Lo si ricorda spesso. Ma forse non abbastanza: le tensioni nella zona euro sono alimentate da importanti squilibri strutturali attinenti al potenziale di crescita delle economie ed uno degli aspetti salienti della questione è rappresentato dai deficit nei conti con l’estero. Ma c’è di più: non solo le economie gravate dal deficit estero sono destinate a registrare minori tassi di crescita, esibendo per questo dei più alti rapporti tra debito e Pil, ma vanificano ben presto gli sforzi (anche ingenti) che debbono essere fatti per la ricapitalizzazione finanziaria.
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