Chi critica Vauro è un disonesto.
Appello di 120 economisti francesi: no al fiscal compact, l’austerità aggrava la crisi.
Più di 120 economisti hanno pubblicato oggi un articolo su Le Monde, ripreso da molti siti di informazione, in cui si pronunciano contro il trattato di bilancio dell’Unione europea. Denunciano un trattato “portatore di una logica recessiva che aggrava gli squilibri esistenti” e chiedono a François Hollande di non perseguire le politiche di austerità dei suoi predecessori. Tra i firmatari vi sono economisti molto conosciuti come Frédéric Boccara, Bousseyrol Marc Laurent Cordonnier, Denis Durand, Guillaume Etievant, Flacher David Bernard Friot, Gadrey Jean Jacques Genereux, Guerrien Bernard, Michel Husson, Sabina Issehnane, Florence Jany-Catrice, Esther Jeffers, Paul Jorion, Pierre Khalfa, Dany Lang, Philippe lege, Frédéric Lordon, Christiane Marty, François Morin, André Orlean, Dominique Plihon Ramaux Christophe, Gilles Raveaud, Rigaudiat Jacques Dominique Taddei Stephanie Treillet. [da InvestireOggi.it – traduzione di Carmen Gallus]
L’austerità sta uccidendo l’Italia.
Pubblichiamo l’introduzione di Sergio Cesaratto al seminario tenutosi ieri 1° ottobre presso la Biblioteca del Senato per la presentazione dell’e-book “Oltre l’austerità”. L’audio dell’intero evento è disponibile grazie a Radio Radicale a questo link
L’e-book “Oltre l’austerità” rappresenta uno sforzo collettivo di denuncia delle politiche europee di austerità. Fra i partecipanti vi sono fra i migliori economisti eterodossi italiani, assai noti all’estero. Vorrei qui solo brevemente ricordare il successo del recente workshop per giovani economisti organizzato dal Centro Sraffa che ha tenuto oltre 50 giovani di mezzo mondo a discutere di temi eterodossi. E’ importante che il pensiero economico critico sia difeso e mantenuto vivo nell’accademia – un invito qui ai politici presenti – contro il tentativo di utilizzare la giusta valutazione della ricerca per far fuori chi dissente da una teoria economica dominante che la crisi economica ha certamente screditato, ma non rimosso dalle posizioni di potere. Altro che quarantenni! verrebbe da dire. Parlare oggi con un giovane economista tipico (un bankitaliota per capirci) fa mettere le mani nei capelli a chi ha studiato con i Garegnani, Caffè, Sylos, Graziani e tanti altri maestri (ma naturalmente il menzionato workshop dimostra che vi sono ragazze e ragazzi che pensano con la testa propria). La difesa del pluralismo degli insegnamenti di economia appare dunque ineludibile, e un appello verrà in tal senso diffuso a breve da studenti e docenti. Su questi temi vorrei che davvero da qui uscisse un impegno.
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La Corte dei conti boccia Monti.
di Vladimiro Giacché da Pubblico
La Corte fa due conti: e boccia il governo tecnico. Il linguaggio garbato, gli sparsi riconoscimenti all’operato del governo e qualche richiamo ai vincoli europei non devono ingannare: l’audizione della Corte dei Conti davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato è stata una sonora bocciatura del governo dei tecnici.
Le primarie degli studenti.
La protesta degli studenti contro la crisi ha percorso l’Italia da Nord a Sud, ma in diverse città la tensione non hanno potuto evitare lo scontro fisico. Cariche della polizia
I cortei degli studenti contro i tagli all’istruzione e contro la crisi hanno percorso l’Italia da Nord a Sud, ma in diverse città la tensione e la rabbia non hanno potuto evitare lo scontro fisico. Cariche e contatti con la polizia si sono verificati a Torino, dove il bilancio è di 15 fermati e 5 contusi, Roma, con un ragazzo ferito, Milano. A Napoli invece i ragazzi hanno lanciato uova e petardi contro la sede della provincia a Palermo sono state bruciate le tessere elettorali
Torino
Il corteo era partito pacificamente questa mattina intorno alle 9 da piazza Arbarello, per poi sfilare nelle vie centrali della città. Ad un certo punto, però, gli studenti hanno deviato in una via laterale che conduce a via XX Settembre dove hanno sede a Torino gli istituti bancari. La polizia in assetto antisommossa ha impedito loro di entrare in via XX Settembre e quando si è infittito il lancio di bottiglie, fumogeni e uova le forze dell’ordine hanno caricato gli studenti disperdendo momentaneamente il corteo. Dopo momenti di tensione in cui gli studenti e la polizia si sono fronteggiati, e tra le fila dei giovani qualcuno è rimasto a terra, il corteo si è ricompattato sotto la sede del Comune di Torino. Cinque studenti – secondo la questura – sono rimasti contusi nel corso dell’azione di dispersione del corteo in via XX Settembre. Per uno di loro, che ha riportato una ferita lacero-contusa alla testa, e’ stato necessario l’intervento dell’ambulanza. La polizia ha fermato 15 manifestanti, tra cui gli stessi contusi,per identificarli.
