da Londra: Valerio Valentini
Mentre da noi chiunque si azzardi a muovere critiche all’Euro o all’Europa, o soltanto ad evidenziarne paradossi e incoerenze, viene linciato da media e istituzioni come un criminale di Stato, nella ridente Inghilterra sta montando un sentimento, sempre più diffuso e sempre più teso, di radicale antieuropeismo. Ad alimentarlo non sono le frange estremiste di un qualche movimento di esaltati, ma il premier David Cameron e i suoi ministri in persona. Come rivelato in questi giorni dal Financial Times, infatti, si sta aprendo quella che a tutti gli effetti è una guerra economica tra Unione Europa e Regno Unito. Che si combatte soprattutto su fatti relativi ai bilanci e ai piani di spesa, ma che si sta già trasformando in una guerra diplomatica e politica.
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