Silvio Berlusconi in campo, come leader della coalizione, anche se formalmente non come candidato premier. E appoggio del Pdl a Roberto Maroni per la Lombardia. L’accordo tra Silvio Berlusconi e Roberto Maroni è stato raggiunto stamattina ad Arcore, anche se la firma – come tutti gli accordi veri il patto è scritto – sarà messa in calce al papello stilato da Roberto Calderoli e supervisionato da Gianni Letta venerdì prossimo. E poi in serata sarà diramato un comunicato ufficiale che sancisca la rinata alleanza. È solo una pausa tattica. Che ruota attorno all’enigma Monti. Il Cavaliere è convinto che alla fine il Professore non scenderà in campo come candidato premier.
Vi è piaciuto Benigni?
A me Benigni ieri sera è piaciuto poco. Ormai l’antiberlusconismo fatto dei soliti lughi comuni non fa ridere nessuno ed infatti nessuno rideva. E’ stato bello sentire evidenziare il valore della nostra Carta Costituzionale. Il fatto che nessuno lo dica e anzi c’è chi da ventanni predica che deve essere modificata in peggio è già un fatto politico importante ma non basta Benigni per onorare a nostra Carta.
e poi comunismo e fascismo non sono eguali. Mi sarebbe piaciuto di più se oltre a dire che va onorata la Costituzione avrebbe potuto anche dire che in buona parte non è stata attuata, malgrado lo sforzo dei nostri padri costituenti. Avrebbe potuto dirlo dall’alto della sua autorità che oggi la Costituzione oltre ad essere “la più bella del mondo” è ancora in buona parte da realizzare. Essere fieri di essere italiani non può far dimenticare lo scempio che una classe politica inetta e corrotta ha fatto non solo della Costituzione ma di tutte le leggi democratiche, accusando la magistratura di essere prepotente prevaricatrice. Insomma Benigni ci ha fatto vedere una comunità nazionale che non esiste ed in cui tutto va bene e sa benissimo che non è così. Avrebbe potuto spendere qualche parola per non far dimenticare agli italiani nemmeno per un’ora la situazione reale e del vilipendo della legge che giorno per giorno viene messo in atto. E poi Vespa per par condicio ha ospitato LA Russa. Un vero democratico.
Un’ultima notazione dove erano queste 12 milioni di persone che hanno seguito Benigni e ne sono rimasti estasiati quando negli ultimi 15 anni si è votato e ha vinto chi ripetava come un mantra “la Costituzione va modificata”, o dove sono ogni giorno quando la Costituzione viene ignorata a suon di licenziamenti facili e contratti precari, o dove saranno quando l’introduzione del pareggio di bilancio renderà vani almeno 50 articoli.
Guardare è facile, applaudire pure.
Che verme che è Vespa!
Benigni riparte dalla “favola” della Costituzione.
Sono tempi terribili per l’intelligenza e per la Costituzione, tutto può servire.
Lacrime di coccodrillo.
Purtroppo!
“Non credo ci siano problemi, Berlusconi potrebbe tranquillamente candidare dei gay, ci sono molti gay anche nelle sue aziende, o in Parlamento. Candidandoli si dimostrerebbe ancora una volta intelligente, perché noi siamo liberali fino in fondo, ed io metto i gay al mio pari: voglio dire, non c’è solo l’eterosessualità, ma anche una sessualità diversa, che oggi, purtroppo, è estremamente comune“
e poi dice che uno si butta a sinistra.