Sul sito del Fatto, l’appello di Franca Rame a Bersani e al Pd a ritirare dalle liste gli impresentabili ha raccolto più di 10 mila firme. Ma intanto i Democratici e il loro segretario continuano a non decidere. Le istruttorie sono in corso da giorni. La grana balla sul tavolo di Luigi Berlinguer, presidente della commissione di Garanzia e su quello dello stesso Bersani. Il termine per l’autocertificazione – il modulo che hanno presentato i candidati (Crisafulli compreso, che è pure venuto a Roma per farsi vedere alla presentazione del libro di D’Alema) – è scaduto l’altroieri. Ma le decisioni finali vengono continuamente rimandate. Su una decina di casi, a rischiare davvero sono Caputo, l’ultimo indagato in Campania e Papania, che ha patteggiato una condanna per abuso d’ufficio. La posizione di Crisafulli è controversa, tra chi vorrebbe cancellarlo dalle liste e chi (come D’Alema) sottolinea che avendo vinto le primarie ha il diritto di correre. Probabilmente Berlinguer si limiterà a valutare che secondo il Codice etico è candidabile, e rimetterà la patata bollente politica nelle mani di Bersani.
Il Vaticano si trasferisce in Russia.
Avete visto che gli F-35 servono?
L’Italia in guerra nel Mali? Il ministro Terzi: “L’Italia offrirà supporto logistico alla Francia per le sue operazioni militari contro i ribelli islamici in Mali“.
Ggente di rispetto!
Fassina fuori tempo massimo.
Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico, in una recente intervista al Financial Times ha avanzato la proposta di fermare gli aumenti salariali in cambio di maggiori investimenti, che porterebbero maggiore occupazione. Si scambierebbe cioè una possibile riduzione del potere d’acquisto in cambio di maggiore occupazione. Tenendo poi conto del fatto che i salari sono una delle componenti che guidano l’inflazione, in realtà i lavoratori andrebbero a perderci, in termini reali, molto poco, se non nulla.
Se questa ipotesi fosse plausibile i sindacati farebbero probabilmente bene ad accettarla. Il problema è che essa appare, a seconda di come la si interpreta, contraddittoria o fuori tempo massimo.
Sanita’: Iss, identificato nuovo bersaglio virus ‘malattia del bacio’.
(ASCA) – Roma, 17 gen – Individuare un nuovo bersaglio del virus di Epstein-Barr (EBV), responsabile della mononucleosi infettiva (nota anche come ”malattia del bacio”), ma anche di alcuni tumori […]
Salute: Coldiretti, contro l’influenza arriva la dieta antigelo.
(ASCA) – Roma, 17 gen – Arriva la dieta antigelo contro i malanni provocati dallo sbalzo termico fino ai dieci gradi provocato dall’ondata di maltempo che con freddo e gelo si abbatte sulla penisola […]
Datevi da fare, costerà poco.
Scadra’ il prossimo 22 giugno il brevetto italiano per il Viagra, il piu’ famoso farmaco contro i problemi di erezione maschile, ed e’ gia’ in atto la ‘corsa’ tra varie aziende produttrici di farmaci generici per assicurarsene la produzione. In Europa il brevetto e’ scaduto gia’ in 8 nazioni, tra cui la Spagna.
Dal lancio nel 1998 al 2011, sono stati consumati circa due miliardi e mezzo di pillole (6 pasticche al secondo) e 41,4 milioni di pazienti hanno provato il Viagra almeno una volta nella vita. L’Italia e’ il secondo paese in Europa per consumo, dopo l’Inghilterra, con oltre 60 milioni di compresse vendute in dieci anni e con una media di 4.300 pillole blu ogni 1000 uomini oltre i 40 anni.