Archive for marzo 22nd, 2013

marzo 22, 2013

50 anni e non li dimostra.

Love Me Do è un brano composto da Paul McCartney e incluso nell’album di debutto dei Beatles, Please Please Me del 1963 (nel quale è comunque firmato Lennon/McCartney). Viene ricordato soprattutto per essere il loro primo singolo, pubblicato nel Regno Unito il 5 ottobre del 1962 dalla Parlophone. Sul lato B è presente il brano P.S. I Love You. Il singolo raggiunse la 17ª posizione nelle classifiche inglesi dopo la sua uscita mentre nella riedizione del 1982 ha raggiunto la quarta posizione. Negli Stati Uniti il singolo, uscito nell’aprile del 1964, si è piazzato in testa alla classifica Hot 100 di Billboard nello stesso anno. Love Me Do comincia con l’armonica a bocca blues suonata da Lennon, a cui segue la strofa cantata da McCartney e Lennon insieme. La struttura del brano è stata ispirata dall’artista americano di Rhythm and blues Bruce Channel con la sua canzone Hey! Baby. Nonostante nel 1985 Michael Jackson abbia comprato i diritti delle canzoni dei Beatles, i diritti su Love Me Do appartengono ancora a Paul McCartney, così come i diritti di Please Please Me e di P.S. I Love You.

giusto per dire una cazzata la televisione di stato ha detto che oggi 21 marzo love mi do cpmpie 50 anni, ma non è vero perchè il pezzo è stato pubblicato il 5 ottobre 1962 dalla Parlophone.  Qualcuno riesce  a spiegarmi l’errore?

marzo 22, 2013

Cgia, imprese: nel 2012 12.463 chiuse per fallimento. Per una su tre ritardo nei pagamenti.


Per le imprese italiane un fallimento su tre arriva dai ritardi nei pagamenti.
A stimarlo è la Cgia di Mestre che rivela 12.463 imprese italiane chiuse per fallimento nel 2012. Di queste di 3.800, vale a dire il 31% del totale, la causa principale è imputabile all’impossibilita’ di incassare – sia come committenti pubblici, sia come committenti privati – le spettanze proprie in tempi ragionevoli.

Quest’incidenza, spiega la Cgia, è stata definita dopo aver saputo da Intrum Justitia che è parial 25%, la percentuale di aziende che nell’Ue hanno fallito a causa dei pagamenti in ritardo.

Tenendo conto che in Italia la situazione e’ ben piu’ grave che nel resto d’Europa, e’ molto probabile che la quota di chiusure dovute all’impossibilita’ di incassare in tempi ragionevoli le fatture emesse si attesti attorno al 30% del totale.

marzo 22, 2013

Fotovoltaico a concentrazione: ad Abu Dhabi la centrale solare più grande del mondo

Il più grande impianto fotovoltaico a concentrazione? Si trova negli Emirati Arabi Uniti (Eau), alle porte di Abu Dhabi, si chiama Shams I, che in arabo significa “sole”, ed è costato 460 milioni di euro. Le sue dimensioni sono colossali: occupa una superficie di 2,5 km quadrati, pari a 285 campi da calcio, ed è in grado di alimentare 20 mila case grazie alla sua capacità di 100 megawatt.

Frutto della cooperazione tra Masdar, il partner francese Total Energy, e la compagnia spagnola Abengoa, Shams 1 è composto da più di 258 mila pannelli montati su 768 collettori parabolici di monitoraggio. Concentrando il calore prodotto dalla luce diretta del sole sulle tubazioni ad olio, la centrale produce il vapore che aziona una turbina e genera energia elettrica. Non dispone ancora di impianti di stoccaggio, ma può funzionare per 24 ore al giorno anche quando non c’è il sole.

marzo 22, 2013

L’Italia meridionale come la Grecia.

Secondo un rapporto del Censis il Mezzogiorno italiano sarebbe in una situazione economica già oggi paragonabile a quella greca, anzi peggio. I redditi medi sarebbero più bassi che nel paese ellenico, e nell’ultimo anno si sono persi 300.000 posti di lavoro.

