Non ha mai fatto un’ora di lavoro in vita sua. Campa sulle nostre spalle da sempre: prima ministro, poi deputato, poi ancora deputato, poi responsabile economico della Margherita. Sì, quella stessa Margherita da cui sono spariti milioni di euro di rimborsi elettorali. Enrico Letta, vicesegretario del Pd, quello che ieri ha dichiarato “meglio votare Pdl che Grillo” è il classico nullafacente baciato dalla fortuna, catapultato direttamente ai vertici delle istituzioni anche grazie ai suoi rapporti con i poteri forti e le lobby finanziarie e alla parentela con il più noto Gianni Letta di cui è nipote. Ecco il suo curriculum redatto direttamente da lui sul suo blog. Fatevi un’idea.
Sono nato a Pisa, ho 45 anni. Sono stato uno dei più giovani ministri della Repubblica italiana: nel 1998 alle Politiche Comunitarie e poi all’Industria e al Commercio Estero con i governi D’Alema e Amato. Nel 2001, deputato, sono diventato responsabile economico della Margherita.
Dal 2006 al 2008 sono sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel secondo governo Prodi.
Nel 2007 mi sono candidato alle primarie per la segreteria del Partito Democratico ottenendo oltre l’11% dei consensi.
Nel 2008, di nuovo deputato, sono stato nominato responsabile Welfare del governo ombra del PD. Dopo le primarie del PD del 2009 sono diventato vicesegretario del partito e faccio parte della Direzione nazionale.
Dal 1993 sono segretario generale dell’Arel, l’Agenzia di Ricerche e Legislazione fondata negli anni ’70 da Nino Andreatta.
Dal 2005 sono vicepresidente di Aspen Institute Italia e nel luglio 2007 ho fondato, insieme ad altri amici, l’Associazione TrecentoSessanta.
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