Il Kuwait paga quattro diverse compagnie per scavare delle buche che siano riempite da milioni di pneumatici usati che si accumulano un anno dopo l’altro.
— con Sam Fisher, Cristian Barbieri, Pasquale Il Biondo Citro e Matteo Niccolò Amicucci
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— con Sam Fisher, Cristian Barbieri, Pasquale Il Biondo Citro e Matteo Niccolò Amicucci
Un anno dopo il terribile sisma avvenuto tra l’Emilia e la Lombardia, i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano che hanno subito danni e si sono rialzati grazie alla solidarietà e alla vicinanza dimostrata da tutti i consumatori, hanno deciso di dire grazie aprendo le strutture di produzione.
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— con Federico Marigliano, Fiammetta Mariani, Livia Marigliano, Cristina MadameChauchat, Chiara Guidotti e Valentina Boccia
Il 6 maggio Plastic Nord, azienda padovana che opera nel riciclo della plastica, è stata premiata all’edizione 2013 del Made in Padova per la cassetta ortofruttico…Visualizza altro
“Va riconosciuto che la maggior parte degli uomini e delle donne del nostro tempo continuano a vivere in una precarietà quotidiana con conseguenze funeste”. Lo ha detto Papa Francesco in un discorso rivolto questa mattina ad alcuni ambasciatori che hanno presentato oggi le Lettere credenziali.
Il nuovo Pontefice ha quindi denunciato “la paura e la disperazione che prende i cuori di numerose persone, anche nei paesi cosiddetti ricchi” così che “la gioia di vivere va diminuendo, l’indecenza e la violenza sono in aumento, la povertà diventa più evidente”.
Bergoglio ha dunque invocato “un ritorno dell’etica in favore dell’uomo nella realtà finanziaria e economica” e ha spiegato che “il denaro è diventato un idolo” e che “ideologie promuovono la autonomia assoluta dei mercati e speculazione finanziaria, c’è una tirannia invisibile, a volte virtuale delle leggi del mercato”.
Allo stesso tempo però ha evidenziato, parlando in terza persona, come “il Papa ama tutti, ricchi e poveri, ma ha il dovere, in nome di Cristo, di ricordare al ricco che deve aiutare il povero, rispettarlo, promuoverlo”.
La denuncia di Laura Puppato (PD) su Facebook:
“Giovedì 16 maggio, ore 11.00, Senato della Repubblica, Roma. Question time con il ministro Giovannini su esodati e lavoro. Questi i banchi del centrodestra (Pdl e Lega). Vuoti. Deserti. Come quando si parlava dei terremotati dell’Abruzzo e dell’Emilia. Il lupo perde il pelo… ma non il vizio.“
Alla fine del 2008 l’Islanda è stata travolta dalla crisi finanziaria internazionale e la sua economia ha perso più del 6,5 per cento del pil. Un paio di anni dopo però era già tornata a crescere e a creare posti di lavoro. In mezzo due decisioni che hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo: la scelta di non pagare (in parte) i debiti delle proprie banche verso l’estero e l’approvazione di una nuova Costituzione redatta in forma partecipativa. Un modello esportabile?
Daniela Palma e Guido Iodice da Micromega 4/2013
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ROMA – Il 10% delle donne malate di tumore della mammella perde il lavoro, per licenziamento, dimissioni o altre cause, e molte altre hanno problemi professionali. Lo afferma un’indagine Censis presentata al Senato dalla Favo, la Federazione delle associazioni di volontariato, in occasione della giornata del malato oncologico.
Secondo i numeri dell’indagine in seguito all’insorgenza della patologia e’ stato licenziato il 3,4% dei pazienti con tumore alla mammella intervistati, e ad aver dovuto dare le dimissioni, cessare l’attivita’ commerciale, professionale o artigianale e’ stato il 6,2%; oltre il 42% e’ stato costretto a fare assenze associate alla patologia ed alla cura (32,1% tra gli altri malati), il 33,1% rileva che si e’ ridotto il suo rendimento suo malgrado, il 16% circa ha dovuto mettere da parte propositi di carriera (il 6,2% tra gli altri) e quasi il 12% ha dovuto chiedere il part-time o altre modalita’ di lavoro flessibile o di riduzione dell’orario (rispetto al 4,3% degli altri pazienti).