Archive for settembre 4th, 2012

settembre 4, 2012

Israele, protesta davanti casa Ehud Barak contro attacco all’Iran.

TEL AVIV – Decine di pacifisti israeliani si sono radunati davanti alla lussuosa casa del ministro della Guerra israeliano, Ehud Barak, a Tel Aviv, per protestare per un e…Visualizza altro

Foto: Israele, protesta davanti casa Ehud Barak contro attacco all'Iran 

 TEL AVIV - Decine di pacifisti israeliani si sono radunati davanti alla lussuosa casa del ministro della Guerra israeliano, Ehud Barak, a Tel Aviv, per protestare per un eventuale attacco all'Iran. 

"Stanno giocando con le vite umane e non con i soldatini", gridavano i dimostranti. "Una cosa e' certa. Se attacchiamo l'Iran, saremo trascinati in una guerra devastante e dolorosa," ha detto un manifestante, Yifat Solel, citato da Ynetnews. I manifestanti portavano cartelli su cui e' scritto "Non vogliamo morire per la guerra con Iran". C'era chi ha disegnato il falco Barak in divisa da Ss, ma che e' stato subito arrestato dalla polizia. "Da quando la stampa ha parlato di un possibile attacco all'Iran in autunno, prima del voto americano, tutta la gente e' piombata nel panico", ha detto Naomi Saroussi, un altro manifestante. "Abbiamo deciso di manifestare di fronte alla casa del ministro Barak, e continueremo a protestare affinche' si possa fermare questa follia", ha aggiunto.

http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/112747-israele,-protesta-davanti-casa-ehud-barak-contro-attacco-all-iran
settembre 4, 2012

Auguri Nichi!

Nozze gay, Vendola: “Voglio sposarmi”
Bindi: “Sì ai diritti, no al matrimonio gay”

(Video: http://video.repubblica.it/politica/vendola-voglio-sposarmi-bindi-no-ai-matrimoni-gay/104244/102624)

Alla festa nazionale del Pd il dibattito sull…Visualizza altro

Foto: Nozze gay, Vendola: "Voglio sposarmi"
Bindi: "Sì ai diritti, no al matrimonio gay"

(Video: http://video.repubblica.it/politica/vendola-voglio-sposarmi-bindi-no-ai-matrimoni-gay/104244/102624)

Alla festa nazionale del Pd il dibattito sulle unioni omosessuali ripropone le diverse posizioni nel centrosinistra. Il leader di Sel: "I Dico? Non voglio stare in un acronimo". La replica: "Non è previsto dalla nostra Costituzione"

REGGIO EMILIA - Sì ai diritti per le coppie gay, ma no al matrimonio. Nel centro sinistra restano distanti Rosy Bindi e Nichi Vendola sull'ipotesi di regolamentare le unioni omosessuali. La differenza di posizioni è emersa nuovamente e chiaramente stasera nell'incontro tra la presidente dell'assemblea nazionale del Pd e il leader di Sel, andato in scena sotto un affollatissimo tendone alla festa democratica di Reggio Emilia.

"Noi regoleremo le unioni civili, anche quelle omosessuali - ha detto Rosy Bindi - . Credo che dobbiamo fare insieme su questa scia un grande sforzo italiano per dare finalmente non mezzi diritti, ma diritti. E ritengo debba essere un impegno. Il Pd lo ha già assunto e lo porterà avanti nella prossima legislatura".

Una posizione che a Vendola non basta: "L'agenda dei diritti civili e sociali va scritta insieme", ha sottolineato il governatore della Puglia, ricordando il riconoscimento dei 'Dico' che Bindi aveva cercato di portare avanti nel secondo governo Prodi. "Ma io non voglio stare in un acronimo. A 54 anni voglio dire che mi voglio sposare con il mio compagno. Rivendico questo - ha detto Vendola - Come cittadino, come persona e come cristiano voglio poter vivere una discussione vera e chiedere al mio Stato e alla mia Chiesa per quale motivo progetti d'amori non possono essere liberati da un tappo di Medioevo che tante volte ha ferito la nostra vita".

"Prendiamo quello che è possibile, si dice - ha proseguito il leader di Sel - . Ma è con questa logica che abbiamo uno standard di diritti civili da repubblica islamica, perché abbiamo rinunciato a una battaglia di principio. Invece voglio poter dire anche in Italia che abbiamo diritti interi e non dimezzati".

D'accordo in linea di principio Bindi, che però ha invitato a restare sul campo del possibile anche sulla base della Costituzione. "Ci ho già provato una volta e mi è andata male - ha detto - , la prossima volta ci vorrei riuscire e dare finalmente un riconoscimento alle unioni omosessuali. Vorrei che il Pd si prendesse questo impegno e fosse in grado di portarlo avanti. Se parliamo di unioni civili siamo in grado di portarlo avanti".

Poi la frenata sulle nozze: "Non è perché sono credente, ma l'obbiettivo che ci possiamo porre è del riconoscimento delle unioni civili e non del matrimonio. Ed è perchè sono fedele alla carta costituzionale", ha speicificato. "La Costituzione italiana ci dice con chiarezza che mentre è possibile riconoscere i diritti delle coppie omosessuali non è pensabile l'istituto del matrimonio, come stabilito anche da una recente sentenza della Corte costituzionale", ha ricordato.

http://www.repubblica.it/politica/2012/09/03/news/nozze_gay_vendola_e_bindi_divisi-41924362/
settembre 4, 2012

La Coca Cola fa bene, lo diceva anche Vasco.

Foto: Pressioni ( Gavagnin Marco)<br />
www.gavavenezia.itda oggi non berrò mai più in vita mia una Coca Cola. Se lo facessero tutti sarebbe bellissimo,.
settembre 4, 2012

Bersani, chiacchere e distintivo.

