Gabriele Albertini, quello che mandava messaggi criptati al Celeste Formigoni, questa mattina ad Agorà ha detto.”Vendola che firma il referendum per ritornare all’articolo 18 degli anni di piombo – oppure firma un altro referendum per portare indietro gli orologi a prima della riforma pensionistica “. Affermazioni solo in parte rettificate in un secondo momento. Albertini, che si taccia di essere un moderato, dimentica che il padre dello statuto dei Lavoratori è stato Gino Giugni, senatore socialista che il 3 maggio 1983, mentre stava camminando a Roma, venne “gambizzato” da una donna. L’attentato fu rivendicato dalle Brigate Rosse, e fu anche il primo di un cambio di strategia da parte di quella organizzazione terroristica.Le bugie hanno le gambe corte caro Gabriele.
Le regioni in bilico.
L’Ispo ha fatto una rilevazione delle preferenze elettorali delle regioni in bilico che sono anche quelle più popolose che assegnano più seggi. Al momento il centrodestra è in leggero vantaggio in Sicilia, Lombardia e Veneto mentre il centrosinistra in Puglia e Campania. Allo stato attuale e in base a questi sondaggi elettorali Ispo il centrosinistra non avrà la maggioranza assoluta dei seggi al Senato. Ecco tutte le percentuali dei vari schieramenti in campo.
Centro-Sinistra | Centro-Destra | Centro con Monti | M5S | Ingroia | Altri | |
Lombardia | 34,5% | 36,7% | 14,9% | 8,5% | 4,1% | 1,3% |
Campania | 32,5% | 27,9% | 14,5% | 12,4% | 8,3% | 4,4% |
Veneto | 30% | 33,9% | 17,4% | 9,7% | 5,8% | 3,2% |
Sicilia | 28,6% | 29,6% | 16,6% | 18,3% | 4,9% | 2% |
Puglia | 33% | 29,2% | 17% | 12,9% | 5,6% | 2,3% |
Sondaggio MTV sui giovani
Sondaggi elettorali al 18 gennaio 2013.
21 gennaio 2013: mentre i sondaggi su base regionale condotti da ISPO per il Corriere della Sera spaventano il Centrosinistra, dando il Centrodestra di Berlusconi in vantaggio in Lombardia, Veneto e Sicilia per il Senato (la forbice, comunque, è tale da non consentire di sbilanciarsi troppo e da far definire le tre regioni in bilico), che sono il vero argomento di interesse di questa fase della campagna elettorale, almeno fino al divieto di pubblicazione dei sondaggi, Enrico Mentana anticipa su Twitter, come di consueto, i sondaggi che manderà in onda questa sera al TgLa7.
Stasera sondaggio, vi anticipo dei dati: coal.c.sinistra 37,1 (-0,3), coal.c.destra 28 (+0,1),coal.Monti 15,2 (+0,4) mov.5stelle 12,8 (+0,7)
Il Tweet racconta una situazione sostanzialmente immutata rispetto alla settimana scorsa.
Contesgtualmente, arriva anche il sondaggio di SKY TG 24 sulle intenzioni di voto (realizzato il 19 gennaio 2013)
Secondo Tecné, che realizza il sondaggio su commissione del network, il Centrosinistra è al 35,8%, il Centrodestra è al 26,5%, Monti al 15,2%, il Movimento Cinque Stelle al 14%, Rivoluzione Civile al 4,8%.
18 gennaio 2013 – SWG
Nuovi sondaggi Swg per Agorà, che si discostano parecchio da quelli Ipsos e che soprattutto sono da brividi per i sostenitori del centrosinistra. La coalizione guidata da Pdl e Lega si avvicina parecchio a quella di Bersani & co. e adesso il distacco è di meno di sei punti percentuali. Vediamo prima i risultati partito per partito.
Pd: 28,8% (-1); Pdl: 17,7% (+2); Movimento 5 Stelle: 16,8% (+0,9); Lista Monti: 8,6% (-0,2); Lega Nord: 5,4% (-0,7); Rivoluzione Civile: 5,4% (+0,9); Udc: 4,1% (+0,1); Sel: 3,8% (-0,6)
Il Pd e Sel non solo perdono più di un punto e mezzo in due, ma vedono crescere gli avversari sia alla loro destra che alla loro sinistra. Ingroia si fa sempre più minaccioso e arriva al 5,4% (superando nettamente Sel), il Pdl fa un balzo di due punti in un colpo solo e anche il Movimento 5 Stelle, dato spesso in crisi, secondo Swg gode invece di ottima salute al 16,8%. Il risultato è che il voto per coalizione è tutto tranne che rassicurante per Bersani.
Il centrosinistra cede quasi due punti e arriva al 33%, il centrodestra cresce altrettanto e arriva al 27,2%. Sono meno di sei punti distanza, non molto quando manca ancora più di un mese al voto. Il centro continua a non crescere e rimane stabile al 13,7% (sembra quasi che la sua soglia massima sia – considerando le diverse rilevazioni – attorno al 16/17%).
Bendaggio gastrico: non si riprendono i chili nemmeno dopo dieci anni.
Dopo dieci anni non c’è pericolo di effetto yo-yo. Almeno per gli ex obesi che si sono sottoposti al bendaggio gastrico regolabile effettuato con tecnica laparoscopica. Inoltre l’intervento contro i chili di troppo è sicuro ed efficace. A stabilirlo è uno studio della Monash University di Melbourne pubblicato sulla rivista ‘Annals of Surgery’. Questa tecnica, che non comporta l’asportazione di grasso ma consiste nella creazione di una piccola tasca gastrica che comunica con il resto dello stomaco tramite uno stretto orifizio, ha dimostrato che in media dopo 10 anni i pazienti operati hanno mantenuto una riduzione del peso di 26 chili.
Lo studio ha monitorato 3.227 pazienti che avevano effettuato un bendaggio gastrico tra il 1994, quando la procedura è stata introdotta, e il 2011. L’età media era di 47 anni e il 78% era formato da donne.
NUOVI SIMBOLI.
L’effetto domino dell’austerità e lo scenario recessivo mondiale del 2013.
Arriva puntuale l’intervento del 21 gennaio di Nouriel Roubini su Project Syndicate, per avvertirci, se ce ne fosse ancora bisogno, che il 2013 prospetta uno scenario di “avvitamento” economico globale. La ripresa di cui spesso si parla si compone infatti di tante realtà variegate, ma soprattutto di uno slancio che vede in prima fila i paesi delle economie emergenti e in stagnazione quelli dell’occidente più industrializzato. Ma il punto centrale su cui deve appuntarsi l’attenzione sta nel rilevare che la gravità della depressione economica va allargandosi progressivamente oltre i confini dell’eurozona, che si conferma così come l’epicentro di un terremoto economico di dimensioni straordinarie. E non per effetto di un destino cinico e baro, ma per la pervicacia con cui i suoi governi stanno perseguendo le politiche dell’austerità.