Exit poll primarie sindaco, Marino avanti.
Secondo i primi rilevamenti Tecnè il senatore-chirurgo è in testa, seguito da David Sassoli con il 24-28%. Terzo, Paolo Gentiloni con l’8-12%. A metà pomeriggio per il post della renziana Alicata: “Le solite incredibili file di nomadi che con le primarie si scoprono appassionatissimi di politica: sono voti comprati”. E il centrodestra si scatena. La replica di “Roma bene comune”: “Gli immigrati residenti sono cittadini della capitale quindi votano”
Ignazio Marino sfonda quota 50%, si assesta tra il 54 e il 58% e doppia David Sassoli, fermo tra il 24 e il 28%. Molto più indietro Paolo Gentiloni, tra l’8 e il 12%. È la prima fotografia dei risultati delle primarie per il sindaco di Roma a seggi appena chiusi, fornita dagli exit poll realizzati durante la giornata dalla società Tecné.
Secondo questi sondaggi, toccherebbe dunque al senatore-chirurgo sfidare alle Comunali del 26 e 27 maggio il sindaco uscente Gianni Alemanno, il grillino Marcello De Vito, l’imprenditore Alfio Marchin, l’indipendente di sinistra Sandro Medici.
Gli altri 3 sfidanti alle consultazioni del centrosinistra si fermano a percentuali molto più basse: tra il 3 e il 6% per Gemma Azuni (Sel), tra il 2 e il 4 per l’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino e tra l’1 e il 3% per il giovane del Psi Mattia Di Tommaso.
Secondo Carlo Buttaroni, direttore di Tecné, gli exit poll di oggi sono «un procedimento sperimentale: invitiamo a valutare con estrema cautela i risultati poiché saranno solo i risultati ufficiali dello scrutinio a validare la metodologia utilizzata».
L’Onu contro gli Usa: “chiudete Guantanamo”.
Clamoroso appello delle Nazioni Unite contro il paese cui tutto è stato fin qui permesso, in violazione di tutte le convenzioni internazionali.
Dal nostro punto di vista, è sempre troppo tardi. Ma ci sembra anche evidente che all’interno del “palazzo di vetro” gli equilibri siano andati cambiando negli ultimi anni. Con i paesi “emergenti” che ora hanno un peso oggettivo molto più alto di prima; il che restringe di molto la possibilità degli Usa di comportarsi come prima. Potere di veto o no.
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Imbarazzo a Washington dopo l’ultima bacchettata dell’Onu: l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha chiesto di nuovo oggi al governo americano di chiudere la base prigione di Guantanamo affermando che il carcere per sospetti terroristi nell’isola di Cuba è «in chiara violazione della legge internazionale».
Benzina: rincari illeciti dei carburanti. Come aderire alla class action del Codacons.
Benzina, i rincari ‘anomali’ dei prezzi dei carburanti segnalati dal Codacons un anno fa, erano il frutto di una vera e propria truffa e delle speculazioni sui prezzi alla pompa. La Guarda di Finanza e la Procura di Varese hanno rilevato un rialzo fraudolento dei prezzi, che ha coinvolto sette compagnie.
L’indagine partita lo scorso anno a seguito di un esposto del Codacons, ha preso in esame le variazioni sia in rialzo che in ribasso del prezzo dei carburanti nel periodo che va da gennaio 2011 a marzo 2012.
Come spiega il Codacons, ora il Tribunale di Varese, decidendo sull’istanza di sequestro di tutta una serie di documenti relativi ai listini di benzina e gasolio (contratti di acquisto e vendita di carburanti delle compagnie petrolifere sia sul fronte nazionale che su quello internazione) ha individuato gravi indizi di reato per la prima volta nella storia del nostro paese: si tratta di truffa aggravata e aggiotaggio, che riguardano proprio la formazione dei prezzi dei carburanti in Italia.
E parte su internet la class action del Codacons, alla quale potranno aderire oltre 34 milioni di automobilisti italiani: tutti coloro che negli ultimi 5 anni hanno fatto rifornimento di carburante presso i distributori delle compagnie petrolifere coinvolte nell’inchiesta, possono costituirsi parte offesa nel procedimento e chiedere il risarcimento in quanto soggetti danneggiati. “Questo perché le manovre speculative hanno determinato un ingiustificato rialzo dei listini alla pompa, e un maggior esborso economico a danno degli automobilisti“.
Per aderire all’azione occorre compilare questo form.
Trombati tristi che non si rassegnano a fare i cittadini comuni.
Attacco aereo della Nato in Afghanistan: morti 12 civili tra cui 10 bambini.

Sembra ieri. Oggi mancano solo le SS.
Roma: Il 7 aprile 1944 decine di persone si ritrovarono di fronte al mulino Tesei per chiedere pane e farina; si diceva che quel mulino producesse pane destinato ai militari tedeschi. Le donne dei quartieri limitrofi (Ostiense, Portuense e Garbatella) avevano scoperto che il forno panificava pane bianco e che probabilmente aveva grossi depositi di farina. La folla cominciò a reclamare il pane, i cancelli del forno furono sfondati e le donne riuscirono ad entrare. Il direttore del forno, forse d’accordo con quelle disperate, lasciò che entrassero e che si rifornissero di pane e farina, ma qualcuno avvertì la polizia tedesca che arrivò quando le donne erano ancora sul posto. A quel punto i militi fascisti presenti chiesero l’intervento delle SS tedesche, che bloccarono la strada, molte donne riuscirono a scappare, ma dieci di loro furono prese, afferrate di forza, portate sul ponte e lì fucilate in fila, contro la ringhiera. A monito della popolazione i tedeschi ne lasciano i cadaveri sulla spalletta del ponte fino alla mattina dopo quando alcuni lattonieri e sfasciacarrozze della zona vengono costretti a caricare le povere salme su di un camion. Da allora non si è mai saputo dove siano state portate e sepolte.
Le dieci vittime innocenti della furia nazi-fascista furono: Clorinda Falsetti, Italia Ferracci, Esperia Pellegrini, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra Maria Giardini, Concetta Piazza, Assunta Maria Izzi, Arialda Pistolesi, Silvia Loggreolo