Si chiama Ciro, ma viene dall’America.

Ecco Cyro, la medusa robot che esplora i fondali marini 14

Cyro, sorella maggiore di Robojelly (presentato nel 2012), è grande più o meno come un essere umano adulto, pesa 77kg e prende il suo nome dalla Cyanea, la classica medusa. Il suo compito sarà rivelare ai ricercatori i segreti più intimi degli abissi, grazie al lavoro di squadra che dovrà svolgere con Robojelly.

Grazie ai movimenti fluttuanti degli otto tentacoli artificiali che permettono a Cyro di muoversi nè più nè meno come una vera medusa, il nuovo robot è un futuro per le ricerche marine: consuma meno energia rispetto ad uno squalo o un pesce robot e per questo motivo può effettuare rilievi per un tempo maggiore rispetto alle altre tecnologie.

La medusa Cyro infatti può sfruttare le correnti muovendosi in superficie, inabissandosi una volta raggiunto il punto desiderato: in questo modo permette un risparmio energetico notevole e può fornire dati per periodi più lunghi, rendendo rilievi ben più precisi e prolungati rispetto alle tecnologie disponibili oggi.

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