Ora di lacchè ne ha due.
Valeria Marini. Mica micio, micio bau, bau!
Un uomo, una leggenda!
[“Il Bianco-fiore si è dovuta piegare ai finocchi, e il nero di seppia (il ministro di origine congolese Kyenge) la lasciano lì?]
Dice Fabrizio Cicchitto, che di mafia se ne intende.
“Con Giulio Andreotti muore una personalità che nel bene e nel male ha espresso lo spirito più profondo della Dc. Per lui la mediazione era l’essenza della politica e andava esercitata con tutti, dal Pci, ai grandi gruppi economico finanziari, agli alleati politici, fino anche alla mafia tradizionale, mentre invece condusse una lotta senza quartiere contro quella corleonese (…)”.
La recessione trainata dal credito.
A partire dallo scoppio della crisi è in atto una consistente riduzione dell’offerta di credito su scala globale. Tuttavia il comportamento delle banche risponde a criteri pienamente razionali in una logica di massimizzazione dei profitti. Ecco perché, se davvero si vuole uscire dalla spirale perversa che sta strangolando la nostra economia, deve intervenire l’operatore pubblico.
di Guglielmo Forges Davanzati da Micromega online
Zanzara tigre: la difesa arriva da tre piante africane.
Dalla natura la difesa piu’ efficace contro la zanzara tigre asiatica: si tratta di tre piante, originarie del Nord Africa, da cui si possono ricavare oli essenziali eco-compatibili.
E’ questo il risultato di uno studio coordinato da Barbara Conti, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Universita’ di Pisa, e pubblicato su ‘Parasitology Research’. Le tre specie vegetali sono il coriandolo (Coriandrum sativum), la ruta d’Aleppo (Ruta chalepensis) e la lamiacea Hyptis suaveolens.
La ricerca ha utilizzato gli oli essenziali di queste tre piante (alcune coltivate sperimentalmente all’Universita’ di Pisa dal professor Mario Macchia, ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee) che sono stati estratti presso il Dipartimento di Farmacia e testati nei laboratori di Entomologia agraria. Gli oli utilizzati hanno mostrato, a parita’ di concentrazione, una repellenza di gran lunga superiore a quella del DEET, la sostanza di sintesi sinora ritenuta piu’ efficace per proteggersi dalle punture delle zanzare tigre.
Una nuova cura contro la calvizie.
Contro l’incubo di milioni di uomini, e non solo, ovvero la calvizie, potrebbe presto arrivare un trattamento che si promette risolutivo: e’ stata gia’ battezzata come la ‘cura del vampiro’ e consiste nella somministrazione di iniezioni di plasma arricchito di piastrine e derivato dal sangue prelevato agli stessi pazienti, che porterebbe alla ricrescita dei capelli. La conferma arriva da uno studio italo-israeliano pubblicato sul British Journal of Dermatology.
Secondo Fabio Rinaldi, della International Hair Research Foundation e Universita’ di Brescia, e colleghi, la soluzione di plasma Prp stimolerebbe nuove cellule staminali sotto la cute, facilitando la ricrescita dei capelli. Lo studio e’ stato condotto su 45 volontari affetti da alopecia areata (che colpisce in media il 2% della popolazione, incluse donne e bambini, e contro cui non sono disponibili ad oggi trattamenti curativi o preventivi): divisi in tre gruppi, a ogni volontario e’ stata iniettata sulla meta’ del cuoio capelluto la soluzione Prp o, in alternativa, un altro trattamento o una soluzione placebo.
Italiani usano sempre meno i bus.
di Laura Giannoni
ROMA – Trasporto pubblico al palo, poche isole pedonali e piste ciclabili in crescita ma ancora lontane anni luce dagli standard europei, nonostante la ritrovata passione degli italiani per le due ruote: la mobilita’ alternativa nel Belpaese si scontra con disservizi e carenze infrastrutturali, e il risultato e’ il crescente ricorso all’auto che inquina l’aria dei centri urbani.
La fotografia delle eco-performance cittadine, scattata da Legambiente con l’indagine ‘Ecosistema Urbano’, mostra un Paese fortemente indietro nel trasformare le sue citta’ in Smart City.
Giu’ ‘ecomostro’ a Scala dei Turchi.
REALMONTE (AGRIGENTO) – Sono cominciati questa mattina a Realmonte, in provincia di Agrigento, i lavori per demolire la costruzione in cemento armato che da oltre vent’anni deturpa la ”Scala dei Turchi”, la roccia di marna bianca candidata a diventare patrimonio dell’Unesco. Le ruspe arriveranno nei prossimi giorni. Oggi e’ stato aperto il cantiere con la collocazione delle transenne per la sicurezza. A firmare l’ordinanza di demolizione, dopo l’ingiunzione della Procura di Agrigento, era stato nei giorni scorsi il sindaco Piero Puccio.