E’ questo il partito con cui vorreste farmi alleare?
Il vicesegretario del Pd al Corriere: “Alleanza con Vendola e Udc, governo in continuità con Monti”. Sul comico: “Ha tre idee, uscire dall’euro, non ripagare i debiti e non dare cittadinanza ai figli degli immigrati”. Voi cosa ne pensate? Ditelo con il nostro sondaggio

pPreferisco che i voti vadano al Pdl piuttosto che disperdersi verso Grillo“. Parola del vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta, messa nera su bianco in una intervista al Corriere della Sera di oggi. Il numero due del Pd traccia la rotta verso le elezioni della prossima primavera. Dove la parola d’ordine sembra essere “non prenderle”, che siano gli elettori, il Movimento 5 stelle, l’Europa o i mercati a darle. Guai a pensare che i voti del Pdl possano per sbaglio finire al Pd, Letta guarda solo ad arginare Grillo, con “un’alleanza guidata dal segretario Bersani, con ai lati Casini e Vendola“.
E forse al vicesegretario non vengono in mente gli elettori imbufaliti che minacciano di occupare le sedi del partito in caso di alleanza con l’Udc: l’obiettivo dichiarato è un “governo politico competente che sia in continuità con Monti, come contenuti e come uomini”.
Un altro ladro in galera ed era, guarda caso, del PDL.
Il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo (Pdl), è finito venerdì mattina agli arresti domiciliari insieme con il padre Raffaele, mentre in carcere è finito il fratello Massimiliano. I reati ipotizzati nell’ambito dell’inchiesta, che coinvolge complessivamente sette persone, sono a seconda della posizione processuale, l’associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, l’appropriazione indebita e illecito finanziamento dei partiti. Gli arresti sono stati eseguiti dal nucleo tributario della Guardia di Finanza comandati dal generale Virgilio Pomponi. TUTTO PER LA FAMIGLIA – Gli ordini di custodia cautelare, su richiesta dei pubblici ministeri Paolo Ielo e Barbara Sargenti, sono stati firmati dal gip Filippo Steidl. Alle persone finite agli arresti il gip contesta d’aver creato, attraverso una serie di società riconducibili alla famiglia Piccolo, finti crediti Iva che poi venivano destinati all’attività politica di Samuele Piccolo. A capo dell’organizzazione sarebbe, secondo le conclusioni alle quali sono giunti i magistrati, Massimiliano Piccolo, fratello del consigliere comunale e il padre Raffaele.
La resistenza vive.
Il 13 luglio 1944 nel quartiere genovese di Sanpierdarena dopo aver generosamente combattuto contro soverchianti forze nemiche, veniva ucciso dalle brigate nere il partigiano comunista Germano Jori. Classe 1904 aveva aderito giovanissimo al Partito Comunista, divenendo nel corso della guerra di Liberazione comandante dei GAP di Genova. Gloria Eterna.
La mappa dell’inquinamento in Europa: online grazie all’Agenzia europea per l’ambiente

Volete sapere quanto è inquinata la regione in cui vivete, il vostro quartiere, oppure il paese europeo che visiterete nelle prossime vacanze? Oggi basta un clic, grazie alle mappe rese disponibili online dalla Commissione Europea e dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA, Environmental European Agency).
Si tratta di 32 mappe sovrapponibili, che permettono di visualizzare rapidamente la distribuzione delle diverse fonti di inquinamento atmosferico nell’intero territorio europeo. Se i dati relativi all’inquinamento industriale erano già disponibili sul web da alcuni anni, la novità è che oggi il sito (http://prtr.ec.europa.eu/DiffuseSourcesAir.aspx) messo a punto dall’EEA in collaborazione con l’Institute for Environment and Sustainability (IES) contiene informazioni dettagliate anche sull’inquinamento da fonti diffuse, come il traffico automobilistico, i trasporti aerei e navali, il riscaldamento domestico, l’allevamento, l’agricoltura.
Il cavallo di Troika.
Tra le molte misure che il memorandum della Troika (BCE, UE, FMI) ha imposto alla Grecia, ci sono le privatizzazioni. Tenetevi forte: vi leggo uno stralcio tratto da “La guerra dell’Europa” (p.63) di Monia Benini:
” Uno degli allegati che si riferiscono al programma di privatizzazioni fornito dal Fondo Monetario a marzo di quest’anno assomiglia a un bollettino di guerra, anzi all’inventario del bottino di guerra combattuta senza armi. Ricorda il programma di cento punti affidato dagli Usa al generale che guidava l’esercito di occupazione dell’Iraq che, un po’ più dettagliatamente, recava anche i nomi delle multinazionali alle quali assegnare il bottino. Si va dal Gas pubblico (DEPA e DESFA) alle scommesse sul calcio, dal sistema di difesa ellenico (EAS) alla Hellenic Petroleum (HELPE); per poi passare al servizio idrico di Atene (EYDAP) e di Thessalonica (EYATH), alla Compagnia Mineraria e Metallurgica (LARCO), alle Poste Greche, alla Compagnia per l’Elettricità (PPC), alle ferrovie, all’aeroporto di Atene, alle autostrade. E ancora sono in elenco le lotterie di stato, i porti e i grandi beni immobili statali. Una totale spoliazione “.
Offerte di lavoro.
La spending review contro il Welfare State.
La spending review cui sta lavorando il governo ha ben poco a che vedere con un’operazione finalizzata solo a ridurre gli sprechi. Il pericolo è che si metta in campo un potente meccanismo di (ulteriore) destrutturazione del welfare legittimando l’assunto (assai discutibile) che tutto ciò che è pubblico è fonte di inefficienza.
di Guglielmo Forges Davanzati da Micromega on line