Il Censis ha recentemente offerto un quadro a dir poco preoccupante della situazione economica del Mezzogiorno. Anche nel Nord Italia, beninteso, le cose non vanno bene, ma nel Sud la situazione è per certi versi addirittura peggiore di quella ellenica. Secondo il Censis il Mezzogiorno sarebbe stato letteralmente “abbandonato a se stesso”, con i redditi medi persino più bassi che in Grecia e con una famiglia su quattro in condizioni di reale povertà. Come se non bastasse nel Mezzogiorno dall’inizio della crisi si sarebbero già persi oltre 300.000 posti di lavoro, moltissimi visto e considerato che anche prima della crisi non c’è mai stato molto lavoro. In un contesto già delicato si inserisce poi una spesa per scuola e formazione superiore alla media nazionale ma che non riesce a garantire livelli di apprendimento competitivi.Tra il 2007 e il 2012 nel Sud il Pil si è ridotto del 10% in termini reali a fronte di una flessione del 5,7% registrata nel Centro-Nord.Nella crisi abbiamo perso quindi 113 miliardi di euro, molto più dell’intero Pil dell’Ungheria, un Paese di quasi 9 milioni d’abitanti. Di questi, 72 miliardi di euro si sono persi al Centro-Nord e 41 miliardi (pari al 36%) al Sud. Inoltre l’Italia è il paese europeo con le più rilevanti diseguaglianze territoriali: ben sette regioni hanno meno di 20.000 euro di reddito pro capite. Insomma un Nord Italia che è vicino ai valori europei, Germania e Francia, e il Sud italia che ricorda da vicino i valori di Atene (17.957 euro pro capite contro 18.454 euro). Quello che il Censis non dice però è che la situazione italiana potrebbe essere molto ma molto peggio di quella tratteggiata dal momento che i giovani e gli under 40 senza lavoro stanno aumentando sempre di più anche a Nord. Insomma, a furia di dire “finiremo come la Grecia” non ci siamo accorti che siamo già sulla stessa barca dei cugini ellenici.

marzo 22, 2013

Cipro è solo l’inizio.

Il contagio e’ gia’ in atto. Mentre il ministro spagnolo dell’Economia Luis De Guindos ha proclamato in Senato che “i depositi in banca sotto i 100 mila euro sono sacri e che i risparmiatori non si devo allarmare”, la Spagna ha cambiato una norma costituzionale che consente una tassa sui depositi delle banche. Una norma prima proibita per legge, che potrebbe in caso di bisogno aprire la strada a un prelievo forzoso una tantum dai conti bancari, nella forma di una tassazione dei risparmi. Il concetto e’: se le banche vengono tassate dallo Stato, a chi faranno pagare il conto se non ai correntisti?

Per il momento lo stato sostiene che tale tassa, che gli istituti dovranno pagare allo Stato in proporzione all’entita’ dei propri depositi, “non sara’ molto piu’ alta dello 0%” e che e’ rivolta a quelle regioni che “non hanno compiuto alcuno sforzo per raccogliere entrate fiscali”.

marzo 22, 2013

Coltivare l’ashis per uso personale si può, sentenza storica a Ferrara.

Assolti due giovani arrestati perché avevano quattro piantine e otto grammi di cannabis. La Fini-Giovanardi è illegale [Checchino Antonini]

Non è reato coltivare marijuana a uso personale. Storica sentenza quella emessa ieri dal giudice Franco Attinà del tribunale di Ferrara. In aula c’erano due giovani arrestati dai carabinieri due settimane fa i carabinieri gli avevano trovato in casa quattro piante e otto grammi di marijuana.

Nel rito abbreviato, il loro difensore, Carlo Alberto Zaina di Ravenna, ha sollevato una questione di legittimità sull’art. 73 della Fini Giovanardi visto che gli stessi carabinieri avevano escluso che la detenzione fosse finalizzata alla vendita. La marijuana era destinata esclusivamente all’uso personale. Il sospetto di anticostituzionalità sta nell’equivalenza posta dai due dèmoni del proibizionismo nostrano tra cannabis, oppiacei e cocaina a dispetto delle direttive del Consiglio d’Europa che impediscono l’equiparazione tra droghe pesanti e droghe leggere. Identica questione di legittimità costituzionale è già stata sollevata dalla Corte d’Appello di Roma e sarà presto al vaglio della Corte Costituzionale.

marzo 22, 2013

L’ecovillaggio di Sieben Linden guarda al futuro.