Alcoa, Bersani: “Non solo rigore, è ora di pensare al lavoro”
Il segretario del Pd ha partecipato all’incontro con i rappresentanti sindacali di Alcoa e ha inviato un messaggio al governo. In Sardegna si inasprisce la protesta degli operai …Visualizza altro
Foto: Alcoa, Bersani: "Non solo rigore, è ora di pensare al lavoro"
Il segretario del Pd ha partecipato all'incontro con i rappresentanti sindacali di Alcoa e ha inviato un messaggio al governo. In Sardegna si inasprisce la protesta degli operai dello stabilimento di Portovesme: due lavoratori sono saliti su un silo a 70 metri d'altezza

PORTOVESME.«Alla ripresa di settembre noi vediamo chiaramente che si aggravano i problemi industriali e la crisi delle imprese. Il rigore è necessario ma se si restringe la capacità produttiva non terremo i conti a posto».È il messaggio che Pier Luigi Bersani rivolge al governo, al termine dell’incontro con i lavoratori Alcoa. «Abbiamo incontrato - ha spiegato Bersani - i rappresentati sindacali di Alcoa in un momento difficile e in un passaggio rilevante. L’Italia non può abbandonare i presidi produttivi e ci impegniamo nelle prossime ore a sollecitare il governo a raddoppiare gli sforzi perchè in questi giorni decisivi si stringa con interlocutori seri per dare continuità produttiva agli stabilimenti».
Una delegazione del Pd, ha spiegato il segretario democratico, sarà giovedì nel Sulcis «una zona che in questo momento è in una difficoltà estrema che deve preoccupare tutti». Per Bersani, «bisogna fare appello a noi stessi e a tutti quanti perchè ci si concentri di più sul tema del lavoro. Il lavoro è la priorità numero 1 e bisogna combattere certe visioni politiche e culturali che sottovalutano questo problema». Bisogna «fare ogni sforzo perchè governo e parti sociali si occupino di questo e si allestiscano tavoli per trovare la soluzione a problemi molto seri».
Si inasprisce nuovamente la protesta degli operai. Questa mattina due lavoratori dello stabilimento sardo - non si conosce ancora l’identità, ma portano la divisa da lavoro dell’Alcoa - con un gesto disperato sono saliti a 70 metri d’altezza su uno dei silos dell’impianto di Portovesme. È successo durante l’assemblea dei lavoratori, che è appena terminata.
Oggi, il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli, il coordinatore nazionale Sandro Pasotti e una delegazione della rsu Alcoa, hanno incontrato i leader della maggioranza di governo: Angelino Alfano alle 12, Pierluigi Bersani alle 13, Pierferdinando Casini alle 14 (nelle rispettive sedi di partito), per un sostegno più incisivo del Governo nella vertenza dell’Alcoa di Portovesme. In queste ore, nello stabilimento del Sulcis si sta tenendo l’assemblea generale dei lavoratori dell’Alcoa per informarli sui motivi del rinvio e della riprogrammazione a lunedì 10 settembre dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico e per organizzare nuove forme di mobilitazione in vista dell’incontro.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2012/09/04/news/alcoa-due-operai-per-protesta-sul-silo-a-70-metri-d-altezza-nbsp-1.5640380
Tag: , ,
settembre 4, 2012

Ritorniamo ad Orgosolo.

Foto: Una regione alla volta ...
Tiziano Riverso
settembre 4, 2012

Buffoni.

Dalla Festa democratica di Torino, il responsabile economia del Partito democratico annuncia che alle prossime politiche c’è spazio solo per Sel, ma, una volta a Palazzo Chigi, “accanto a questo pilastro progressista, ci sarà anche l’Udc” di Cosimo Caridi

Tag: , , , ,
settembre 4, 2012

Trent’anni fa l’omicidio del generale Dalla Chiesa.

Carlo Alberto Dalla Chiesa
Finivano alle 9 di sera del 3 settembre 1982, in via Isidoro Carini a Palermo, i cento giorni (o poco più) di Carlo Alberto Dalla Chiesa come prefetto di Palermo, in un sanguinoso attentato in cui persero la vita anche la seconda moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Pochi giorni dopo, una mano anonima appese in via Carini un cartello con scritto “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”. Il trentesimo anniversario di quella strage viene a cadere proprio nei giorni in cui si fa più rovente la polemica sulla trattativa Stato-mafia, e quindi sul coinvolgimento della politica nell’organizzazione mafiosa.

E proprio su questo, dieci anni prima delle stragi del ‘92 e della presunta trattativa, si concentrò la breve attività di Dalla Chiesa a Palermo. Inviato come prefetto con poteri straordinari dal presidente del Consiglio Spadolini e dal ministro dell’Interno Rognoni subito dopo l’omicidio del segretario siciliano del Pci Pio La Torre, Dalla Chiesa in poco più di tre mesi cercò di riorganizzare la lotta alla mafia schedando quasi 200 boss (da qui poi riprese il lavoro del pool antimafia) e soprattutto indagano sui rapporti tra cosa nostra e il mondo della politica e degli affari.

Continua a leggere: Trent’anni fa l’omicidio del generale Dalla Chiesa

settembre 4, 2012

Titoli imbarazzanti.

Visto l’argomento, forse si poteva fare qualcosina di meglio.

settembre 4, 2012

Non potevano mancare.

Con quella punta di horror che ci sta sempre bene, dal festival del cinema di Venezia.

 

settembre 4, 2012

Me la sono persa.

 

Ma se andate sul sito dorse la trovate. Mai dopo cena.