Archive for giugno 2nd, 2013

giugno 2, 2013

Love – Four Sail

This album is available at: http://www.amazon.com/Four-Sail-Love/…
Love was an American rock group of the late 1960s and early 1970s. They were led by singer/songwriter Arthur Lee and (up until 1968) lead guitarist Johnny Echols. One of the first racially diverse American pop bands, their music reflected different influences, combining elements of rock and roll, garage rock, folk and psychedelia.

Four Sail is the fourth album by the American rock band Love, released in 1969. By mid-1968, Arthur Lee was the only remaining member of the Forever Changes line-up of Love. Three LPs worth of material were recorded in a makeshift studio in a Los Angeles warehouse, with Elektra Records given the rights to one and the other two released as the Blue Thumb LP Out Here.

giugno 2, 2013

Moby Grape – Monterey Pop Festival (1967) ”Indifference”, “Sitting by the Window” & Omaha.

One of the best ’60s San Francisco bands, Moby Grape were also one of the most versatile. Although they are most often identified with the psychedelic scene, their specialty was combining all sorts of roots music — folk, blues, country, and classic rock & roll — with some Summer of Love vibes and multi-layered, triple-guitar arrangements.

giugno 2, 2013

Moby Grape – I Am Not Willing

I Moby Grape sono considerati da molti uno dei migliori, ma anche uno dei più sfortunati e sottovalutati, gruppi rock psichedelico di San Francisco della fine degli anni sessanta. Con tutti i membri che contribuiscono alla voce e alla scrittura delle canzoni, il gruppo fuse con successo elementi di rock, folk, blues, country e jazz in uno stile eclettico. Essi hanno anche il merito di aver creato uno dei migliori album d’esordio dell’era psichedelica mondiale.

Il gruppo fu originariamente formato alla fine del 1966 dal canadese Alexander “Skip” Spence (chitarra, voce) e dal manager/produttore Matthew Katz; entrambi avevano lavorato nei Jefferson Airplane, con Spence come batterista della band nel loro primo album e Katz come manager. Ma entrambi furono licenziati dal gruppo. In seguito Katz e Spence presero coraggio e formarono una nuova band simile ai Jefferson Airplane.

Il nome del gruppo, scelto da Bob Mosley e Spence, proveniva dalla battuta finale della barzelletta “What’s big and purple and lives in the ocean?” (“Chi è grande e viola e vive nel mare?”). Al gruppo si aggiunsero il chitarrista Jerry Miller e il batterista Don Stevenson (già membro dei Frantics, originariamente con sede a Seattle), il chitarrista (e figlio dell’attrice Loretta Young) Peter Lewis (dei Cornelis), il bassista Bob Mosley (dei Misfits, con sede a San Diego) e Spence, ora alla chitarra al posto della batteria.

Mentre Jerry Miller era il chitarrista principale, tutti e tre i chitarristi suonavano come chitarra solista in alcuni punti, spesso giocando uno contro l’altro, in una forma di strumentale chiamata dai Moby Grape “crosstalk“. Un altro importante gruppo di quel tempo che suonava con tre chitarre erano i Buffalo Springfield. La musica dei Moby Grape è stata descritta da Geoffrey Parr così: «Nessun gruppo rock and roll è stato in grado di utilizzare un trio di chitarra nel modo più efficace dei Moby Grape. Lewis era un chitarrista molto bravo complessivamente, ed eccelleva nel finger picking, come è evidente in diversi brani. E poi c’è Miller… il modo con cui suonava insieme ai Moby Grape è come nessun altro io abbia mai sentito in vita mia. Le chitarre sono come un collage di suoni che ha perfettamente senso.»[senza fonte]

Tutti i membri della band hanno scritto e cantato canzoni per il loro album di debutto Moby Grape (1967). Mosley, Lewis e in generale Spence scrivevano da soli, mentre Miller e Stevenson generalmente scrivevano insieme. Nel 2003, Moby Grape è stato classificato al 121º posto dalla rivista Rolling Stone fra i “500 Greatest Albums of All Time”[1]. Il noto critico rock Robert Christgau lo considera come uno dei 40 album fondamentali del 1967[2]. Nel 2008, la canzone di Spence Omaha, dal primo album dei Moby Grape, è collocata al 95º posto nella classifica della rivista Rolling Stone “100 Greatest Songs of All Time Guitar”[senza fonte]. La canzone è stata descritta come segue: «Sul loro miglior singolo, Jerry Miller, Peter Lewis e Skip Spence competono in una battaglia di chitarra a tre per due roventi minuti, ognuno di loro dà la carica alla canzone di Spence da diverse angolazioni, senza cedere a nessun altro.»[senza fonte]

