ATENE. Hai voglia a dire, come ha fatto ieri il ministro delle Finanze Yannis Stournaras, che «la Grecia è sulla buona strada» e che il 2014 (chissà perché è sempre l’anno che verrà, mai quello in corso) sarà l’anno della ripresa. Quando la disoccupazione giovanile raggiunge punte del 64,2% come in Grecia, vuol dire che una intera generazione è senza lavoro e, va da sé, senza futuro. E nel frattempo, in appena un anno, la disoccupazione complessiva è cresciuta del 6%. Cifre che lasciano poca speranza e toccano record che difficilmente saranno eguagliati. Secondo l’istituto nazionale di statistica Elstat, i senza lavoro in Grecia nel mese di febbraio del 2013 erano il 27%, rispetto al 21,9% dello stesso mese del 2012. I disoccupati sono aumentati del 22,8% rispetto a un anno fa e di 11.663 rispetto al mese di gennaio. Ma il dato più preoccupante riguarda i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, dove il tasso di disoccupazione – un anno fa al 54,1% – è crescituto di quasi dieci punti, arrivando al 64,2%. In cinque anni il tasso di disoccupazione giovanile è quasi triplicato. Nel 2008, infatti, era al 23%, mentre quella tra le persone tra i 25 e i 34 anni era all’11,2%. Stournaras ha detto che non ci saranno nuove misure di austerità, a patto, però, che «rispettiamo gli accordi internazionali».
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