Affrontare l’attuale crisi ambientale, sociale ed economica dando vita ad un nuovo modello di società fondato su solidarietà, condivisione, risparmio e consapevolezza. Questi i presupposti da cui ha preso vita oltre quindici anni fa l’ecovillaggio di Sieben Linden, nel nord della Germania.

Paolo Ermani – L’ecovillaggio di Sieben Linden è situato in aperta campagna nel nord della Germania, regione della Sassonia Anhalt (ex DDR), ed è abitato da 150 persone di cui 40 bambini e adolescenti. Queste persone hanno deciso che la crisi ambientale, sociale, economica, politica la risolvono per davvero.

Il progetto esiste da oltre quindici anni e dimostra che, se si vuole, si può migliorare la qualità della vita dando a questa un senso profondo.

http://www.ilcambiamento.it/eco_vicinato/germania_ecovillaggio_sieben_linden.html

marzo 22, 2013

Poligono di Quirra, la verità nascosta ha provocato un’ecatombe.

L’inchiesta condotta da Domenico Fiordalisi, capo della procura di Lanusei, ha intaccato la sacralità dell’istituzione militare rivelando l’entità di una tragedia cui gli stessi abitanti, all’inizio, non volevano credere. Su 167 morti sospette, cento sono riconducibili alle conseguenze letali degli esperimenti condotti nell’area del Poligono. Non solo. L’inchiesta di Fiordalisi ha fatto emergere un’altra terribile realtà occultata: l’esistenza di una enorme discarica di sostanze altamente tossiche, come il torio, e svariati residuati bellici provenienti dagli arsenali dell’Italia intera. Adesso i pastori non nutrono più dubbi sulle responsabilità del disastro ambientale. E si sono costituiti parte civile.

marzo 22, 2013

20 fantastici utilizzi dell’Aloe Vera.


I migliori rimedi per la cura di sé arrivano spesso direttamente dalla natura. Alcuni di voi probabilmente avranno già sentito parlare dell’aloe vera e della sostanza gelatinosa dalle mille applicazioni possibili contenuta nelle sue foglie, che magari vi sarà capitato di raccogliere durante una vacanza al mare per poterle incidere e strofinare su di una scottatura solare.

continua:
http://www.greenme.it/consumare/cosmesi/6989-aloe-vera-usi

marzo 22, 2013

palestina: Israele a processo.

Giudici, scrittori, intellettuali e musicisti Torna il Tribunale fondato, sul Vietnam, da Bertrand Russell e Sartre nel 1966: «Basta con le complicità Usa e Ue nelle violazioni israeliane del diritto internazionale»

Che cosa accomuna un pianista argentino, un cantautore inglese, una ex senatrice del Congresso Usa, un pari d’Inghilterra, un giudice della Corte suprema di Spagna, un indiano d’america, un’attivista afroamericana dei diritti civili?…Impedire il crimine del silenzio…Sono infatti i giurati del Tribunale Russell sulla Palestina che si è concluso il 16 e 17 marzo a Bruxelles. Nato nel 2009 da un’idea del belga Pierre Galand e del francese Bernard Ravenel, erede del Tribunale Russell sulla guerra in Vietnam, fondato da Bertrand Russell e Jean Paul Sartre nel 1966, persegue analogo obiettivo «impedire il crimine del silenzio», attraverso la denuncia delle responsabilità dell’Unione europea, dell’Onu, del governo degli Stati Uniti, di imprese multinazionali, nelle violazioni da parte di Israele del diritto internazionale e dei diritti dei palestinesi.
La sessione di Bruxelles si è aperta la sera del 16 marzo con un emozionante omaggio a Stephane Hessel, il diplomatico francese di recente scomparso, tra i redattori della Carta universale dei diritti umani delle Nazioni Unite e autore del piccolo libro di grande fortuna «Indignez vous!». Presidente del Tribunale, sua anima e sorriso, è stato ricordato con le note di Chopin e Fauré, dal pianista argentino Miguel Angel Estrella, e dei ritmi di una band di giovani algerini di Toulouse. La musica ha intervallato le parole d’impegno per i diritti dei palestinesi dei membri della giuria .

http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20130321/manip2pg/03/manip2pz/337672/