Steve MC Curry, poeta dell’immagine.
Que viva Cuba!
Per la ventunesima volta consecutiva l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato l’embargo che da più di mezzo secolo colpisce la Rivoluzione cubana da parte degli Stati Uniti. Hanno votato contro gli Stati Uniti stessi, Israele e… Palau. Si sono astenute… le isole Marshall e la Micronesia. Hanno votato a favore della mozione cubana, affermando così che Cuba ha ragione e gli Stati Uniti torto, tutti gli altri, ovvero 188 paesi che rappresentano il 96% della popolazione mondiale. Tra questi, tutti i 27 della UE (compresa la dittatura comunista britannica), tutti gli stati del Continente americano, tutti i paesi dell’OCSE (salvo gli USA), tutti i paesi della NATO (salvo il paese di Obama). Insomma ancora una volta alle Nazioni Unite è andato in scena uno scandalo di proporzioni planetaria rendendo plasticamente il pericolo di un enorme blob comunista che travolge il pianeta e dove i valori della democrazia sono difesi ormai solo dai capisaldi statunitensi e israeliani e da un paio di isolette perdute nell’Oceano Pacifico. Se fosse un film alla fine i buoni trionferebbero, no?
Il tunnel dopo la crisi.
Nuova rivoluzione nel campo delle biotecnologie.
02:34 am | Lo studio delle proteine (che si trovano in ogni cellula e ogni tessuto del corpo) è di particolare interesse per gli scienziati poiché esse sono parte integrante della…
21 novembre 2012 / Leggi tutto »
Carne rossa: fa bene al cuore solo se magra.
07:40 pm | Contro il colesterolo cattivo e per un cuore in salute, la carne rossa può fare la sua parte. Diversamente da quanto creduto finora, infatti, la carne rossa può…
21 novembre 2012 / Leggi tutto »
Come organizzare una truffa a favore delle banche.
AREZZO – ”Forse bisognerebbe creare un’assicurazione obbligatoria per mettere in sicurezza i propri beni cosi’ come si fa con le auto: non per scaricare tutto sui cittadini ma per metterli in sicurezza”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando a margine di un convegno ad Arezzo.
Per risolvere i problemi causati dal maltempo, dalle alluvioni e dalle altre catastrofi naturali, ha aggiunto il ministro, ”dobbiamo cambiare i sistemi di prevenzione basati su vecchi strumenti non adeguati ai nuovi regimi climatici”.
Per quanto riguarda l’ondata di maltempo che colpito la Maremma, secondo il ministro, ”e’ una zona prevalentemente agricola dunque non si puo’ parlare di sfruttamento industriale.
Per le alluvioni dobbiamo semmai pensare ad un uso improprio in passato del territorio e tanto hanno inciso i condoni su abusi edilizi che hanno sanato situazioni a rischio ambientale”