ROMA – E se a Bruxelles dovesse andar male? Se il supervertice, come quasi sempre è accaduto, si risolvesse nell’ennesimo nulla di fatto? Nel caso il Consiglio Europeo si riveli un insuccesso la più grande preoccupazione del Governo è che i mercati, alla riapertura di lunedì 2 luglio, possano punire duramente l’Italia con un rialzo insostenibile dello spread. D’altra parte Mario Monti si gioca tutto proprio sulle misure abbassa-spread. Un lunedì nero è da mettere in conto. Per questo il presidente del Consiglio ha ordinato ai suoi ministri di non allontanarsi da Roma, di essere sempre raggiungibili. L’esito dell’incontro non è affatto scontato, si tratterà a oltranza, si sbatteranno i pugni sul tavolo: “Non ci sono soluzioni pronte su cui i leader devono solo mettere una firma” ha detto Monti alla Camera. Quindi maratona diplomatica fino all’ultimo minuto utile. Poi potrebbe scattare il piano B, quello più infausto.
E se mettessimo una bella patrimoniale?
One Comment to “E se mettessimo una bella patrimoniale?”
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Non ha le palle per farlo! E’ al servizio del capitale. Non gli resta che il suicidio!