Una delle prime grandi esibizioni dei Moby Grape fu al Mantra-Rock Dance, una manifestazione musicale tenutasi il 29 gennaio 1967 presso l’Avalon Ballroom di San Francisco. All’evento i Moby Grape suonarono insieme al fondatore degli Hare Krishna, Swami Bhaktivedanta, Allen Ginsberg, The Grateful Dead e Janis Joplin. A metà del giugno 1967, i Moby Grape parteciparono anche al leggendario Monterey Pop Festival. A causa di controversie giuridiche e manageriali, il gruppo non venne incluso nel film della manifestazione. Le registrazioni video dei Moby Grape rimasero inedite, presumibilmente perché Matthew Katz chiese un milione di dollari per i diritti. Il filmato dei Moby Grape è comunque stato mostrato nel 2007 nell’ambito delle celebrazioni del 40º anniversario del film.

giugno 2, 2013

Captain Beefheart – Yellow Brick Road

giugno 2, 2013

Captain Beefheart & Magic Band – Sure ‘nuff ‘n Yes I do

Don Van Vliet (nato Don Glen Vliet[1]; Glendale, 15 gennaio 1941Arcata, 17 dicembre 2010) è stato un cantante, musicista e pittore statunitense, celebre con lo pseudonimo Captain Beefheart, fu tra i precursori e maggiori esponenti del rock sperimentale statunitense.

« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l’ho presa non bisogna pagare per averla. »
(Don Van Vliet)

La sua esperienza musicale si sviluppò insieme ad un folto gruppo di musicisti, che si alternavano nel tempo, conosciuti come “The Magic Band”. Il gruppo cominciò la propria attività a metà degli anni sessanta, per arrivare ai primi ottanta. Van Vliet era il principale autore delle canzoni, il cantante e armonicista, con una forte attitudine per il rumorismo, ed il free jazz. Le sue composizioni sono caratterizzate da un’originale mistura di tempi dispari delle partiture e di testi surreali. Van Vliet è anche conosciuto per il suo rapporto dittatoriale con gli altri musicisti e per l’enigmatica relazione con la quale si rapportava al suo pubblico.

Van Vliet approdò nel gruppo che di lì a poco sarebbe diventato la Magic Band nel 1965, diventandone immediatamente il leader. Le loro prime canzoni mischiavano blues e rock (che rimarranno i due generi di riferimento per il gruppo), ma con il passare del tempo, Captain Beefheart & the Magic Band adottarono gradualmente un approccio sempre più sperimentale. Nel 1969 venne pubblicato il loro album più conosciuto ed apprezzato, Trout Mask Replica, prodotto dall’amico d’infanzia di Van Vliet, Frank Zappa.

Van Vliet pubblicò diversi altri album negli anni settanta, con molte variazioni nella Magic Band. Verso la fine di quel decennio, Van Vliet cambiò completamente la formazione del gruppo, pubblicando, tra il 1978 ed il 1982, gli ultimi tre album, ricevendo un buon successo di critica ma nessun riscontro di vendite presso il pubblico.

Dopo aver annunciato la fine della sua carriera musicale, nel 1982, Van Vliet si è presentato raramente in pubblico, preferendo una vita tranquilla nella contea di Northern Humboldt (California), dove si è concentrato sulla sua attività di pittore. Il suo interesse per le arti visuali, in realtà, cominciò durante l’infanzia, quando era considerato una giovane promessa della scultura. Il suo lavoro mostra una certa affinità con l’astrattismo neo-primitivo e con l’espressionismo estetico.

Van Vliet soffriva di sclerosi multipla, malattia che divenne aggressiva negli ultimi anni della sua vita, passati nel sud della California. Alcuni degli ex-musicisti hanno riformato la Magic Band per dei concerti tenutisi tra il 2003 ed il 2006, i cui ricavati sono andati a favore della ricerca sulla malattia di cui l’artista era affetto. Van Vliet si è spento la mattina del 17 dicembre 2010 all’età di 69 anni.

giugno 2, 2013

Gassman Legge Dante – La Divina Commedia – Inferno – Canto III

giugno 2, 2013

La Divina Commedia – Inferno – Canto II

giugno 2, 2013

Roberto Benigni recita il primo canto dell’Inferno di Dante.

giugno 2, 2013

Cercate lavoro? Non lo troverete mai più.

Italia, un paese senza futuro. Ripresa annunciata mille volte, non si concretizzerà mai: fino al 2076 (63 anni). I risultati dello studio “Serve un Piano del Lavoro per la crescita e l’occupazione”.
ROMA (WSI) – Anche se l’Italia intercettera’ la ripresa ci vorranno 63 anni per recuperare i livelli occupazionali del 2007. Solo nel 2076, cioe’, si tornerebbVisualizza altro

— con Nello Carrato, Patrizia Merola, Annalisa Pesce, Francesca Merola, Antonella Carrato e Francesca Merola

giugno 2, 2013

Guantanamo. Lo sciopero della fame che imbarazza Obama.


Alessandro Avvisato – Sono quasi cinque mesi che i prigionieri fantasma rifiutano il cibo. In una lettera aperta ai medici invitano a non essere complici dei militari praticando l’alimentazione forzata. Una lotta disperata per mettere fine al più vergognoso lager del XXI° Secolo.

Tredici prigionieri del lager di Guantanamo in sciopero della Visualizza altro