Napoli
Alcuni grossi petardi sono stati fatti esplodere durante il corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania in corso a Napoli. In piazza circa 4-500 giovani, tra cui studenti delle scuole medie superiori di Napoli e provincia. Urlati sloga contro la riforma della scuola.Corteo degli Studenti Autorganizzati della Campania a Napoli per protestare contro la riforma del settore Scuola. Il corteo salutera’ la nave ‘Estelle’ di Freedom Flotilla, ora a Napoli, e diretta a Gaza nel tentativo di rompere l’embargo
Roma
A Roma la testa del corteo degli studenti ha raggiunto il Ministero dell’Istruzione in viale Trastevere, mentre la coda si trova su Ponte Sublicio. Qualche momento di tensione si è registrato in Via Jacopa De Settesoli, dove per alcuni minuti gli studenti (con gli scudi-libro alzati e il volto coperto da bandane) e le forze dell’ordine si sono fronteggiati a pochi metri di distanza. La situazione è poi tornata tranquilla ma solo per un po’. Lo scontro è infatti avvenuto a piazzale Portuense tra forze dell’ordine e studenti durante il corteo a Roma. Il contatto si è creato nel momento in cui gli studenti hanno cercato di deviare dal percorso prestabilito.
Milano
Momenti di tensione a Milano quando un troncone del corteo degli studenti milanesi si è diretto verso la sede della Regione Lombardia. All’altezza di Melchiorre Gioia, i manifestanti che avevano in testa i caschi hanno iniziato a lanciare alcune uova, sassi, e fumogeni e poi hanno cercato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine per arrivare al nuovo palazzo della Lombardia. A questo punto e’ partita la carica di alleggerimento. Il corteo si è poi diretto verso viale Tunisia
Ferrero (Prc): ”Vergognosa repressione degli studenti che oggi, a migliaia, in diverse citta’ italiane, Torino, Roma, Milano e tante altre, sono scesi in piazza contro i tagli di Profumo all’istruzione e alla formazione pubbliche”. Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Anna Belligero e Simone Oggionni, portavoce nazionali dei Giovani Comunisti in una nota: ”Aumentano le tasse in scuole e universita’, i costi di libri e trasporti, le strutture cadono a pezzi e la democrazia nei luoghi del sapere viene consapevolmente ridotta. Oggi siamo in piazza con gli studenti, come lo saremo il prossimo 12 ottobre, perche’ il mondo della formazione sta pagando un prezzo altissimo per colpa di Monti e dei ‘tecnici”’. E’ scandaloso che il governo dei poteri forti invece che rispondere alle giuste rivendicazioni degli studenti mandi le forze dell’ordine a caricare i ragazzi in corteo”, concludono. “Mai possibile che ogni volta che i giovani chiedono una scuola per il loro futuro si risponda solo con atti di ordine pubblico?”, ha invece twittato Nichi Vendola.
Luminosity.
Uno che sa scrivere.
…
Un operaio per un gesto simile è stato licenziato.
Antonio Piazza, presidente dell’Aler di Lecco e politico Pdl, parcheggia la sua Jaguar in un posto riservato ai disabili. Un automobilista che avrebbe diritto a quello spazio nota la cosa e si rivolge ai vigili urbani, che intervengono multando Piazza. Il politico Pdl aspetta che le forze dell’ordine si allontanino, torna sul luogo del delitto, e taglia le gomme dell’auto del portatore di handicap. Gli taglia le gomme dell’auto. “Sono anni che la mettevo lì, e poi c’è gente che fa di peggio … un errore tecnico“. Davvero.
Non ci danno nemmeno la tredicesima.
«Con quel poco che ci danno come vitalizio, per gente che ha 80 anni e magari è malata, ha difficoltà a muoversi, e deve andare avanti con 4mila euro di pensione, molti di noi non riescono a campare, e a Roma non ci vengono neppure più. Chi come me ha fatto più di 4 legislature arriva a 5.500 euro, ma altri prendono anche meno, la maggioranza è sui 4mila. Ci sono situazioni difficili, oggi mi ha scritto un ex deputato ligure, con tre by-pass, che se la prende con me perché dal 2005 i nostri vitalizi non vengono più adeguati. Per chi ha dedicato la vita alla politica è umiliante».
Update: intervistato da La Zanzara su queste dichiarazioni, l’ex ministro Bianco rincara la dose:
«Confermo tutto. Senza altre entrate non ce la farei. E dovete anche sapere che sono solo 12 mensilità, non ci danno nemmeno la tredicesima».