Michaela Biancofiore ha dichiarato quanto segue:

+++ Biancofiore: “Berlusconi lo farei patrimonio dell’Unesco e dell’Italia. Da tempo nella storia non ci sono uomini pari a lui” +++. (ASCA) – Roma, 11 giu – ”Se fosse possibile, Berlusconi lo farei patrimonio dell’Unesco, ma anche dell’Italia e di tutti gli italiani. Purtroppo non si può fare. Io, piuttosto che il Berlusconismo, credo sia da candidare direttamente Berlusconi perché penso che non ci sia uomo pari a lui nella storia da molto tempo. Berlusconi è un patrimonio soprattutto dell’Italia, che l’Italia stessa e gli italiani dovrebbero preservare qualora succeda qualcosa di grave. Credo assolutamente che Berlusconi sia anche un patrimonio mondiale, molto più apprezzato all’estero di quanto in Italia vogliano far credere sempre i cosiddetti giornali e salotti ‘politically correct'”.